Chiedendo permesso, sperando di non disturbare, riprendo questo thread per postare il mio racconto di oggi.......
Internet, nel bene e nel male, ci ha cambiato la vita: per me che 'nasco' escursionisticamente già in piena era digitale (con innumerevoli siti e relazioni di montagna da poter consultare) è pazzesco pensare a come potesse essere difficile ma affascinante la pianificazione di un' escursione anche solo vent'anni anni fa.
L' idea per l' escursione di oggi è nata proprio grazie a questo forum. In primavera un utente di cui non ricordo il nome fece un bel report sulla zona delle dolomiti pesarine- creta di mimoias........... che belle zone, ma 'ndo cazzo sono?? Mai sentite! Mi informo e tengo buona l' idea per il futuro.......
Poi, un mese fa, il buon ONURB si palesa con un report sulla cima che avevo scelto di fare...... adesso non ho più scuse...... messo in lista.......
A dir il vero per oggi avevo pensato a qualche itinerario più "da Agosto", a quote più alte....... ma poi ho pensato che la settimana di Ferragosto è meglio evitare zone rinomate per non trovarsi in mezzo all' effetto centro commerciale la prima Domenica di saldi.
E così, stamattina, mi dirigo verso Belluno lungo la A27.
Quando sono al casello di Conegliano faccio per uscire come se avessi appuntamento con il Sergio69.......... sollievo! Mi ricordo che Sergio è in vacanza e che oggi non mi tormenterà! Al casello trovo un tale che mi chiede un passaggio per la montagna.........vabbè, salta sù e arrivati in montagna ognuno per la sua strada......
Parliamo del più e del meno e notiamo che abbiamo parecchie cose in comune: conosciamo il forum di vie ferrate, conosciamo alcuni Somari (tra cui un tipo così disturbato da viaggiare sempre con il litro di vino nello zaino) e oggi abbiamo lo stesso obiettivo: la Terza Grande.......possiamo andare assieme!
Arriviamo al parcheggio nei pressi di una curva lungo la SP619 poco sotto il bivio per forcella Lavardet. Appena sceso dalla macchina sento delle urla e mi preoccupo seriamente pensando che ci sia qualcuno in pericolo di vita, in realtà è uno sloveno che a quanto pare ha dimenticato di mettere sotto carica le batterie dell' amplifon........fa parte di un gruppo che deve aver 'cannato' la partenza del sentiero e sono alla ricerca di non si sa cosa......
Noi partiamo subito lungo la forestale direzione casera Mimoias che non raggiungiamo prendendo il sentiero 202 direzione passo Mimoias ed (Ober)Enghe che parte sulla sinistra subito dopo il guado del torrente.
Più saliamo e più siamo "incastrati" tra l' assurda parete nord della Creta di Mimoias e le magiche forme della Cresta di Enghe.
Arriviamo al passo Mimoias dove cominciamo a vedere il nostro obiettivo di oggi: il luogo è oltremodo rilassante ma, da lontano, si sente lo sloveno molesto che sale e allora subito si riparte. Con alcuni saliscendi in breve siamo al bivio con il 314: in discesa si va verso la val Frison, noi si va in salita verso il passo Oberenghe.
Al passo ci accorgiamo che sta per raggiungerci un giovane che sale a velocità doppia della nostra..........quando arriva non credo ai miei occhi: questo tale avrà almeno settant' anni!
(a ben pensarci: tutto torna; ha il doppio della mia età e va al doppio della mia velocità: è matematica proporzionale!)
Al passo la segnaletica non è poi così chiara: non bisogna farsi ammaliare da una vaga traccia che risale verso sinistra lungo la vegetazione. Bisogna invece seguire il bel sentiero in leggera discesa che si mantiene a sinistra e che in breve ricomincia a salire verso la nostra meta.
Appena riprende a salire il sentiero è sfiancante, molto faticoso e su fondo instabile ma in breve arriviamo a toccare la roccia: è l' inizio della normale.
La normale alla Terza Grande non è affatto banale e mi ritrovo appieno nella descrizione di ONURB.
Tra l' altro i tratti più difficili sono verso la vetta: una paretina non particolarmente inclinata ma molto liscia e, a seguire, un caminetto molto tecnico con corda solo nella parte finale. Proprio qui mi viene in aiuto il consiglio che sempre mi ricordava mio nonno: "."
.......uomo severo, di poche parole ma incisive e penetranti......... nonno! Ma che razza di consiglio davi? Guarda che qui il problema sarà in discesa!
Appunto! La cosa che più va tenuta in considerazione è che si scenderà per dove si sale con tutte le attente valutazioni del caso.
Arriviamo in vetta e il panorama è magnetico. Il mio accompagnatore sembra esperto della zona e comincia ad elencarmi le cime: ..........Terza media.......mi piacerebbe andarci ma è troppo difficile per noi!
"Scolta Gigio, parla per te; apparte che adesso si chiama 'scuola secondaria di primo grado'; e cmq io non avrei problemi a superare brillantemente gli esami!"
"Ma no FaFo, cosa hai capito? Intendevo che quello è il monte chiamato Terza Media e che per noi, meri escursionisti, non è raggiungibile!"
"Scusami, non avevo capito. E' che sono oltremodo nervoso perché nel mio kit di soccorso mancano il tagliaunghie e il rimmel e il nervoso ottenebra la mente"
A ben pensarci l' unica cosa veramente indispensabile che manca nel mio kit sono i profilattici........
al libero arbitrio preferisco il libero accoppiamento, abbassa i livelli di testosterone e conseguentemente anche l' aggressività. [cit.]
Ora un pò di foto:
- Scuole dell' obbligo.jpg (84.19 KiB) Osservato 8427 volte
- Creta di Mimoias.jpg (51.77 KiB) Osservato 8427 volte
- Roccia rocciosa.jpg (63.75 KiB) Osservato 8427 volte
Nel frattempo, ahinoi, arrivano in vetta gli sloveni di cui prima e il solito simpaticone continua a sbraitare a voce alta facendo sfoggio di cultura generale salutando in ben 6 lingue diverse........ magari imparasse anche l' alfabeto muto!
E' ora di scendere e affrettiamo un po' la cosa sia per gli sloveni molesti sia perché alcune nuvole minacciose si dirigono verso di noi e mai al mondo vorrei farmi questa discesa con il bagnato.
All' inizio del camino il mio accompagnatore comincia a dirmi che lui qua, se avesse la corda, farebbe una discesa in tripla con nodo marciamond come gli hanno insegnato al corso di alpinismo basico per escursionisti acidi..............."Scolta Gigio, risparmia il fiato e concentrati per scendere che altrimenti ti lascio qua e vieni giù con i tuoi amici sloveni che ci hanno anche una bella corda, loro!"
Arrivati alla fine della normale tiriamo un sospiro di sollievo ma guai ad abbassare troppo la guardia: molti dei più grandi alpinisti son morti durante i rientri da vie difficilissime su banali sentieri!
Conclusioni:
grazie a ONURB per il report stimolante;
grazie al "tipo" che mi ha piacevolmente accompagnato oggi;
grazie alla massa che è andata in tutt' altre zone lasciando questa bella zona isolata e riservata a pochi escursionisti;
sgrazie al gruppo di sloveni molesti;
grazie al forum che ha permesso tutto questo;
......è proprio vero: internet ci ha cambiato la vita.......
Ora, fuor di cazzate, mi permetto di dire la mia sulla questione "dove lo mettiamo (il report)? Escursionismo o alpinismo?
Il problema è che sono due categorie troppo generiche; servirebbe suddividerle ulteriormente in varie sottocategorie ma poi sai che casino ne verrebbe fuori?
Allora, usando il caro e sempremenoutilizzato buonsenso, basta ricordare a chi legge che nessuno di quelli che scrive su questo forum lo fa per lavoro: a chi legge resti almeno l' onere di valutare se l' itinerario è alla sua portata. Ad esempio io oggi son partito pensando di farcela ma avevo ben in mente che dovevo salire pensando alla discesa e che avevo disponibile un' opzione sempre valida: non proseguire oltre e fare dietrofront!
Dirò di più: senza quel cavetto alla fine dell' ultimo camino mi sarei FERMATO a pochi metri dalla cima, senza patemi, proprio pensando alla discesa più che alla salita; e comunque, anche con l' aiuto del cavetto, in generale, questa normale la considero quasi ai limiti delle mie possibilità (con margine di sicurezza).
Dopotutto ormai c'è internet e, nel bene e nel male, le informazioni non mancano.........