Attorno a Cima Canali 24/25 settembre 2016
Questo mese di settembre non è stato assolutamente positivo: dopo il giro alle Banche del Sass de Mura abortito per paranoie, ho avuto due settimane di scazzo pesante, non sono piú riuscito a combinare niente, carico di nervoso e negatività, ed un giro mi è pure andato in malora a metà strada causa pioggia non prevista...
Bisogna recuperare, e in fretta!
Il weekend del 24/25 è l' ultimo per la maggior parte dei rifugi, vediamo di approfittarne per bene...
Cosa fare?
Per "rimettermi in sesto" ci vuole qualcosa con ambienti faraonici, di conseguenza la scelta è quasi obbligata: Pale di San Martino!
Inizio a guardare i giri in programma, eccolo, trovato! Il giro di Cima Canali passando per il sentiero delle Sedole, un sentiero ultraravanoso che collega Val Pradidali col Vallon delle Lede.
Guardo le previsioni, sabato mettono ics, domenica piú bello... vorrebbe dire fare il grosso (e la parte piú panoramica) nella nebbia per poi beccare bello nella discesa... anche no!
Bene, cambia tutto: inverto il giro, facendo sabato la salita per la Val Pradidali, e domenica il sentiero delle Sedole anarchicamente in discesa
Arriva sabato mattina, con tutta calma faccio colazione e preparo lo zaino, poi con altrettanta calma monto in macchina e parto verso il Primiero.
Quando arrivo vengo accolto da nuvolaglia pesante, ma vabbé c'era da aspettarselo...
Preparativi, vado a bere un caffè e mi metto in marcia lungo il sentiero 709, destinazione Rifugio Pradidali
Il sentiero comincia seguendo tranquillamente il Rio Pradidali, con ampia vista sulla testata della valle, dove Sass Maor e Cima Canali sono già coperte
Un ponticello fa attraversare il torrente, e... anche verso il Campanile d' Ostio la copertura non scherza...
Il sentiero adesso entra nel bosco, e quando ne esce per riattraversare il torrente, le nuvole sono sempre piú pressanti... ormai qualsivoglia speranza di riapertura è andata
La salita prosegue "soft", continuando a seguire il lungo fondovalle
fino ad arrivare Pedemonte, dove si staccano il sentiero per Piereni ed il Sentiero del Cacciatore: li ignoro proseguendo sempre per il 709
Alle spalle sembrerebbe quasi voler tenere botta, per lo meno qualche sprazzo blu si vede ancora
davanti invece la cappa grigia si fa sempre piú invadente
Appena passato il bivio, il sentiero comincia a salire piú decisamente, con anche alcuni tratti attrezzati con cavo, ed immergendosi in un ambiente che SAREBBE molto molto interessante...
Passata una serie di tornanti, comincia una bella traversata giusto ai piedi della Pala Canali, col bel tempo dev' essere uno spettacolo...
e si arriva all' incrocio col Sentiero delle Sedole, che dovrei percorrere all' inverso domani e di cui si vede l' ultimo canale di discesa (o il primo di salita, dipende dal verso), che mi ricorda molto il sentiero di Forcella Segnata, proprio na robetta tranquilla
Dopo una breve sosta riprendo la mia salita
do un breve, ultimo sguardo al mondo colorato, quello dei vivi
e vado dritto dritto ad infilarmi nel mondo grigio degli spettri
ormai la fatica è finita, dopo un ultimo curvone entro in una conca giusto ai piedi del Rifugio Pradidali
rifugio che mi compare all' improvviso come un' ombra dal nulla
Appena entro mi faccio subito un the caldo, poi vado su a sistemarmi e a prepararmi la cuccia.
Scendo giusto giusto per la cena
pasta ai funghi, goulasch & polenta, panna cotta: TOP
Finita la cena, tra una sigaretta e una grappa chiacchero con un gruppo di ragazzi di Bolzano che stanno facendo un giro... blitziano
Saliti in mattinata dalla Bolver, scesi al Rifugio Rosetta, traversato al Pradidali, e domani Porton, Velo e rientro a San Martino, mica male!
Fuma e bevi, bevi e fuma (un grazie ai gestori che ci hanno offerto un giro) arriva l' ora di andare a nanna.
Neanche da dire che prendo sonno come un pero
Solo che... dopo un' ora e mezza mi sveglio per andare in bagno: tragedia! Quando torno in camerata c' è una motosega che sta facendo fuori tutti i boschi del Triveneto
In qualche modo dopo due ore riprendo sonno, ma alle 5 una russata piú violenta delle altre sveglia tutta la camerata: sento qualcuno esporre propositi omicidi, io scendo a fumare e...
SBADADAM!
Quella che mi arriva è una tegola assurda...
No, non è qualche oggetto contundente lanciato dagli insonni, è proprio na tabella sui denti!
Le nuvole sono sparite, e nel buio della notte (ormai il sole sorge alle 7) intravvedo delle sagome allucinanti tutto intorno al rifugio, cose impressionanti...
Che siano ancora gli effetti delle grappe? boh domattina verificherò...
Torno in camera, non si sente piú russare, che lo abbiano scannato?
NO
Alle 6 e mezza gli suona la sveglia, io mi rigiro e riprendo sonno subito, per lo meno non russa piú
Alla sette suona anche la mia, ed esco subito a vedere com' è fuori...
Verso valle è cosí
e quando giro l' angolo, un Sass Maor in splendida forma mi da il buongiorno
Tutto preso dall' enrosadira (e dal freddo becco) mi dimentico di indagare sulle visioni notturne e corro dentro a far colazione.
Bene, a stomaco pieno si ragiona meglio, cosí mi metto ad indagare.
Bhe, intanto faccio subito una foto-ricordo al bel rifugio, dominato dalla Cima Canali che vedo finalmente per la prima volta
poi mi guardo intorno...
il Rifugio Pradidali non ha un enorme panorama, di quelli a giro d' orizzonte che capitano certe volte...
NON NE HA BISOGNO!
È letteralmente circondato da cime una piú spettacolare dell' altra, cose dell' altro mondo, è un delirio!
Sass Maor
Cima di Ball e Campanile Pradidali
Torre Pradidali
il vallone che sale verso l' Altipiano con la Cima Tomè tra il Passo Pradidali Alto e Passo Pradidali Basso
Cima Canali con, a sinistra, Cima Wilma
POSSONO BASTARE?
Mi ci vuole un momento per riprendermi, poi preparo le mie cose, saluto lo staff che oggi avrà un superlavoro per la chiusura, e mi metto in marcia...
... ma per dove? se nel versante agordino la segnaletica è carente/pietosa, qua è anche troppa!
Via, sentiero 709 in direzione Passo Pradidali Basso
Faccio i primi metri, mi giro a riguardare il rifugio, e capisco subito che oggi tempistiche e programmi sono destinati a farsi benedire...
Faccio un passo, e stop di nuovo
Mi giro, e guarda che bastionate
Ci riprovo, mi avvio verso il Lago Pradidali
e buonanotte, adesso son venute fuori anche Cima Pradidali, Cima Immink e Pala di San Martino
Dai forza, altrimenti a mezzogiorno non sei ancora su!
Mi metto d' impegno, e riesco a superare il lago
Visto che ho camminato troppo una sosta è d' obbligo
e mi trovo Cima Canali che si guarda allo specchio
mentre di fianco... la trilogia
Di nuovo in marcia, in un ambiente sempre piú pazzescamente lunare
con il Sass Maor che alle spalle si mostra finalmente nella sua imponenza
Senza fretta risalgo la conca
ma l' attrazione da dietro è troppo forte
Uno strappetto mi porta a superare il gradone roccioso
ed arrivo al bivio col sentiero 611 per Passo delle Lede ed il Bivacco Minazio
Bene, ciò che ho visto fino a questo momento era solo l' antipasto, una sorta di anticamera del paradiso, o del manicomio il bello deve ancora arrivare
Il sentiero punta dritto alla bastionata
tenendosi la Pala alle spalle
sale in questo ambiente che definire lunare è dire poco
e raggiunge un primo traverso attrezzato
Ok, per scrupolo hanno messo le tabelle di via ferrata e quant' altro, alla fine della fiera però il cavo serve quasi esclusivamente da corrimano, e solo in un paio di punti un pelo "fastidiosi" serve davvero
tant' è vero che io mi godo tranquillamente il panorama
Il tratto piú "impegnativo" è un breve saltino verticale attrezzato con staffe
che porta ad una serie di gradonate dove finiscono le attrezzature
Da qua per la prima volta vedo il magico Altipiano, il Deserto dei Tartari di Dino Buzzati
Ovvio che qua resto di nuovo imbambolato...
se non fosse per il freddo rimarrei qua per ore...
Bon, ricomincio a salire questo spettacolo di brullería: qua ovviamente i segni biancorossi sono molto ravvicinati perché se sale un filo di nebbia ciao, non capisci neanche dov' è l' alto e dov' è il basso
A dare un po' di varietà al tracciato ci pensa un breve tratto in cengia
mentre in lontananza, oltre l' Altipiano, fa capolino qualcuno di conosciuto
Ormai manca poco al passo, e mentre punto la cima della Fradusta spunta anche il Sole!
Fantastico, ci voleva, il giusto completamento di una giornata del genere
guardala che brulla bellezza che è lei
Ancora pochi passi
ed eccomi a Passo delle Lede!
Bene, se le Dolomiti sono la mia droga, io qua vado in overdose
Partiamo dal poker che va da Cima di Ball alla Pala di San Martino
per arrivare al magico Altipiano e oltre
chi era che vedevo spuntare?
Cimon della Pala e Vezzana
Valgrande, Focobón e Campído
La Regina
e in fondo pure le Tofane
Ciao, lasciatemi qua, non voglio piú venire via!!!!!!!!!
Perdo il conto di quanto tempo rimanga imbambolato, poi finalmente inizio a ripigliarmi e mi affaccio verso il Vallon delle Lede
SBADADAM
Ok mi siedo e tanti saluti, ci vediamo alla prossima
Non guardo neanche piú l' ora, non me ne frega piú niente, sono letteralmente perso... ecco in questo momento potrebbe esplodere il mondo che non farei una piega, sto bene qua
Do uno sguardo alla Fradusta alla mia sinistra, e lo sballo continua
Finalmente ho una parvenza di ritorno sul pianeta Terra, e comincio la discesa nel magico vallone, con il Sasso delle Lede che si aggiunge al tripudio
La prima parte della discesa richiede attenzione, è bella ripida e... instabile per dirla con un eufemismo, insomma il ravanage che piace a me
rende l' idea?
Breve ma intenso, infatti poco dopo il sentiero si calma e diventa una piacevole traccia sulle ghiaie ai piedi dei contrafforti meridionali della Fradusta
permettendo di godersi la vista sulle poderose Cima Wilma e Cima Canali
Sarò ripetitivo, ma la discesa in questo vallone è qualcosa di spettacolare, sovraumano, e devo dire che questa caratteristica sia proprio un "vizietto delle Pale", visto che anche in Val Strut l' anno scorso, e in Val di Focobon 2 anni fa, avevo provato lo stesso delirio...
STOP!
Ho camminato troppo
Mi imbambolo di nuovo guardando la maestà di Cima Canali e la cresta verso la testata del Vallone
Riprendo il cammino
e le nuvole fanno il loro ingresso nel vallone
facendo assumere a Cima Canali un aspetto quasi spettrale
Le bastarde iniziano ad infittirsi, vade retro!
Incontro dei rottami metallici
Appartengono ad un pattugliatore marittimo P-2V della Marina degli Stati Uniti, che il 19 luglio 1957 si schiantò sulla Fradusta durante un volo di trasferimento, uccidendo sul colpo gli 11 membri dell' equipaggio e sparpagliando i rottami per tutto il vallone.
L' animo mi si rattrista, e le nuvole sembrano capirlo aprendosi e chiudendosi
vanno ad avvolgere anche il Sasso delle Lede
mentre Cima Canali è circondata da un' aura di mistero
Incontro uno dei due motori dell' aereo
e quando mi giro Cima Canali e Cima Wilma sono quasi completamente coperte...
Riprendo a scendere, con davanti il Sass d' Ortiga, la Pala della Madonna e la Cima d' Oltro che continuano ad essere oppresse dalle nuvole
Poi di colpo, quasi all' improvviso, davanti comincia a liberarsi
mentre sono ormai in arrivo al Bivacco Minazio
Qua un momento di sosta (tanto per cambiare ) ci sta tutto, anche perché Sasso delle Lede e Cima Canali viste da qua sono davvero spettacolari
Dopo la sosta ci sta anche il raccoglimento: davanti al bivacco infatti sono stati raggruppati parecchi resti dell' aereo, ed è stata posta una targa a memoria del povero equipaggio
Mi rimetto in marcia, sempre sentiero 711 in direzione Pian delle Lede
Ormai sopra il vallone si è tutto ripulito, ma un nuvolone si è infilato tra il Sasso delle Lede e la Cima Canali... e se si espande e mi annebbia il sentiero attrezzato proprio sul piú bello?
E da questo dubbio nasce una cosa clamorosamente antiblitziana: mi rendo conto che il sentiero attrezzato / supersbudellamento, il "clou" del giro improvvisamente non mi interessa piú
Già, sono piú che soddisfatto di ciò che ho visto in queste ore, ho avuto un' overdose dolomitica, sto bene cosí, non mi serve altro: per dirla come Carlo Alberto di Savoia dopo la battaglia di Pastrengo, "Pour aujourd'hui il y en a assez": per oggi s' è fatto abbastanza.
Ho raggiunto la pace dei sensi, cosa voglio di piú?
Poi con lo spettacolo che ho davanti, chi me lo fa fare di sbudellarmi col rischio di non vedere niente? scusa guarda che roba!!!
Anche il Sass d' Ortiga e la Pala della Madonna si stanno liberando
Via, scendo a cuor leggero godendomi tutto il godibile, aiutato dal sentiero che pare fatto apposta
Alle mie spalle Sasso delle Lede e Cima Canali continuano la loro danza con le nuvole, ma ormai non è piú affar mio: o meglio, lo è ancora, perché riprendono gli imbambolamenti
Mmmm adesso il sentiero inizia a tirare, per la gioia delle ginocchia
Arrivo al bivio per il sentiero delle Sedole: ormai la decisione è presa, anche perché con l' andazzo della mattinata, potrò mica fare il serio proprio adesso?
Un momento di contemplazione verso Cima delle Sedole e Sasso delle Lede mi sembra comunque il minimo
dal lato opposto invece ho il canale che si infila tra Campanile di Fradusta, Cima dei Lastei e Pala dei Colombi
mentre davanti... Sass d' Ortiga, Pala della Madonna e Cima d' Oltro, ormai libere dalle nuvole, si lasciano ammirare in tutta la loro bellezza
guardalo come svetta
Via riparto, il sentiero continua ripido
per finire poi, con le ginocchia ormai stanche, su una placconata a tradimento che... forse era meglio se andavo a sbudellare!
Passata la placconata arriva un breve tratto di ghiaie
seguito da un ingresso tra i mughi
Ormai manca poco, ed il sentiero entra nel bosco
dove un gruppo di pecore pascola godendosi l' ombra
Da brava persona educata le saluto, e dopo aver superato il bivio per il Rifugio Treviso torno all' aperto
con la catena meridionale delle Pale che da spettacolo
In breve arrivo a Pian delle Lede
da dove seguo la strada della Val Canali fino a tornare alla macchina
Questo giro ci voleva davvero: dopo le due settimane pessime che ho avuto, questo è stato un toccasana...
È vero, sabato è stato un po' ics per il nebbione, ma domenica mi sono rifatto alla grande, con quell' overdose panoramica che mi ha portato addirittura a mandare in vacca il programma e vivere il giro all' insegna di un gaudente relax
Comunque, una cosa devo dire, le Pale sono sempre le Pale, non c' è niente da fare