Giusna ha scritto:Un buongiorno a tutti gli utenti del forum,
Mi sono iscritto da poco e non ho mai percorso una via ferrata, ma solo qualche sentiero non attrezzato.
Dalle mie parti (Friuli-Venezia-Giulia), che io sappia, non ci sono molte vie ferrate di livello facile. La più accessibile per i principianti dovrebbe essere quella sulla cima del Clap Varmost sulle Alpi Carniche.
Tuttavia, sono consapevole del rischio che si corre in montagna e vorrei minimizzarlo imparando tutte le tecniche e le nozioni necessarie, consapevole anche che sono nettamente meno rispetto a quelle che bisogna sapere per praticare attività più impegnative come l’arrampicata.
Vorrei sapere se vale la pena seguire un corso organizzato dal CAI per le vie ferrate o se è sufficiente fare qualche uscita in compagnia di una guida alpina o comunque di persone che praticano questa attività da anni.
Il corso che la mia sezione del CAI propone ha un prezzo contenuto (120 €) e si articola in una dozzina di lezioni teoriche e altrettante pratiche. E’ consultabile al seguente link
http://www.scuolalorenzofrisone.it/corsi/corso_eea.html Ho già letto altre discussioni sul forum riguardo i corsi (corsi sì – corsi no, corsi di arrampicata vs corsi di via ferrata, ecc.), ma si tratta di discussioni datate e che non prendono in considerazione quelli che sono i contenuti di questi corsi.
Mi piacerebbe sentire le vostre opinioni e le vostre esperienze, se avete seguito corsi analoghi e se vi sono stati utili.
Ciao
Ho fatto il corso ferrate con il CAI di Padova dopo averne percorse, penso, oltre 40.
Ne avevo fatte parecchie, anche difficili (Piazzetta, Mesules, Marangoni 1.0... e così via), sempre con persone esperte (o che si vantavano di essere esperte) di montagna, ma che spesso non sapevano insegnare. Non è che ci voglia chissà che scienza, sia chiaro, non si sta parlando dei bosoni vettori intermedi, ma ci sono dei fondamentali dai quali non si può prescindere, specialmente x la sicurezza, a mio avviso. Inoltre certe persone, seppur esperte, ad un certo punto non riescono più a passarti più nulla o ti portano in situazioni che al momento un principiante non sa gestire, e che potrebbero farlo impaurire, vanificando tutto il lavoro precedente. Per questo motivo ho quindi iniziato ad andare in solitaria, anche se volevo avere qualche nozione in più, di tecnica, di nodi ecc., oltre a quelle che avevo. Insomma avevo esperienza, ma volevo capire se stavo andando bene o no, prima di continuare.
Il corso, alla fine mi ha indicato che stavo andando bene, e mi ha arricchito di ulteriori nozioni e fatto conoscere gente nuova. Anche principianti che, lungo ferrate semplici, alla prima difficoltà, si sono bloccati.
Quindi il mio consiglio personale è, se sei all'inizio, di farlo 'sto corso, specialmente se è indirizzato alle ferrate. Prendi le misure dell'attività, vedi come va e decidi se ti piace o meno. Impari i fondamentali dei nodi, della progressione, la meteo (se c'è uno bravo qui scopri un sacco di cose che non sai, della meteo in montagna), ecc.. Fatti non secondari, sei in compagnia e coperto per quanto meno dal punto di vista assicurativo/legale, cosa che non hai con uno non 'abilitato' (in senso ampio) o un escursionista qualsiasi, fossero anche i più bravi del mondo (devi avere la tua assicurazione personale). Non succede, ma è meglio essere pronti, come dice sempre quello con le mutande di ghisa.
Consiglio di prendere il materiale, nei limiti che uno può permettersi, senza guardare il centesimo. In situazioni limite molto spesso il materiale fa la differenza, anche se non sempre è così (vedi richiami di kit del 2013).
Personalmente sconsiglio la guida alpina. Molte di loro, pur avendo le abilitazioni necessarie ed una elevatissima esperienza, non sono in grado di insegnare nè di gestire la presenza di altre persone, o sottovalutano il rischio pur di prendere la giornata. D'altronde è il loro lavoro, ma a volte vanno su non conoscendo bene i limiti di chi hanno dietro, specie in situazioni non ottimali (visto lungo le ferrate del Brenta).
Sono andato una sola volta con una guida, e non mi è piaciuto. Gente che ha fatto la sud della Marmolada in invernale, scalato qua e andata là, bla bla bla, ma che non sapeva gestire un gruppo di (troppe) persone lungo una ferrata di media difficoltà, costringendoli a passaggi tecnicamente perfetti (i loro), ma non alla portata di tutti, con una corda vecchia sicuramente di anni. Opinione ovviamente personale, basata sull'esperienza ma sicuramente non elevabile a valore statistico. Non tutte saranno così, ma tieni conto che più gente c'è (e più giri fanno) più guadagnano. E son ben più di 120 €.
In un corso CAI in genere il guadagno è limitato o quasi nullo, va spesso a coprire le spese vive, le ricognizioni e l'usura dei materiali, e altro. Nessuno diventa ricco, e tanti del CAI non lo fanno nemmeno di mestiere, ma solo x passione, pur avendo le abilitazioni necessarie. Sono doti sufficienti ? Non lo so, sicuramente ci sarà gente più brava e più esperta, ma per iniziare a fare le prime ferrate, secondo me, basta e avanza.
Buone ferrate !
Max Guderian