Per FaFo, rispondo all'osservazione:
"Per alfasierra: occhio che il link del Pdf comparativo che hai postato è datato 20/11/2011, decisamente inaffidabile ormai (almeno credo
)[quote="FaFo"]"
Ho letto anch'io che la comparazione polizza CAI/Dolomiti Emergency risale al 20/11/2011, ma ho deciso di postarla lo stesso in quanto ad oggi la ritengo ancora interessante, massimali e franchigie non cambiano e non cambia la diaria per tecnico di soccorso alpino previsto della polizza CAI, forse cambia la voce "rimborso spese di cura", ma non sono riuscito a capire com'è costruita.
Piuttosto leggendo le "Condizioni generali di assicurazione" - "Contratto Assicurativo" di Dolomiti Emergency, al punto 3) Rimborso delle spese di soccorso:
"Rientrano in garanzia i soccorsi:
- per infortunio: è infortunio l'incidente dovuto a causa fortuita, violenta ed esterna, che produce lesioni corporali obiettivamente constatabili con conseguente morte o invalidità permanente o inabilità temporanea;
- per malattia: è malattia l'alterazione dello stato di salute:
a) che compaia improvvisamente e che comporti il bisogno di aiuto;
b) che non poteva essere prevista;
c) che non sia causata da sconsideratezza in presenza di uno stato patologico in atto e noto
all'Assicurato;
- per stato di pericolo: si trova in stato di pericolo l'Assicurato in pericolo di vita, anche presunto, o impossibilitato a sottrarsi da tale pericolo coi mezzi a sua disposizione sul posto."
http://dolomitiemergency.it/wp-content/ ... 2016_0.pdfQuesto è quello che si legge nel contratto assicurativo, quindi si potrebbe ipotizzare che chi ritiene di essere in "stato di pericolo" . . . "anche presunto, o impossibilitato a sottrarsi da tale pericolo . . ." possa ottenere il rimborso del soccorso;
ad esempio, rimanere bloccati per ore, anche se non feriti, può portare al rischio di ipotermia con l'abbassamento della temperatura dovuto alla quota ed alle ore notturne, in questo caso si rientra nello "stato di pericolo presunto"?
La cosa è ovviamente interpretabile, inoltre sembra non esserci limite al rimborso delle spese per l'utilizzo dell'elicottero (all'interno del massimale di € 15.000 e conseguente franchigia del 10%), mentre la polizza del C.A.I. prevede un risarcimento massimo di 40 €/minuto contro i 90€/minuto richiesti dalla Regione Veneto (salvo eventuali aggiornamenti pubblicati nel B.U.R.)
In sostanza la polizza di Dolomiti Emergency avrebbe consentito un maggiore rimborso delle spese nel caso di specie?
Per chi vuole approfondire la polizza C.A.I. - Allianz:
http://www.cai.it/fileadmin/documenti/A ... o_soci.pdfIn rete si trova anche questo interessante articolo (che ho estrapolato dal sito per non fare pubblicità commerciale):
" Soccorso alpino, quanto mi costi!
Il Soccorso alpino è una struttura operativa del Club Alpino Italiano che ha il compito di provvedere alla vigilanza e prevenzione degli infortuni nelle attività alpinistiche, escursionistiche e speleologiche, al soccorso degli infortunati e dei pericolanti e al recupero dei caduti. E’ una struttura nazionale operativa del Servizio nazionale di protezione civile.
Quindi, se ci troviamo in montagna, nel corso di una escursione, via alpinistica, in parete e per necessità dobbiamo chiamare aiuto, la struttura che si occupa dell’intervento è il Soccorso alpino, contattabile attraverso il 118.
Il Soccorso Alpino fa riferimento al servizio sanitario nazionale tranne alcune specifiche regioni: Veneto, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta a cui si è aggiunta recentemente la Lombardia (tariffe di recupero in corso di definizione).
La differenza tra essere soccorsi in queste regioni o in qualsiasi altra regione d’Italia è sostanziale:
– in tutta Italia, ad esclusione delle regioni citate, il recupero è SEMPRE gratuito per il recuperato, ciò significa che il costo è a carico della collettività. Il recuperato non paga niente sia in caso di infortunio, grave o lieve, sia in caso di chiamata del tutto immotivata senza nessun ferito.
– nelle altre quattro regioni le cose cambiano ed in ognuna di esse le spese per il recuperano variano a seconda della situazione, vediamo in sintesi:
VENETO
l’intervento si paga anche in presenza di un ferito con costo al minuto:
– ferito grave: € 25 al minuto fino ad un max di € 500
– ferito lieve: € 75 al minuto fino ad un max di € 7.500
– persona illesa: costo totale dell’intervento
TRENTINO ALTO ADIGE
l’intervento si paga anche in presenza di un ferito con costo a ticket fisso:
– ferito grave: ticket di € 30
– ferito lieve: ticket di € 110
– persona illesa: ticket di € 750, elisoccorso: € 140 al minuto
VALLE D’AOSTA
l’intervento in caso di ferito è gratuito, mentre si paga l’intervento immotivato:
– ferito grave o lieve: intervento gratis
– persona illesa: intervento immotivato costo elisoccorso € 115 al min e spese a carico fino a max € 3.500
LOMBARDIA
La Lombardia si è appena aggiunta alle regioni con gestione sanitaria separata con delibera regionale del marzo 2015 e le tariffe sono in corso di definizione e non ancora ufficializzate, ma alla data attuale le tariffe dovrebbero essere:
– soccorso di ferito non impegnativo (ambulanza con soccorritori certificati di cui un autista): € 56 l’ora
– soccorso di ferito mediamente impegnativo (ambulanza con infermiere e autista-soccorritori certificati): € 70 l’ora
– soccorso di ferito impegnativo (ambulanza con autista-soccorritore certificato, medico e infermiere): € 115 l’ora
In ogni caso l’utente non potrà pagare una cifra superiore a € 780 e per i residenti in Lombardia è prevista una riduzione del 30%.
Allo stato attuale anche in Piemonte si sta pensando di addossare un costo alla persona soccorsa.
In ogni caso bisogna essere consapevoli del fatto che i costi del soccorso variano a seconda della regione in cui si verifica l’azione di recupero.
E’ evidente che le regioni che hanno fatto questa scelta sono quelle più impegnate sul fronte dei recuperi e degli interventi, dove l’elevato numero costituisce anche un elevato costo per la collettività, d’altro canto nelle aree d’Italia dove il soccorso è gratuito si assiste talvolta al paradosso di persone che chiamano il 118 solo perché sono stanche o perché hanno freddo dopo essersi addentrati in un bosco in pantaloni corti ed infradito."
Questo "riassunto" è dell'agosto 2016