sfidando un po' le previsioni meteo tutt'altro che rosee, lo scorso lunedì mio padre ed io abbiamo programmato la salita al piz lavarela... di per sè sarebbe un’escursione affrontabile tranquillamente in giornata, partendo da capanna alpina… oppure da san cassiano attraverso forcella de medesc… tuttavia il mio vecchio - e sua sorella che si è aggregata - sono un po’ a corto di gamba e fiato, perciò abbiamo deciso di spezzare l’itinerario in due giorni, salendo domenica da cortina per la val de fanes e pernottando a malga fanes grande…
poco oltre i "pantani", l'alpe di fanes fradicia per l'abbondante acquazzone abbattutosi sulla conca ampezzana nel primo pomeriggio
un timido sole si fa debolmente largo nel cielo ancora plumbeo
una pittoresca ed esile cascata precipita dalla parei de col bechei
le prime, grandi visioni verso i pizes de ciampestrin e le conturines
eccoci in vista della malga, in posizione idilliaca al cospetto del valon bianco e delle cime di furcia rossa…
alle spalle, il col bechei
il tempo di sistemare le nostre cose nella camerata sottotetto ed è già ora di cenare con un ottimo piatto di uova-speck-patate… in serata l’azzurro prende nettamente il sopravvento sulle nubi e il sole ci regala anche una pallida enrosadira…
nutrito lo spirito con gli ultimi sguardi a quest’alpe incantata, non resta che rintanarsi per un giro di grappe e qualche mano a carte, tirando il più tardi possibile con la consapevolezza che tanto si dormirà ben poco…
il mattino dopo sveglia presto, colazione veloce (ma con del vero caffè preparato con la moka, incredibile!) e ci mettiamo in cammino di buon’ora per evitare il più possibile l’eventualità di beccarsi qualche temporale…
eccoci allo ju dal’ega e al nostro crocevia… lasciamo la mulattiera e imbocchiamo il sentiero sulla destra che, dopo un primo tratto in falsopiano tra mughi e prati, si inoltra nell’ampio vallone del busc da stlu, racchiuso dalle possenti bastionate del piz dles conturines e del piz lavarela...
pizes de ciampestrin
man mano che ci allontaniamo dal fondovalle, alle nostre spalle spuntano le vette che fanno da corona alla conca ampezzana… tra queste, la prima è sempre lei, la croda rossa…
più si procede, più la mugheta lascia spazio a prati di un color verde smeraldo…
il mio sguardo è talmente rapito da ciò che ho di fronte, che quasi non mi accorgo di un camoscio che mi trotterella a pochi metri di distanza… quando riesco a prendere il telefono (la fotocamera me la sono dimenticata a casa anche questa volta ) si è ormai allontanato…
valicato il primo dei numerosi spalti rocciosi che caratterizzano il vallone, ci s’imbatte nel piccolo, fiabesco lé de conturines, incastonato tra alte pareti…
verrebbe quasi voglia di sdraiarsi un po’ a oziare sulle sue sponde, se la strada non fosse ancora lunga… proseguiamo pertanto lungo il sentiero, sempre ben segnato, che si dirige ora sotto la piza parom…
giunto sul lato destro del busc da stlu, il sentiero risale delle larghe cenge e laste inclinate…
l’ambiente è ora prettamente roccioso, selvaggio e solitario…
in vista dell’ampia sella tra piz conturines e piz lavarela
dalla sella si spalancano fantastici panorami sulla val badia, il sella, il sassolungo, il gran vernel e la marmolada…
la traccia, ora meno marcata ma sempre evidente, si biforca… a sud, il sentiero tru dolomieu prosegue verso la vetta del piz conturines, con anche un breve tratto attrezzato… a nord si sale invece a zig-zag in direzione del piz lavarela…
per poi proseguire lungo una bella cengia, non troppo esposta…
aggirato lo spigolo alla fine della cengia, è finalmente possibile vedere le due distinte punte che costituiscono la sommità del piz lavarela…
dalla forcella di cresta, a sinistra è già visibile la punta sud-ovest, leggermente più bassa…
di fronte, il maestoso ambiente dell’alpe di pices fanes con, in basso tra le nubi, forcella de medesc
alle nostre spalle, il piz conturines
per accedere alla vetta principale, quella nord-est, occorre percorrere ancora una breve cresta rocciosa…
eccoci arrivati! purtroppo, il grandioso scenario è parzialmente disturbato dalle nubi, che si sono fatte sempre più presenti con il trascorrere della mattinata…
il cielo si sta coprendo, purtroppo è già ora di scendere… non prima però di aver fatto una veloce capatina alla cima sud-ovest…
non ne bastava una, di croce?
scorci vertiginosi
per scendere abbiamo seguito lo stesso percorso di salita… un po’ per questo motivo, un po’ per non perdere tempo in ottica meteo, non ho fatto molte altre foto… ma qualcuna sì, come ad esempio un’altra veduta del lé de conturines, con panoramica su taburlo e valon bianco e, sullo sfondo, le dolomiti di sesto… al centro della foto, poco distinguibili, le tre cime di lavaredo…
abbandonato l’aspro ambiente del busc da stlu, si fa ritorno tra i bucolici prati del gran plan…
un ultimo sguardo al nostro vallone
il cielo è sempre più minaccioso e, infatti, non facciamo in tempo a rientrare all’utia de gran fanes prima di essere raggiunti da una finissima ma intensa pioggia… non resta che rintanarsi in malga per un buon piatto di kaiserschmarren… attendendo che spiova…
cosa che però tarda ad avvenire… non resta che indossare nuovamente la giacca, salutare il nostro “campo base” e avviarsi lungo la strada già percorsa il giorno prima…
smette di piovere proprio quando transitiamo nei pressi del ponte outo, perciò ne approfitto per scattare qualche foto allo spettacolare canyon scavato dal ru de fanes…
ancora qualche km e si è a pian de loa e al parcheggio del centro visitatori…
onestamente, lette le previsioni, avevamo ben poche speranze di riuscire a completare il giro prefissato… invece siamo stati fortunati e ci siamo potuti godere 24 ore intense in un ambiente favoloso…