dokkodo54 ha scritto:...visto ? L'avevo detto che il post prometteva bene...
Ammetto che non ne sapevo nulla di 'sto progetto (mancanza di informazione mia) ma dico anche subito che non mi entusiasma. Tutt'altro.
E ciò non ha niente a che vedere nè con la zona nè con lo "stile" del "nuovo" bivacco, "tradizionale" o "tecnologico" che sia. Ha a che vedere invece con il concetto stesso di presenza di questi punti d'appoggio in quota, "utili" per consentire di fare ciò che non è obbligatorio fare.
Oh, capisco benissimo (...almeno credo...) il discorso di fedipos, che sono vecchietto anch'io e ai dislivelli devo starci attento. Di conseguenza apprezzo la presenza dei punti di appoggio (quando ci sono). E 'sta cosa non è certo in miglioramento man mano che passano gli anni...
Quindi, egoisticamente, dovrei essere più che contento ogni volta che viene realizzata una di queste opere.
Ma mi sembra di ricordare anche una frase su questo forum, del medesimo fedipos, che suonava più o meno così: "bisogna accettare i propri limiti e la consapevolezza del viale del tramonto" (mi pare che si parlasse della chiusura della cabinovia al Cristallo, vero, fedipos ?).
Detto ciò, quello che mi chiedo io è: ma c'è proprio bisogno di questo "nuovo" bivacco ?
Cioè, è FONDAMENTALE a qualcosa ?
Non è che invece possiamo farne a meno e lasciare quella forcella come Natura (più o meno) l'ha fatta ?
Chi ha la possibilità (fisica e tecnica) e ne ha voglia, ci vada anche senza il bivacco e si goda il panorama.
Mentre chi quella possibilità non ce l'ha, può godersi qualcos'altro, che di cose appaganti da fare in Montagna ce n'è pieno per tutti.
Oh, forse io sarò prevenuto.
Sarà che ho sempre cercato di pianificare le mie attività, se possibile, senza far conto sulla presenza di un eventuale bivacco, che quando ci arrivi non sai mai se e come li trovi.
E che li ho sempre considerati solo come ricoveri d'emergenza. Da utilizzare, appunto, in condizioni di emergenza nel caso in cui qualcosa sia andato storto.
Eventualità che mi è anche capitata qualche volta, e - intendiamoci - in quelle occasioni del bivacco ne ho approfittato ben volentieri!
Così come altre volte mi è capitato di dovermelo inventare da solo, il bivacco, sfruttando quel che c'era in loco. E allora mi sono arrangiato.
Quello che ho sempre cercato di fare, è stato essere sempre ben conscio dei miei limiti e fare le cose di conseguenza. Senza sfruttare la presenza di un punto d'appoggio per forzare qualcosa che, senza di esso, non sarei stato in grado di realizzare in modo autonomo.
Quindi sono sicuramente prevenuto, ma ogni volta che sento parlare di queste "nuove" strutture da edificare in quota mi vengono sempre un sacco di dubbi sui motivi per cui le si vogliano realizzare, a chi vadano di vantaggio e quale "visione" della Montagna ci stia dietro...
Ma pazienza, eh! Che poi, in fin dei conti, stiamo parlando solo di un "piccolo" bivacco.
Alla Montagna è stato fatto ben di peggio...
Un saluto,
dokkodo
P.S. Ma che ne sarà di quello "vecchio" ? Lo toglieranno ?
dokkodo54 ha scritto:...
kala ha scritto:dokkodo54 ha scritto:...
Di nuovo per pigrizia quoto il tuo post.
Sono d'accordo per un buon 96%, financo 97%.
Sergio69 ha scritto:Non vedo proprio nessuna controindicazione su un bivacco posto in un punto abbastanza isolato, ad ore dal rifugio più vicino.
Ad esempio,se uno si trova da quelle parti sotto un temporale, lo voglio vedere a farsi i ghiaioni in discesa verso il valon del Froppa o verso l'Albergo de Baion. E non venitemi a dire che partite sempre e solo con il bel tempo e previsioni ottime, perche vuol dire che in estate in montagna non ci andate molto spesso. Se il discorso del Dokko avesse senso, allora non avrebbero ragione di esistere neanche i rifugi in montagna, ne tantomeno gli impianti di risalita (vabbe, su molti di quelli si potrebbe discutere a lungo... ).
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