Volevo segnalare questo giro che, pur non presentando soverchie difficoltà, consente di fare esperienza sui diversi tipi di terreno che si possono incontrare durante un'escursione.
Volendone affrontare la parte più impegnativa, permette anche di "conquistarsi" una cima. Una soddisfazione che non guasta mai.
Inoltre in genere è relativamente poco frequentato, pur trovandosi in una zona spesso affollata come la Val di Fassa.
Ma andiamo per ordine...
Oggi mi sento un pò scazzato. Sarà per il meteo un poco uggioso, oppure perchè le vacanze stanno finendo, ma è come se fossi "scarico".
Non ho voglia di pianificare, di darmi una "meta", nè tantomeno di fare cose impegnative.
Voglio solo riposare la testa e pensare ai fatti miei, senza troppi assilli.
Quindi parto da Alba di Canazei sul sentiero Troi dei Ladins, diretto alla conca di Ciampac. Poi si vedrà.
Salgo senza fretta e gustandomi il piacevole sentiero e la strada forestale che si danno il cambio sotto il bosco che sovrasta Alba.
Arrivato su alla conca, constato con piacere di essere quasi solo.
Quindi proseguo su strada sterrata verso la Sella del Brunech e quasi subito incontro una madre con il piccolo. Questa vista mi riconcilia con il Mondo.
Arrivato al bivio per la Forcia Neigra, senza nemmeno pensarci prendo il sentiero a sinistra e mi dirigo verso la forcella su sentiero prima agevole e poi ripido.
Intanto, alla mia sinistra, il Collac fa bella mostra di se.
Mi piace il Collac. Qualche giorno fa l'ho attraversato tutto, salendo per la bella ferrata dei Finanzieri e scendendo per la normale, pure attrezzata. Ma questa è un'altra storia.
Dalla Forcia Neigra il sentiero prosegue in leggera discesa, tagliando il ripido pendio del versante nord del Sass Neigher.
Due brevi e facili tratti attrezzati consentono di superare alcune roccette fino a sbucare proprio sulla forcelletta fra la Torre Dantone e il Sass Neigher.
Da qui scendo ancora verso i pascoli di Ciamp de Mez ed entro nel regno incontrastato delle marmotte, che vi abitano numerose. Segnalano la mia intrusione con i loro caratteristici fischi, ma si lasciano anche fotografare, basta non pretendere di avvicinarsi troppo.
Giunto nel punto più basso, ho due alternative: proseguire verso il Passo San Nicolò o rientrare a Ciampac attraverso il sentiero attrezzato Pederiva.
Avviarmi verso il Pederiva è una scelta quasi automatica, quindi inizio a risalire il prato sotto alla Sass Bianch e inizio la bella traversata in costa sotto al Sass de Roces.
C'è qualche breve e non difficile tratto attrezzato, alternato a tratti di sentiero con modesta esposizione.
Arrivato alla forcella Roseal, mi acccorgo che c'è una traccia, non segnata, che si stacca dal Pederiva e, seguendo un canalino di terra e rocce, punta verso una cima soprastante.