Larsech solitario

Percorsi non attrezzati con difficoltà tecniche contenute.

Larsech solitario

Messaggioda dokkodo54 » 25/09/2018, 20:27

Per chi, come me, cerca spesso l'isolamento in Montagna per meglio vivere l'ambiente naturale e per fare i conti con i propri pensieri in modo più intimo e profondo, il gruppo del Catinaccio, benchè in settembre, non rappresenta certamente il terreno ideale.
Tuttavia, anche in questa zona iper-gettonata si possono trovare percorsi poco o nulla frequentati ma molto belli e interessanti.
Basta uscire dalle rotte battute, liberare la fantasia e aver voglia di far fatica.

Questo itinerario consente di fare il giro del Larsech per buona parte in completa solitudine, ammirarne le pareti più nascoste, calcare una panoramica e poco frequentata cima (Cima Scalieret, la più alta del sottogruppo), percorrere un interessante crinale e raggiungere diverse forcelle.
Con l'aggiunta della salita di un divertente sentiero attrezzato.
Non male come programma, no? :okkemo:

1.Andando.verso.le.scalette.JPG
Andando verso le scalette
1.Andando.verso.le.scalette.JPG (96.22 KiB) Osservato 6336 volte


Partenza dal rifugio Gardeccia, raggiungibile dal fondovalle in diversi modi. Quello scelto da me e da altri canuti "colleghi lanternini" :lol: è attraverso un servizio navetta che, in modo comodo e a un costo ragionevole, preleva da Pozza di Fassa e deposita quasi davanti alla porta del rifugio.
Saluto i temporanei compagni di viaggio, diretti, bontà loro, in sala da pranzo, e mi avvio solitario verso il sentiero attrezzato delle Scalette.
Evidentemente le nostre aspettative per la giornata sono decisamente diverse :lol:

L'avevo già percorso oramai molti anni fa, il sentiero delle Scalette, e anche il mio "io" di allora, assai più giovane del mio "io" di oggi, per quel giorno aveva ben altre aspettative.
Ma il tempo passa senza guardare in faccia a nessuno, e ciò che possiamo permetterci di fare cambia con lo "stoppino" che diventa sempre più corto :lol:
E' il ciclo naturale della Vita e giocoforza bisogna accettarlo e adattarsi.
Ragion per cui sarebbe opportuno pensare alla prostata propria e considerare che, insciallah, prima o poi là ci arriveremo tutti.

Avevo con me un genere di attrezzatura assai vario, ed ero salito completamente slegato e in totale tranquillità.
Oggi ho solo il caschetto, ma, arrivato all'imbocco del canalone, mi accorgo che qualcosa è cambiato. Il sentiero sale alla parete, ove è stata realizzata una variante ferrata, a mio parere per sostituire il passaggio sulle instabili ghiaie che approcciano il canalone e risparmiare la continua manutenzione di questo tratto soggetto a frequenti frane.
La variante, ovviamente a me del tutto nuova, non è difficile tecnicamente ma è piuttosto esposta, pertanto consiglio di portarsi l'attrezzatura da ferrata e di usarla.
Difatti, fra tutti i percorritori che mi sarà dato di incontrare fino al Passo delle Scalette, sarò l'unico a salire "in libera".

2.Le.scalette.JPG
Le scalette
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A parte il tratto nuovo, il resto era proprio come lo ricordavo.
Qualche breve pezzo attrezzato, tratti su sentiero e bonarie paretine appoggiate con passaggi non assicurati di I grado su roccia fantastica. Insomma, tutto molto divertente.
Buffo vedere i pochi percorritori, quasi tutti di lingua germanica, incartarsi su quei passaggetti privi di cavo indecisi sul da farsi.
Eh, la sicurezza psicologica del "cordone ombelicale"... :lol:

Arrivo alla Forcella delle Scalette con i muscoli caldi e la mente oramai depurata dai pensieri cittadini.
Ora, invece di proseguire col "così fan tutti" verso il Passo di Laussa, dovrei prendere una traccia verso sinistra che dovrebbe inoltrarsi all'interno del Larsech.
Uso il condizionale, perchè questo sentiero non è segnato e su certe carte non è nemmeno riportato, quindi forse nemmeno esiste :lol:
Grazie a un altro escursionista, che voleva informazioni su alcune ferrate della zona, mi distraggo quanto basta per scendere fino al Lago Secco senza notare alcuna traccia nella direzione da me cercata.
E adesso? :mmemo:

3.Il.lago.secco.JPG
Il lago secco
3.Il.lago.secco.JPG (133.16 KiB) Osservato 6336 volte


Procedo a naso, seguendo il bordo del "lago" fino a raggiungere il suo immissario (secco pure lui). Il torrente si è scavato, con infinita pazienza, un bel canale nella roccia. Inizio a risalirlo arrampicando i salti di roccia, cercando la via migliore sulle placche appoggiate e lisciate dall'acqua.
Una divertente arrampicata di aderenza, cercando di raggiungere il pianoro che suppongo debba trovarsi più sopra.

4.Salti.di.roccia.JPG
Salti di roccia
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Arrivo fuori dal canale, ed eccolo qua, il pianoro!
E laggiù c'è anche la traccia che sale lungo il ghiaione e che dovrebbe portare al Passo delle Pope.
Ma allora esiste! :lol:
Inutile dire che questo luogo, totalmente deserto, emana un fascino e una tranquillità totali. Può anche venire un senso di oppressione, però.
Perchè qui ci si sente piccoli piccoli, insignificanti grani di polvere al cospetto della grandiosità della Montagna.
E'anche così che la Montagna ci insegna l'Umiltà. Si tratta di recepire il Suo messaggio e farlo nostro, capendo che le nostre "grandi" imprese spesso sono tali solo ai nostri occhi.

5.Il.pianoro.JPG
Il pianoro
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Re: Larsech solitario

Messaggioda dokkodo54 » 25/09/2018, 20:32

Percorro tutto il pianoro, in leggera salita, puntando a raggiungere la traccia ben in vista più avanti.
C'è qualche ometto che potrebbe aiutare in condizioni di scarsa visibilità, ma, in caso di condizioni avverse, sarebbe ovviamente molto meglio evitare del tutto di intraprendere questo itinerario.
Raggiunta la traccia, si inizia a salire con pendenza modesta. Pendenza che si fa più accentuata, così come la traccia si fa più delicata, prima di raggiungere un pianoro più alto da dove si vede il resto del percorso e dove si capisce che di salita da fare per arrivare alle Pope ce n'è ancora parecchia.
Questa configurazione a gradoni che si susseguono uno sopra l'altro, il piatto pianoro terminale e una forma trasversale decisamente a "U" mi fanno pensare che questa valle sia di origine glaciale... :lol:

6.Il.secondo.pianoro.JPG
Il secondo pianoro
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Si procede senza alcuna difficoltà tecnica, salvo la pressione imposta dall'ambiente e dal fatto di essere in "solitaria". Sensazioni alle quali sono abituato, che ho imparato da tempo a tenere sotto controllo e che fan parte di quel che cerco da questo genere di "avventura".
Uno sguardo indietro può aiutare a rendersi conto del percorso già fatto e dell'intoccata bellezza di questo luogo, che, immagino, non vede presenza umana molto spesso.
Là dietro, sullo sfondo, spunta addirittura la Bianca Regina con la sua "mitica" parete sud.

7.Uno.sguardo.indietro.JPG
Uno sguardo indietro
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La traccia c'è e non c'è. Spesso restano i soli ometti a indicar la retta via, ma non che vi siano particolari problemi a intuir la direzione giusta, se le condizioni di visibilità sono buone.
Nei tratti privi di traccia ci si può sbizzarrire a piacimento, salendo a zete o dritto per dritto in base alle proprie condizioni ed attitudini, per colmare come più ci aggrada lo spazio intonso fra un ometto e il successivo.
Dietro e sotto di noi, le tormentate e complesse cime del Larsech si manifestano in tutta la loro imponenza mentre giocano a nascondino con il sole attraverso le nuvole. Ci mostrano il loro lato nascosto, un lato che chi sale dai percorsi più conosciuti non vedrà mai.

8.Il.Larsech.JPG
Il Larsech
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Dopo tanta salita, eccomi finalmente in vista del Passo delle Pope e di Cima Scalieret, prossimi punti di passaggio del mio itinerario.
Un ultimo tratto ripido ed eroso dall'azione dell'acqua ove bisogna fare un pò più di attenzione a dove si mettono i piedi, e arrivo al Passo delle Pope.
Ora è d'obbligo un pò di riposo prima di affrontare l'ultima ripida salita alla cima.

9.Passo.delle.Pope.JPG
Passo delle Pope
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Noto che, dal passo, una traccia priva di indicazioni si fionda giù per il versante della Val di Vaiolet.
Pare piuttosto interessante, ma non fa parte del percorso che mi son proposto per oggi. Buon pretesto per pensare di ritornare a metter piede da queste parti e andare a vedere di che si tratta :lol:

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Discesa "interessante"
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Re: Larsech solitario

Messaggioda dokkodo54 » 25/09/2018, 20:38

La salita dal passo a Cima Scalieret è piuttosto faticosa ma non difficile, ed è tutta segnata a bolli rossi (quindi, oggi, niente "alpinismo" :lol:).
E' anche abbastanza breve e la croce di vetta rimane spesso in vista mentre si sale. Questo è bene, perchè sento che la benzina nel serbatoio è poca e vedere la meta sempre più vicina aiuta a sentir meno la fatica e a procedere più "leggeri".
Raggiunta la cima... beh, devo dire che non capita spesso di poter vedere certi panorami, e che questa cima, che ha l'aria di essere poco frequentata, val sicuramente la pena di essere salita.

11.Catinaccio.Vaiolet.JPG
Catinaccio e Vaiolet
11.Catinaccio.Vaiolet.JPG (95.27 KiB) Osservato 6330 volte


Devo mettermi seduto per affrontare la marea di ricordi che mi assale vedendo da quassù il Catinaccio, le Torri del Vaiolet, l'Antermoia...
La mia tradizionale "meditazione di vetta" divaga inevitabilmente nel pericoloso campo della memoria del passato, dal quale emergono tanti Amici e tante esperienze con essi condivise.
Devo pensare in fretta al rientro, prima che la situazione degeneri :lol:
Rientro che avviene per la lunga cresta dello Scalieret, orientata in direzione del Passo di Antermoia.
Percorso anche questo non segnato ma privo di difficoltà, eccetto qualche passo iniziale appena un pò più "tecnico".

12.Cresta.dello.Scalieret.JPG
La cresta dello Scalieret
12.Cresta.dello.Scalieret.JPG (91.5 KiB) Osservato 6330 volte


Sulla cresta incontro la prima presenza umana da quando ho lasciato il Passo delle Scalette.
Una coppia di tedeschi che non sanno nemmeno dove stanno andando e chiedono a me il nome della cima che stanno salendo... Ma si può?! :shock:
Il crinale si fa sempre più largo e facile fino al Passo di Scalieret, ennesima forcella da attraversare con qualche passo più delicato.

13.Passo.Scalieret.JPG
Antermoia da Passo Scalieret
13.Passo.Scalieret.JPG (95.4 KiB) Osservato 6330 volte


La traccia che porta al Passo di Antermoia è talmente evidente che ve ne sono addirittura due! :lol:
Ora però bisogna prepararsi psicologicamente, perchè la parte "solitaria" dell'itinerario è terminata e si rientra in zone nettamente più frequentate, come dimostrano gli eserciti di "formichine" che affollano i sentieri nei dintorni di Passo Principe e Passo di Antermoia.
Ma, dopo aver trascorso tanto tempo a contatto intimo e diretto con tali bellezze della Natura e con i propri pensieri, la vociante e chiassosa presenza di tante persone diventa più tollerabile.

14.Val.di.Vaiolet.JPG
La frequentata Val di Vaiolet
14.Val.di.Vaiolet.JPG (86.26 KiB) Osservato 6330 volte
14.Val.di.Vaiolet

Alla prossima,
dokkodo
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Re: Larsech solitario

Messaggioda alfpaip » 25/09/2018, 21:49

dokkodo54 ha scritto:Noto che, dal passo, una traccia priva di indicazioni si fionda giù per il versante della Val di Vaiolet.
Pare piuttosto interessante, ma non fa parte del percorso che mi son proposto per oggi. Buon pretesto per pensare di ritornare a metter piede da queste parti e andare a vedere di che si tratta :lol:


È il sentiero “don guido”... che, come hai intuito, porta dal passo delle pope al rif. vajolet... anzi, generalmente è il contrario, la maggior parte di chi sale a cima scalieret lo fa per questo itinerario, che parte proprio dietro al rifugio...
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Re: Larsech solitario

Messaggioda Sergio69 » 26/09/2018, 13:32

alfpaip ha scritto:
dokkodo54 ha scritto:Noto che, dal passo, una traccia priva di indicazioni si fionda giù per il versante della Val di Vaiolet.
Pare piuttosto interessante, ma non fa parte del percorso che mi son proposto per oggi. Buon pretesto per pensare di ritornare a metter piede da queste parti e andare a vedere di che si tratta :lol:


È il sentiero “don guido”... che, come hai intuito, porta dal passo delle pope al rif. vajolet... anzi, generalmente è il contrario, la maggior parte di chi sale a cima scalieret lo fa per questo itinerario, che parte proprio dietro al rifugio...

Non è il vecchio sentiero relazionato anche sul sito 'Bepo da Medil'? Comunque il canalone sembrava molto franoso e quindi non invogliava certo a farlo in discesa. Almeno a me a Luglio, quando ho fatto piu o meno lo stesso giro era sembrato cosi.
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Re: Larsech solitario

Messaggioda alfpaip » 26/09/2018, 16:09

No, il bepo de medil si prende(va) da poco sopra gardeccia, deviando dal sentiero panoramico per il vajolet, e sbuca poco sotto la cima della pala di mesdì, che è la cima con lo spuntone squadrato che si vede al centro di questa foto... però adesso il canale d’accesso è completamente franato per cui è sconsigliabile infognarcisi...

dokkodo54 ha scritto:
8.Il.Larsech.JPG




Comunque è vero che anche il don Guido ha dei tratti un po’ delicati, infatti generalmente lo si fa in salita e poi si scende per il passo antermoia (o il passo delle scalette)...
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Re: Larsech solitario

Messaggioda dokkodo54 » 27/09/2018, 19:56

"Don Guido", quindi.
Grazie per l'informazione, alfpaip.

Avevo escluso che fosse il Bepo de Medil perchè troppo in alto, e poi avevo già visto ben più in basso una traccia diretta a un forcellino sotto alla Pala di Mesdì (non ne ho accennato nel report, ma si vede in una delle foto) e avevo battezzato quella.

E' un peccato che il Bepo de Medil non sia più manutenuto, perchè mi sembra un percorso interessante da abbinare alla Pala di Mesdì, che mi attira molto.
A questo proposito, visto che mi sembri un buon conoscitore della zona, ne approfitto :mrgreen:
L'hai mai salita, la Pala di Mesdì ?
Com'è ?

Un saluto,
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Re: Larsech solitario

Messaggioda alfpaip » 28/09/2018, 8:31

dokkodo54 ha scritto:E' un peccato che il Bepo de Medil non sia più manutenuto, perchè mi sembra un percorso interessante da abbinare alla Pala di Mesdì, che mi attira molto.
A questo proposito, visto che mi sembri un buon conoscitore della zona, ne approfitto :mrgreen:
L'hai mai salita, la Pala di Mesdì ?
Com'è ?


non è mantenuto perché la parte bassa - quella attrezzata - è incassata in una gola e le attrezzature venivano continuamente rovinate da neve e frane... e anche il canale di accesso frana continuamente...

comunque sì, sono stato sulla pala di mesdì qualche anno fa, proprio salendo dal bepo de medil... però ai quei tempi il canale iniziale era messo ancora discretamente, ora è un po' un cesso... se vuoi vedere un po' di foto del sentiero, c'è questo mio report di due anni fa (però in quell'occasione non sono andato in cima):

viewtopic.php?f=26&t=1983

la parte finale della salita alla cima, dalla forcelletta in poi, è abbastanza tranquilla... ghiaie, un po' di sfasciumi... panorama ovviamente meraviglioso e solitudine assicurata...
alfpaip
 
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Re: Larsech solitario

Messaggioda dokkodo54 » 01/10/2018, 19:52

alfpaip ha scritto:... panorama ovviamente meraviglioso e solitudine assicurata...


Proprio per questo mi attirava... grazie per la risposta.

Non credo proprio di aver voglia di andare a infognarmi su per quel che resta del sentiero attrezzato "Bepo de Medil"... :lol:

Potrei però salire per il "Don Guido" alla Forcella delle Pope, poi scendere nel vallone e prendere la traccia che risale alla Pala di Mezdì.
Poi ritornare per le Scalette o risalire a Passo di Laussa...
Vedremo.

Buone Montagne,
dokkodo
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Re: Larsech solitario

Messaggioda fudos » 19/10/2018, 14:19

complimenti al dokko, un grande giro bravo! :naaemo: :mmemo: :mmemo: :naaemo: :naaemo: :D :D :naaemo: :arremo: :lovemo: :lovemo:
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