Ciao Blitz,
sono xxx, il pilota che ti ha recuperato sulla cengia. Bellissimo il tuo racconto, me lo hanno segnalato degli amici, non avevo mai capito come cavolo si facesse ad andarsi a ficcare in posti del genere, adesso si
Comunque bravo a chiamare prima che fosse troppo tardi.
Ho letto che se ci fosse una guida ecc ecc...ti interesserebbe. Con noi in equipaggio lavora una Guida di Cortina che ha scritto anche un libro sui Kaiserjeger sulle Dolomiti...
Questa avventura comincia a fine agosto dell' anno scorso, qualche giorno dopo la pubblicazione del report sul mio infausto giro sulle Tofane.
Sono piacevolmente sorpreso dal messaggio, annoto l' interessante contatto, ma per il momento lo accantono: sto passando un periodo "movimentato" e per il momento ho altri pensieri.
Arriva l' autunno, sono piú tranquillo e una sera lo chiamo: gli racconto la mia disavventura, e l' invasamento che mi è venuto per i sentieri di guerra abbandonati.
Sfondo una porta aperta: lui è piú invasato di me, si è ravanato la maggior parte dei sentieri di guerra intorno a Cortina (ovviamente non tutti, penso non basterebbe una vita intera) e addirittura il "sentiero" dove mi sono incasinato io, da giovane lo percorreva quando non aveva nulla da fare, tanto per farsi un giretto
Gli faccio una proposta indecente, un' idea che mi è balzata in mente leggendo alcuni libri di storia: un ambizioso giro su sentieri bellici di cui un paio sono delle novità anche per lui: ne aveva sentito parlare ma non ha mai avuto l' occasione di andarci. Proposta accettata alla grandissima, non gli pare vero!
Arriva primavera, ci risentiamo ed iniziamo la pianificazione: dei due sentieri "nuovi", uno è descritto in qualche pubblicazione ed estremamente intuitivo, l' altro invece è una vera incognita.
Cresta Nord di Cima Formenton, propaggine estrema della Tofana di Dentro (dalla cima poi ci si collega per comodo sentiero al Bivacco Baracca degli Alpini, lungo la ferrata che risale la Tofana).
Se tutto va bene, nei cent' anni trascorsi dall' abbandono del fronte cadorino-ampezzano ad oggi, è stato percorso da 5 persone: lui fatalità conosce proprio uno di questi, ma le informazioni che ne ricava sono piuttosto vaghe: va da sè che lo inseriamo come primo tratto del primo giorno.
Arriva la settimana fatidica: previsioni meteo ok, rivediamo gli ultimi dettagli e fissiamo il ritrovo.
Sabato mattina: suona la sveglia, sono eccitato come un ragazzino, zanino in macchina (gli scarponi questa volta sono già pronti ) e via verso Cortina!
Ci troviamo, tra i due non so chi sia il piú lanciato, caffettino al bar della funivia e si parte fino alla stazione di Ra Vales.
La giornata non è stupenda come previsto dal meteo, ma sembra comunque buona: fumo una sigaretta mentre faccio gli ultimi controlli allo zaino, poi si comincia.
Ci avviamo lungo il sentiero 407, la lunga traversata che arriva fino quasi a Fiames, che nel tratto fino a Forcella Ra Ola ormai conosco a memoria da quante volte ci sono passato
davanti a noi il cielo sembra chiudersi sempre di piú, alle spalle invece sembra tenere, anzi ci ragala una bella vista sui due Bus de la Tofana
Si, DUE, avete capito bene: ce n' è uno piú basso e piú piccolo, ben visibile al centro della foto, e uno piú alto e piú grande, ma di cui in foto si vede pochissimo.
Arriviamo al bivio del Formenton
Tiriamo dritti
costeggiando la base dell' imponente muraglia
Da qua i segni della guerra si fanno frequenti:
dalle matasse di filo spinato che punteggiano i ghiaioni
alla massicciata della vecchia mulattiera militare, ormai completamente sommersa dalle colate del ghiaione
Il boss ovviamente sta in testa: he leads the way
altri resti: una mensola per i cavi telefonici
alzo lo sguardo: chissà cosa c' è la...
tranquillo Blitz, ancora non lo sapete, ma tra un paio d' ore lo scoprirete
eccoci, siamo in vista della ghiaiosa forcella
Ci fermiamo qualche minuto ai ruderi del Ricovero Franceschini-Domini, punto tappa classico di chi percorre questo sentiero
Per scrupolo ci imbraghiamo: potrebbe non servire, ma in caso di necessità almeno siamo già a posto.
Do uno sguardo indietro, le pareti delle Tofane fanno impressione da qua, dei veri e propri muraglioni
Dall' altro lato del vallone invece abbiamo il bel "dosso" carsico de Ra Zestes, anch' esse percorse da vari sentieri di guerra
Bon, raggiungiamo la forcella, al cospetto di un Cristallo che non vuole farci vedere la cima
Questa forcella per me rappresenta le porte della follia: gli spuntoni che la circondano hanno forme assurde, e da qua si dirama un dedalo di sentieri folli: principalmente cenge affacciate sul nulla, che portano a resti di postazioni che danzano sul vuoto
Ok, è vero, sono accompagnato, per di piú da una Guida, ma da quando è successo il fattaccio è la prima volta che mi avventuro per davvero.
E sento come aria di casa.
I pensieri comunque durano il tempo di un amen, o meglio, il tempo di fare i primi passi "fuori sentiero"
si perché siamo già dentro una trincea!
Trincea che domina perfettamente il Valon de Ra Ola: per una volta però non mi soffermo sul ghiaione, ma sugli spuntoni che lo sovrastano
Riprendiamo la marcia: il boss pare assatanato, e siamo solo all' inizio!
Altra trincea, questa volta messa peggio
poi puntiamo ad un canalino sormontato da alcune assi: qua non servono né bolli rossi né ometti: basta seguire i resti, come dei novelli Pollicino
Passiamo un' altra trincea, bella, a semicerchio
davanti a cui si presentano delle formazioni che boh, non saprei come descrivere
Via avanti verso il canale, e incontriamo delle assi di legno ormai sepolte dal ghiaione: probabilmente il pavimento di qualche baracca...
in basso invece un "coso" di cemento: secondo il boss una stufa che a suo tempo si trovava al centro di una baracca
ci inerpichiamo su per il canalino
e raggiungiamo una postazione che... per andare a sparare aveva la porta! si, i due assi ai lati del finestrone hanno i cardini!
Da qua sia ha una bella vista sugli Orti di Tofana, altro posto assurdo: li cerchi sulle guide, niente, li cerchi sulla mappa, trovi giusto il nome, li cerchi sui libri di storia...
...cenge, sentieri di arroccamento, Alpini e Kaiserjäger che si tiravano da una cengia all' altra... un mondo da scoprire!
mentre, a chiudere l' orizzonte, la Croda Rossa che si è liberata da parte delle nuvole e inizia a giocare coi colori
E ci credo che si è liberata dalle nuvole! sono arrivate qua e STA NEVICANDO!
Ma non diceva il meteo che doveva essere una giornata bellissima?
Approfittiamo della postazione per ripararci, giusto il tempo che mi fumo una sigaretta e la neve come è venuta se ne va, e ci rimettiamo in marcia: altro ravanino
in compenso si alza un vento della madonna, una raffica piú forte la sento quasi spostarmi...
Bon, andiamo avanti, ed iniziano a manifestarsi visioni maestose
si perché le Tofane, ovunque tu sia, sanno sempre regalarti queste strutture imperiose.
Continuiamo a salire, e continuano i resti
La traccia adesso costeggia la base della parete
e ci porta nel bel mezzo di una ghiaionata
non vediamo segni, ma a naso la direzione sembra quella giusta
ed infatti poco dopo arriva la conferma: reticolati fin non so dove...
uno di questi, giú, per il canale, ha ancora tutti i paletti di sostegno
dall' altro lato della valle, intanto, ci godiamo la muraglia che fa bella mostra di sè: dal Castello alle Cime di Furcia Rossa
Dobbiamo aggirare questo "coso" che sembra la torretta di un sommergibile con lo snorkel: incredibili le forme che regalano le Tofane
I resti ci portano ad una cengia rivolta verso Cortina
bella, comoda, e con in fondo un muretto a secco: cosa ci sarà oltre?
Niente di particolare: SOLO una stazione di teleferica! SOLO!
è qualcosa di incredibile, quel cavalletto sembra stia aspettando ancora, dopo 100 anni, che qualcuno gli mandi su il carico...
QUESTO POSTO NON ESISTE
è fuori dalle mappe, è fuori dallo spazio-tempo
Arriva un canalino un po' ics
lo risaliamo, e ci troviamo su un' altra cengia
il boss fa strada
una volta compresa la logica dei sentieri di arroccamento degli Alpini, non servono molte mappe o bolli per seguirli, ti viene automatico
Torniamo in versante Travenanzes
e il boss mi mette alla prova per vedere se ho imparato:
Blitz cosa dici, da qua dove andiamo?
Mmm... ci penso, mi guardo intorno... Boss che ne dici di quella cengia là?
BINGO
Che bella, che comoda sta cengia... stup...
e...
e...
ehm...
solo dopo un po' che ci cammino me ne accorgo, porcavacca se è esposta sta roba
meglio non guardare giú
Blitz e le sue cenge, potrebbe essere il titolo di un libro
Arrivo quasi alla fine, e mi giro a guardare dove sono appena passato:
BOIA
La sensazione è bruttissima, dovrei essere in esaltazione mistica, e invece sono quasi in panico, chiamo il boss, gli chiedo di fermarsi, lui (giustamente) attacca a sacramentare: Blitz che caxxo ti volti a guardare! Tira dritto e non pensarci! Ti sei fatto la Paolina, ti sei fatto cenge ben peggiori e larghe un decimo, e mi vai in panico su sta roba qua? Per di piú dopo che l' hai già passata?
Raggiungiamo un punto dove la bancata si allarga a mo' di piazza d' armi, e ci fermiamo a fare spuntino, e mentre mangiamo troviamo già l' indicazione di dove andare
Finito di mangiare iniziamo a salire il ghiaione: ogni qualsivoglia traccia di sentiero ormai è stata cancellata, ma la direzione è piú che logica
arriviamo a quota baracca
i resti del sentiero correrebbero quasi sul ciglio, noi andiamo piú scomodi ma ci dirigiamo verso le pareti
il boss va in modalità "assatanato"
e si lancia ad esplorare la baracca
io lo seguo parallelo, da appena sotto parete
e raggiungo un elemento trincerato
da qua la vista verso la Croda Rossa è CIAO
scendo anch' io, dall' altro versante rispetto alla baracca, e mi trovo subito un gabbione da trincea intero
poi il boss mi chiama: Blitz vieni a vedere qua!
Una teleferica a mano con ancora alcuni metri di cavo arrotolati
e non è finita: mi porta verso la baracca
ci sono ancora alcuni tronchi nella legnaia!
Bon, fine della ricreazione! torniamo alla base delle pareti e le seguiamo in direzione opposta, spalle alla trincea
mica male il ghiaione per cui siamo saliti prima
Arriviamo ad un altro canalino, ben piú solido
Ai tempi era stato tutto picconato a tornanti: adesso dei tornanti non resta piú niente, e si sale dritto per dritto.
Il boss per scrupolo mi assicura: Blitz hai la maglia rapida sull' imbrago, agganciati la corda che almeno se mi scivoli ti tengo
Boia che spettacolo
Mmmm adesso ho capito perché ha preferito assicurarmi
Passato il canalino saliamo per ghiaie ad una forcelletta
Qua veniamo accolti da altri reperti, sento avvicinarsi il crinale finale
Bisogna prendere le cenge di sopra, ma si "chiudono" proprio alla forcella: e che facciamo? levitiamo??
Torniamo giú al culmine del canalino, c' era quella fessura a sinistra...
ma anche qua la cengia si richiude subito prima!
sembra una maledizione, il passaggio è in entrambi i casi a non piú di due metri da noi, ma ostacolato dalle cenge che si chiudono su scivoli calcarei
L' unica possibilità sarebbe avere dei chiodi, ma non ne abbiamo: un po' per la "logica dei sentieri di arroccamento", un po' per il racconto del personaggio che ci era passato, slegato, siamo andati su leggeri.
SIAMO RESPINTI, respinti per due caxxo di metri, respinti quasi sotto la cima.
Il responso del boss è lapidario: si torna indietro, la ritenteremo piú avanti con martello e qualche chiodo.