Lettera alla madre sulla felicità.

Area di discussione a tema libero ma con caratteristiche comunque morigerate.

Lettera alla madre sulla felicità.

Messaggioda Sergio da Gemona » 28/08/2017, 17:49

Reverenda Madre,

obbedisco agli ordini che Vostra reverenza mi ha dato di presentarle i mezzi più adatti per liberare il forum dai Vostri nemici.

Credo che non restino più di dukkoioni nel forum, qualcuno dice tre, altri quattro. Ma qualunque sia il loro numero, ecco la mia opinione, che, come è mio dovere, sottopongo molto umilmente alla Vostra.

E’ facile catturarli tutti in un solo giorno e impiccarli insieme nella stessa piazza, non solo per pubblico esempio, ma anche per la bellezza dello spettacolo.

Farò assassinare nei loro letti tutti i padri e le madri, perché se fossero uccisi nelle strade, ciò potrebbe essere causa di un qualche tumulto; inoltre molti potrebbero salvarsi, cosa che soprattutto va evitata.

Il giorno dopo farò sesso con tutte le ragazze, considerato che non è opportuno che il forum venga troppo spopolato. Ma per quanto riguarda i ragazzi sotto i vent’anni, già imbevuti di cattivi principi che non si può illudere di distruggere, il mio parere è che siano tutti castrati, in modo che la loro razza non si possa più riprodurre. Per quanto riguarda gli altri bambini saranno allevati nei Vostri collegi e frustati fino a che non sappiano a memoria tutti i post del Sherpa.

Dal momento che si dice che i veneti e i trentini comunicano almeno a pasqua non sarebbe male spolverare le ostie con la droga cui ci si servì per fare giustizia tra i piemontesi e i lombardi.

Può darsi che qualche critico mi dica che si rischierebbe di far fare la morte dei topi anche a qualche friulano che si è trasferito. Questa obiezione è seria. Se ci si lasciasse fermare da queste piccole difficoltà, non si verrebbe a capo mai di niente.

E’ chiaro che il paradiso appartiene di diritto ai friulani: dunque facendoli morire per errore e senza alcuna cattiva intenzione, noi acceleriamo la loro beatitudine, in un caso o nell’altro siamo ministri della Provvidenza.


Questa lettera fu scritta tre secoli fa e ovviamente non si intitolava lettera alla madre sulla felicità. Ma il messaggio resta intatto in barba al tempo e alle mie storpiature.


Gli ultimi interventi mi sono costati la S maiuscola, in un improbabile e patetico tentativo di ridurre, ridimensionare. Spero che questo non mi costi qualche vocale.


Ai tolleranti e non, a chi lo è per convinzione, per convenzione o per convenienza.
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Re: Lettera alla madre sulla felicità.

Messaggioda Laustorre » 28/08/2017, 18:11

...tuoni e fulmini, ce ne hai messo di tempo vecchio Carson per scaldare le tue colt.
Le riserve Navajo-Friulane suoneranno i loro tamburi di guerra ora.....Tiger,prepara il tuo mustang e' ora di scaldarsi le mani...
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Re: Lettera alla madre sulla felicità.

Messaggioda ONURB » 28/08/2017, 18:33

" peste...... vecchio satanasso c'e' una bistecca gigante con patatine fritte che ci aspetta.....muoviti tizzone d'inferno......" :vekemo:
"se rampega prima con la testa,dopo con i pei e solo alla fine con le man" (B.Detassis)
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Re: Lettera alla madre sulla felicità.

Messaggioda Mazariol » 28/08/2017, 18:59

Catari?
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Re: Lettera alla madre sulla felicità.

Messaggioda FaFo » 28/08/2017, 19:17

Ciao Sergio, che piacere!
Spero che la Reverenda Madre ti dia il Suo benestare.
Nel qual caso mi permetto di ricordarti che la pubblica impiccagione avvenga al Venerdì per dare modo al normale e convenzionale susseguirsi dei giorni settimanali di far capitare 'quella certa attività' nel giorno precedente quello del Signore.
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Re: Lettera alla madre sulla felicità.

Messaggioda Sergio da Gemona » 30/08/2017, 10:09

Scusate ma ieri sono stato impegnato con la raccolta dei pomodori.

Ai piedi dei Pirenei in una cittadella di pietra abbarbicata in cima ad una montagna inaccessibile, Montsègur, circa trecento catari trovarono rifugio riuscendo a respingere i crociati per quasi un anno, fino a quando…

Per sferrare l’attacco decisivo i crociati decisero di aprire a nord una via di grado pari al contenuto della loro fiaschetta, mentre a sud i catari si davano da fare per attrezzare una strapiombante parete con dei cavi nel tentativo di portare in salvo il famoso “tesoro dei Catari”.

Mentre il crociato Fedipos e il crociato Dokkodo discutevano su dove piantare il primo chiodo calcolando ciascuno a modo suo il fattore di caduta, il crociato Sherpa s’interrogava su quanti crini ci fossero nella coda del suo cavallo, risolvendosi che ce ne fossero tremilioniduecentoquarantaquattromilasicentodue. Il crociato Fedipos e il crociato Dokkodo con stupefatta ammirazione gli chiesero: “E come fai a saperlo?” e il Crociato Sherpa di tutta risposta replicò: “Se non mi credete potete contarli voi stessi”.

“Sciocchino” disse il crociato Fedipos al crociato Sherpa, tu vuoi distrarci!

Nottetempo quattro Catari, finito di attrezzare la parete, si calarono lungo la ferrata portando con se soltanto un deuter extra slim. Che cosa c’era di così piccolo ma così prezioso nel deuter extra slim?

Gli storici non hanno mai smesso di interrogarsi, c’è chi sostiene contenesse il sacro Graal.

Nacquero così le ferrate alla francese, correva l’anno domini 1240.

Qualsiasi riferimento a fatti, cose o persone è puramente casuale.
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Re: Lettera alla madre sulla felicità.

Messaggioda FaFo » 30/08/2017, 11:41

Caro Sergio, hai fatto due gravi errori e sai bene che l' utente medio del forum non perdona le inesattezze.
Allora te li faccio notare io che ti ho già perdonato:
1- la maison Deuter venne fondata nel 1898 ragion per cui è palese l' anacronismo nel tuo racconto
2- è peccato mortale dedicarsi alla raccolta pomodori mentre le materne vigne sono piene di figli che aspettano solo di essere adottati......
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Re: Lettera alla madre sulla felicità.

Messaggioda Sergio da Gemona » 30/08/2017, 11:57

Hai ragione, può starci il crociato Fedipos e anche il crociato Dokkodo, il deuter effettivamente...
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Re: Lettera alla madre sulla felicità.

Messaggioda Sergio da Gemona » 30/08/2017, 16:18

Veneto, patria delle vendemmie tardive, degli appassimenti, della botrytis e persino della castrazione (del raspo).

Il riflesso violaceo declina in granato

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l’intenso effluvio di pelo bagnato lascia appena appena scoprire la susina e il vino diventa il caldo vento del sud.

Quando avrai chiamato le tue due figlie Corvina e Rondinella, quando avrai sostituito la tua auto sportiva con una più capiente,

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ecco, caro FaFo, solo allora potrai comprendere il mondo ed essere compreso nel mondo.

Passata la sbornia tutto tornerà come prima, o quasi… avrai una macchina capiente e due figlie che messe insieme fanno l’amarone.
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