Sabato, tardo pomeriggio, chiamo quel magnagatti di koyaan
"sai sto tornando da Cortina, ho fatto un giretto tra Fiames Ra Ola e Posporcora, volevo verificare il tal sentiero che avevo letto..."
e lui "dizi ea verità, te si 'nda fare el Valon de Ra Ola al contrario?"
minkia che prevedibile che sono diventato
Effettivamente, volevo cercare il "Sentiero Due Alberi", un vecchio sentiero di guerra di cui ho letto su un libro, sentiero ovviamente non segnalato sul terreno né tantomeno sulle cartine, manco in puntinato nero... l' unica dove son riuscito a trovarne traccia è stata una scansione della carta IGM del 1929
Ma andiamo con ordine, sabato è l' ultimo giorno di ora solare, le previsioni danno bello cosí, dopo essermi svegliato con calma, parto per Cortina.
Lungo la strada è uno spettacolo: i boschi sembrano un acquerello, e Pelmo, Antelao, Sorapíss e Tofane si presentano già nella loro veste bianca
Arrivo al parcheggio di Ponte Felizón, mi preparo e mi metto in marcia lungo la strada della Val di Fanes con una temperatura...
subito vengo rapito da visioni colossali
ma la vera star del momento è l' autunno con i suoi colori
a Pian de Loa attraverso una prima volta il Ru de Fanes, e compare il Taburlo
arrivo a Ponte Òuto, dove si svolse una delle prime battaglie della zona nella Prima Guerra Mondiale, e mi compaiono davanti il Vallon Bianco
e gli Orti di Tofana col Valón de Ra Ola
col cavolo che salgo per quel budello!!! (seeeeh credici )
raggiungo il bivio di Lagušiei dove prendo il sentiero 401, che se percorso integralmente porterebbe a risalire tutta la Val Travenanzes
a Ponte dei Cadoris supero la forra del Ru Travenanzes
sono ancora intorpidito dal sonno e dal freddo, ma a darmi la sveglia con una sonora sberla ci pensa la Croda Rossa
mi rimetto in marcia
e arrivo a Po Ra Ola, dove la visione della Croda del Vallon Bianco si fa imponente
bon, dicevo che non mi sarei mai e poi mai impegolato su per il Valón de Ra Ola, e infatti è proprio dove vado ad infilarmi
inizialmente la salita è accompagnata dal Taburlo che, alle spalle, sembra voler chiudere il vallone
raggiungo le prime chiazze di neve, in fondo vedo la Forcella Ra Ola, dove sono sbucato ad agosto venendo dalla Cengia Paolina
nel frattempo mi guardo attorno, facendomi un' idea di dove potrebbe attaccare il fatidico sentiero che sto cercando... siccome però non sono abbastanza soddisfatto, decido di salire un altro po', tanto per farmi gli occhi (e le ginocchia )
Bon, ridiscendo il vallone fino a quello che secondo me potrebbe essere l' attacco del vecchio sentiero
è tutto completamente franato, salgo al ritmo di un passo e un' eresia, ma le visioni ripagano
a tratti mi convinco che non è il sentiero giusto, e che è il caso di scendere, ma vari resti mi indicano che se anche non ci sono proprio sopra, non sono però neanche tanto lontano... prima una piastra metallica, poi delle assi di legno che spuntano da terra, poi un pezzo metallico filettato, e per finire del fil di ferro che legava non so cosa...
Arrivo nei pressi di una forcelletta, e beh, direi che ne è valsa la pena di fare sto sbudellamento
dalla forcelletta vedo finalmente una traccia che va nel bosco: controllo incrociato con gps, mappa moderna e mappa antica (di cui mi ero salvato la scansione sul telefono) BINGO
inizio a seguirla tutto contento, peccato che dopo un po' finisca un un catafascio di alberi schiantati: altro che la traccia, non vedo neanche piú dove cavolo sto mettendo i piedi dal bordello che c'è
mi rompo letteralmente le balle, mando tutti afunkulo e visto che il sentiero principale è 100 metri piú in basso e dalla cartina non risultano salti, me ne vado giú dritto per il pendio fino ad incrociarlo, per arrivare poi dopo pochi minuti in località Posporcora
adesso passeggio tranquillamente sul sentiero 408, immerso nei colori dell' autunno
con il Taburlo sempre vigile, m'inkia che figo da qua
ultimo sguardo verso gli Orti
e arrivo a Forcella Posporcora
questa per me è una grande delusione: da un luogo di guerra pieno di postazioni mi aspettavo un posto aperto, panoramico, non una roba al chiuso del bosco...
Visto che il posto non vale piú di 3 secondi di sosta, mi rimetto subito in marcia discendendo la Val Fiorenza, sperando che di qua si possa vedere qualcosa
bhe, le speranze sono ben riposte: subito al primo tornante mi trovo davanti il Sorapíss nella sua veste piú bella
ditemi, è poco bello?
altra svolta, ed ecco le Pezories
e di fianco? il Col Rosà, ovvio
In pieno sole e coccolato da questi panorami, bhe non c'è situazione migliore per godersi uno spuntino
mi riposo una ventina di minuti, poi mi rimetto in marcia e in breve arrivo a Pian de Ra Spines, da dove prendo la strada per tornare a Ponte Felizon
per un attimo la strada si affianca al Boite
e in fondo compare Lui
accompagnato da questi colori percorro gli ultimi metri che mi separano dalla macchina