Dopo un' estate prettamente dolomitica, con l' unica variazione sul Coglians, arriva il momento di fare un' altra escursione in terre diverse: c'e' un giro che (come quello del Coglians) mi aspetta da tre anni, e scombinando (come al solito quest' anno) i miei programmi sabato sette settembre parto alla volta della Val di Fleres.
Parcheggio, scarponi - on, e comincio attraversando il ponte sul torrente ed entrando nel bosco
Arrivo in breve a un bivio, dove prendo il sentiero 6 in direzione Rifugio Cremona
L' inizio e' rilassante, quasi pianeggiante prima nel bosco e poi su pascolo
Incontro le future fornitrici della Latteria di Vipiteno
e arrivo in prossimita' di Malga Ochsen, che bypasso rimanendo in alto sul sentiero
arrivano le solite guastafeste... mi girano altamente le palle e son quasi tentato di fare dietrofront... gia' visto questo copione: partenza piacevole e poi tutto chiuso... non torno indietro solo per le 3 ore di macchina che ho fatto...
adesso il sentiero inizia ad inerpicarsi, c'e' un "buco" nel cielo che fa passare un sole che frigge il cervello, tutto intorno nuvole...
salgo fiancheggiando un ruscello
uno dei tantissimi che scendono da qualche nevaio? ghiacciaio? bho... mistero...
Un attimo di clemenza mi fa intuire che potrebbe esserci qualcosa di bello...
Quando si dice precisione teutonica
un altro attimo di clemenza e SI, qua c'e' veramente qualcosa di bello chissa' se la montagna vorra' mostrarmelo o se invece preferira' lasciarmi con la voglia...
Ecco il lago della Stua: pochi minuti e saro' seduto a mangiare, almeno quello!!!
Finalmente arrivo al Rifugio Cremona, dove mi consolo con un bel piatto di spezzatino con canederli, FAVOLOSO
caffe', grappino & sigaretta d' ordinanza, e quando esco arriva la sorpresa: si sta aprendo!!!!!
se prima avevo solo un' intuizione, adesso arriva la conferma: qua attorno c'e' qualcosa di bello, tanto bello
il paesaggio e' completamente diverso dalle Dolomiti; non ci sono picchi, guglie, pinnacoli dalle forme slanciate, qua ci sono bestioni massicci, possenti
Rincuorato dalla sorpresa parto lungo il sentiero 7 in direzione Rifugio Calciati al Tribulaun
adesso si mi godo il giro
il sentiero sembra fatto apposta per ripartire dopo mangiato: parte in leggera discesa facendo rimettere in moto le gambe senza faticare, e concede gran panorami!
Finalmente vedo un ghiaione, mi mancavano, mai fatto neanche uno quest' anno!!!
Taaac, giro l' angolo e cambia tutto: mi ritrovo su questa pietraia che risale verso una forcella
io pero' non la risalgo come avrei sperato: il sentiero si inerpica faticosamente lungo il fianco del vallone
per poi dirigersi tagliando nella direzione opposta
su ancora con un breve tratto assicurato
e poi taglia ancora
davanti inizia a cambiare
dietro inizia a svelarsi
il sentiero sembra proiettato verso l' infinito
e prima di girare l' angolo mi guardo alle spalle per l' ultima volta godendo di uno spettacolo grandioso, con la Vedretta di Montarso e la Vedretta della Stua sullo sfondo
giro l' angolo e taaac cambia tutto di nuovo, adesso sono su terreno ghiaioso che sembra dolomitico
e una simpatica cengetta, passata la quale vedo per la prima volta il Tribulaun
sono 100 metri sotto la cima, quota poco meno di 3000 e davanti a me adesso c'e' l' Austria
dall' altro lato, quasi 2 kilometri piu' in basso, la Val di Fleres
aggiro brevemente per dietro
e poi su pietraia scendo la sella tra la Parete Bianca ed il Dente Alto, che ambiente spaziale!!
adesso si comincia a scendere, attraversando inizialmente un piccolo pianoro costellato di nevai e laghetti di fusione, surreale
come si puo' non voltarsi indietro?
come dicevo, comincio a scendere in un ambiente stratosferico
ma subito mi fermo: sento un rumore dalla mia sinistra, mi giro e trovo questo piccolo di stambecco che mi osserva dall' alto
faccio un paio di metri, e vedo che a guardarmi c'e' anche la mamma!!
Devono scendere e attraversare il sentiero per raggiungere gli altri, ma mentre il piccolo vorrebbe partire a razzo la mamma lo ferma e mi controlla per capire le mie intenzioni: mi siedo su un masso in ammirazione
Lei scende
e si fa raggiungere dal curiosissimo piccolo
mi guardano... li guardo... tra me e me penso "stand by, stand by, go! go! go!" loro annuiscono e partono, ciao amici
Questo incontro e' stato la ciliegina sulla torta, riparto che sono alle stelle
Lui mi guarda imponente
adesso si scende rapidamente ed in breve raggiungo il bivio con il sentiero che scende da Forcella Fleres
niente male la silhouette
proseguo trotterellando allegramente ed arrivo in vista del Lago Sandes, uno dei pochissimi laghi alpini con un' isola nel mezzo!!
Pochi minuti ancora e sono al Rifugio Calciati, dove mi aspetta una fetta di strudel formato famiglia
un po' di relax ad ammirare il panorama e poi via per il sentiero 8 verso il parcheggio: il sentiero inizia largo come una stradina ed e' quasi in piano, costeggiando il vallone ai piedi del Tribulaun
superato un bivio il sentiero comincia a scendere lungo il prato
io approfitto di qualche scorciatoia, giusto perche' se non vado per spaccarotule non sono contento
Mi giro un' ultima volta a salutare sua imponenza
il sentiero prima scende guardando in faccia la valle, poi girando in costa
e dopo aver attraversato una cascata entra nel bosco
quando torna su prato ormai manca poco
ed in breve arrivo al ponte dove tutto ha avuto inizio
Mi aspetta adesso la parte peggiore della giornata: 3 ore di strada per tornare a casa!!!
Giornata che nonostante fosse iniziata male, poi ha girato per il verso giusto e si e' rivelata uno spettacolo, regalandomi panorami da favola in un ambiente diversissimo da quello a cui sono abituato ma altrettanto stupendo!