QUANDO LA FOLLIA INCONTRA LA LEGGENDA - Parte II

Percorsi non attrezzati,su roccia od in ambiente Alpinistico.

QUANDO LA FOLLIA INCONTRA LA LEGGENDA - Parte II

Messaggioda Blitz » 30/08/2015, 22:51

CENGIA PAOLINA 10 agosto 2015

Ci eravamo lasciati al Rifugio Giussani alla fine del giro della Tofana di Rozes https://www.vieferrate.it/forum/viewtopic.php?f=2&t=1704
Al mattino il risveglio è traumatico per i miei compagni di camerata: la sveglia del mio telefono (UN GALLO :shock: ) si impalla e non vuole saperne di disattivarsi, dal letto vicino si sente TIRAJE ER COLLO!!!!! :aaaemo:
Fortunatamente riesco a togliere la batteria prima che accada l' irreparabile, e me la svigno fuori a guardare l' alba

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bon, passa l' alba, e io rientro a preparare lo zaino, poi ancora mezzo assonnato scendo a far colazione

bon saluto il gestore e il suo simpatico staff, e mi metto in marcia lungo il Majariè

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la Tofana di Rozes mi da il buongiorno

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riesco finalmente a vedee le Tre Dita da sotto, ieri erano mezze velate dalle nuvole

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ed arrivo ad un punto dove c' è una scritta coperta di vernicie grigia

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l' ignaro escursionista non deve andarsi ad infilare di là per sbaglio, non deve sapere cosa c' è... e per chi sa dove sta andando quel segno grigio è più che sufficiente: come quando ti intendi con una persona con uno semplice sguardo, senza bisogno di dire alcunché.

Quello è lo sguardo, il cenno, l' indicazione che da qua esco dal mondo della realtà: sono alle porte della leggenda

dopo i primi metri si iniziano già a trovare i vecchi segnavia, quelli li hanno lasciati, gli bastava eliminare quelli iniziali in modo da evitare accessi 'inopportuni"

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il Casale e il Castello mi danno il buongiorno

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e assieme a loro tutta la scogliera che parte dalle Cime di Fanes

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punto al nevaio di inizio

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con vista paurosa sulle pareti della Tofana di Rozes che precipitano in Val Travenanzes :?

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eccomi davanti al nevaio

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è duro, compatto, e sporchissimo: non è il caso di attraversarlo... visto invece il gran caldo e l' inverno avaro di neve, si apre una possibilità molto particolare: aggirarlo da dietro

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dentro fa impressione, cammini stretto tra la montagna e un muro di oltre 10 metri di neve :shock:

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eccomi all' uscita, ci siamo, Blitz incontra la Cengia Paolina, LA FOLLIA INCONTRA LA LEGGENDA

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L' emozione è qualcosa di grande, immenso, l' ho sognata per anni e adesso ci sto mettendo i piedi sopra :skiamo:

Lei eè generosa, subito mi ripaga con queste vedute su Lagazuoi e Fanes :lovemo:

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ma allo stesso tempo mi avverte di non prenderla alla leggera

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mi guardo intorno, annuso, ascolto...

adesso sono pronto a cominciare la mia avventura in questo mondo leggendario

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la cengia inizia comoda, l' esposizione c' è, ma essendo larga non ci fai caso piú di tanto, fino a quando raggiungi il primo tratto stretto (con i primi resti bellici)

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per passare si passa senza difficoltà, solo che qua l' esposizione si sente tutta e scivolare col piede... meglio non pensarci :?

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adesso riprende "tranquilla"

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o meglio, tranquilla per chi ha abitudine a certi percorsi, chi invece è abituato solo alle ferrate moderne iperatletiche ma assicurate tipo lineavita, meglio lasciar perdere...

mi si para davanti la mitica Nemesis (Punta Carugati per gli Alpini), che qua sembra la prua di una nave

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entro nel suo canalino

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guardo giù...

err... :?

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meglio guardare in alto e incontrare la "rassicurante" mole della Tofana di Rozes, che domina vigile

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la cengia torna tranquilla, e prosegue continuando a incontrare resti di baracche della guerra

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passo esattamente ai piedi della Nemesis, impressionante :shock:

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sembra di essere in elicottero sulla Val Travenanzes :lovemo:

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ecco, elicottero, vedi di non far caxxate eh... :o

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proseguo tra gli allarga e stringi

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incontrando anche il primo reticolato

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alle mie spalle la Rozes vigila sempre severa

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mentre io proseguo il mio aereo viaggio

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ecco adesso compare anche la Croda del Valón Bianco :lovemo:

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mi affaccio sul primo degli "scivoli" di Potofana

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il seguito del sentiero visto da qua fa paura, perché la cengia su cui corre diventa inclinatissima :?

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però è un balcone panoramico impareggiabile, guarda che roba, Val Travenanzes, Furcia Rossa e Valón Bianco :lovemo: :lovemo: 8-)

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poi ti giri e ti ritrovi nell' ambiente nudo e crudo della cengia

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passaggio un po' esposto con landro di ricovero

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dicevo, esposto :uhaemo:

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lo supero e mi riavvio

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bon, se quello era esposto, questo è pure stretto e da stare all' occhio ai corni :shock:

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uff, passo anche questo e mi godo la vista sulle pareti che incombono dritte sulla mia cengia

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arrivo anche al secondo nevaio, bhe dai, visto da lontano sembrava molto piú ripido, invece si aggira in basso comodamente

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riposo qualche minuto (scusate l' espressione da cesso, ma non riuscivo a pensare a duckface, lingue, yeah e altro :lol: )

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e mi godo queste grandiose quinte :lovemo: :lovemo: :lovemo:

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e l' imponente Nemesis, con l' ultimo tratto di cengia percorso

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bon, mi rimetto in marcia

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che spettacolo :lovemo:

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a un certo punto mi si para davanti la Graa de Traenanzes, un tempo percorribile (gli Alpini all' inizio erano riusciti a salire in Furcia Rossa prima che arrivassero gli austroungarici, per essere poi stupidamente richiamati giú dal generale Cantore, bella occasione sprecata...), adesso... auguri :shock: :?

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Valón Bianco, prima o poi toccherà anche a te :okkemo:

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il giro è lungo, ma mi spiegate come cavolo si fa a non imbambolarsi???? :shock: :shock: :lovemo: :lovemo:

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ultimi tratti di relax

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e adesso alza le chiappe che si inizia a ravanare! :uhaemo:

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visto che il percorso è BREVE ci voleva un bel canalino a spezzare la monotonia :mrgreen:

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canalino che poi va pure ad imbudellarsi! :shock:

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qualcuno soffre di vertigini? :uhaemo:

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e alla fine del canalino arriva la sorpresa, un enorme catino dove una volta c' era un ghiacciaio :shock:

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ai piedi di questi torrioni

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il catino, inutile dirlo, è un balcone panoramico di prim' ordine 8-)

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io ne approfitto e me la godo riposandomi, per poi ripartire in discesa, perfetto per rilassare un po' le gambe

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OOOOOOOOOOOO avevo detto rilassare le gambe, non sbudellare le rotule!!!! :shock: :arremo:

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finalmente riprendo la cengia

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tiro il fiato e guardo, alle mie spalle, il canalone per il quale scende una delle due "vie di fuga" (ovvero l' ennesimo sentiero militare della zona)

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passo davanti agli ennesimi resti di baracche

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e poi raggiungo un altro passaggio "strettino" :okkemo:

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giro l' angolo e SBADADAM! salta fuori la Croda Rossa :lovemo:

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mentre il Valón Bianco da il meglio di se :lovemo:

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sbava e risbava, se non sto attento faccio sbadadam anch' io incastrandomi col filo spinato :lol:

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arrivo davanti all' ennesima conca ghiaiosa

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ma prima di attraversarla bisogna prendere quota :roll:

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comincio a traversarlo

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ed è incredibilmente piacevole, c'è addirittura anche un po' d' erba

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sembra quasi un sentierino da famigliole 8-) (si, peccato per quello che c' è prima e quello che viene dopo :uhaemo: )

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scusate se sono ripetitivo ma non posso fare a meno :lovemo:

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bon, già finito il sentiero da famigliole

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si torna sulle pietraie

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aggiro le ultime propaggini del Formenton, e mi compaiono, al di là di un budello, gli Orte de Tofana

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in fondo ecco la Forcella de Ra Ola, dove praticamente il sentiero termina

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quando mi volto mi appare la bassa Val di Fanes :lovemo:

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non faccio a tempo a godere della veduta, che mi accorgo che più avanti è tutto franato

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cioè, caxxo, ti fai un giro della madonna, in un posto da leggenda, sei alla fine, per aria con la testa, e no che ti trovi sto sbudellamento finale :sbaemo:

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in linea generale devi puntare là

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si, peccato che in mezzo ci sia sto bordello qua :shock:

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in qualche modo (meglio che non vi dica come) tra un porco e l' altro riesco a superare sto casino

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e mi fermo a guardare questo villaggio scavato nella roccia

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salgo alla forcella

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mi affaccio, e credo di avere le allucinazioni :shock: :shock: :shock: :lovemo: :lovemo: :lovemo:

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torno sul sentiero, scavalco e prendo questa cengetta

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arrivo al bivio col sentiero 407 che da Fiames sale a Ra Vales: È FINITA 8-)

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ma c' è ancora da salire :roll: e la tensione rimane presente

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anche qua, come in tutto il gruppo, è tutto un susseguirsi di postazioni, sentieri, reticolati...

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scavalco, affacciandomi sulla conca di Ra Vàles

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con Sorapíss e Antelao che mi danno il benvenuto :lovemo:

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due passi rilassanti

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e arrivo ai rideri del Ricovero Franceschini-Domini

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adesso si posso allentare la tensione e lasciarmi andare, anche perché mi trovo improvvisamente in mezzo alla gente, sembra un flash: una famiglia italiana in discesa verso Fiames e un gruppo di ragazzi tedeschi in salita verso il Formenton.

Arrivo, lancio letteralmente lo zaino, mi siedo e mi compare un sorriso a 32 denti :D

uno dei tedeschi notando la mia espressione "stravolto ma felice" ed avendomi visto apparire da in mezzo alle crode mentre risaliva il canalone, intuise che ho fatto qualcosa di "strano", mi chiede, e quando gli nomino LEI, sento un PORCAXXXXX venire dalla famiglia italiana 8-)

Mi godo il meritato riposo, resto seduto non so quanto anche perché il catafalco comincia a farmi male al retroginocchio, mi fumo una sigaretta gustandola fino in fondo...

Lascio che gli altri partano, ciascuno per la propria destinazione, io resto la a ripensare a cosa ho appena fatto... cosa ho visto, cosa ho provato... qualcosa di immenso, difficile da descrivere, anche perché già per farlo ce ne vuole, in solitaria poi... :botemo:

mi riavvio lungo il sentiero 407, non è LEI, ma sempre di cengia si tratta :okkemo:

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ed ecco il tocco che mancava: due camosci che pascolano tranquilli :rosemo:

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nel frattempo si presenta anche il Cristallo :lovemo:

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cammino sotto le pareti del Formenton

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e arrivo al bivio per la ferrata che porta alla Tofana di Dentro

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dove tiro dritto per la mia strada

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Ra Vales, che razza di conca, assurda, spettacolare

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arrivo alla targa che ricorda l' anno di costruzione del sentiero, da parte degli Alpini, e l' anno di ripristino, da parte dell' ANA

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è il segno che ormai sono alla fine

e infatti giungo in vista della stazione della funivia, che sta facendo l' ultima corsa, per la quale sono ovviamente fuori tempo ma che non era comunque prevista: pensavo infatti di fare un' ultima chicca, ma il catafalco mi fa un male della madonna e mi ha rallentato troppo :piaemo:

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prendo cosí la mulattiera militare che attraversa la testata della valle

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mi dirigo verso Forcella Ra Vales, che separa le Ra Zestes dal resto delle Tofane

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e inizio a scendere lungo il ripidissimo ghiaione che d' inverno diventa la spettacolare pista FORCELLA ROSSA, una delle tante leggende delle Tofane

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godendomi Croda da Lago e Pelmo prima

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e Sorapíss e Antelao poi

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poi la sorpresa, mi trovo in mezzo alla pista un branco di camosci :lovemo:

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che però non sembrano gradire molto la mia intrusione...

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li saluto, ed entro nel bosco che porta a Pié Tofana

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Adesso è davvero finita. Sono stravolto ma allo stesso tempo euforico. Non è un giro normale, non è un giro per tutti, per via dell' isolamento, della (VOLUTA, per fortuna) non manutenzione del sentiero, e per via dell' ambiente spettacolare e che allo stesso tempo mette soggezione, e non da ultimo per l' aura mistica che circonda questo percorso.

Ho incontrato la leggenda, ero convinto di averla attraversata, ed esserne uscito, invece è stata LEI ad entrare in me, senza più uscirne.
Ultima modifica di Blitz il 19/10/2017, 19:58, modificato 1 volta in totale.
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Re: QUANDO LA FOLLIA INCONTRA LA LEGGENDA - Parte II

Messaggioda alfasierra » 30/08/2015, 23:26

Grandioso giro, da favola, da sogno . . . ma con gli occhi bene aperti e le antenne alzate . . . raccontato come sempre con grande maestria e fascino. Grazie per questi fantastici report.
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Re: QUANDO LA FOLLIA INCONTRA LA LEGGENDA - Parte II

Messaggioda Sergio69 » 31/08/2015, 8:31

Giro mitico, fatto in solitaria come al solito.
Complimenti. Ti invidio moltissimo!
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Re: QUANDO LA FOLLIA INCONTRA LA LEGGENDA - Parte II

Messaggioda Blitz » 31/08/2015, 11:41

altroche antenne, avevo le parabole della NASA :shock:
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Re: QUANDO LA FOLLIA INCONTRA LA LEGGENDA - Parte II

Messaggioda muress » 03/09/2015, 15:19

Blitz ha scritto:altroche antenne, avevo le parabole della NASA :shock:


Che tu sia maledetto. Se slittavi tutto di un giorno, ci beccavamo al Giussani. Io ero li lunedì sera.
Bravo. Altro gran giro.
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Re: QUANDO LA FOLLIA INCONTRA LA LEGGENDA - Parte II

Messaggioda Blitz » 03/09/2015, 18:33

orcavacca maddai... che giro hai fatto?
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Re: QUANDO LA FOLLIA INCONTRA LA LEGGENDA - Parte II

Messaggioda muress » 03/09/2015, 21:25

Duca d'Aosta, Ra Bujela (lascia perdere), Pomedes, sentiero Olivieri al Dos de Tofana, Punta Anna da est, discesa attrezzata al Giussani. Poi qui ho dormito e il giorno successivo salita per ghiaione a Punta Anna e ferrata Aglio fino in cima alla Tofana di Mezzo. Tutto molto bello....a parte la Ra Bujela
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Re: QUANDO LA FOLLIA INCONTRA LA LEGGENDA - Parte II

Messaggioda Blitz » 03/09/2015, 23:14

Boia, hai fatto un itinerario strambo ma stupendo, a parte

muress ha scritto:Tutto molto bello....a parte la Ra Bujela
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Re: QUANDO LA FOLLIA INCONTRA LA LEGGENDA - Parte II

Messaggioda tofanina30 » 08/09/2015, 14:41

Ciao!!!!chissà se vi ricordate di me!!!Forse alcuni di voi si. Sono stata in silenzio per un po' a causa di un bruttissimo incidente sciistico di un paio di anni fa e 4 operazioni al ginocchio...ma vi ho sempre seguito in questo periodo......!
Ho quindi pensato: quale migliore occasione per rientrare a tutti gli effetti nel forum se non questa...la mitica, unica Paolina!!!!
Il mio sogno da anni che verosimilmente non potrò realizzare, ma non si sa mai!.....
Complimenti hai fatto una cosa grande, davvero incredibile!!!!! che belloooo!!!!!
L'estate 2014 mi informai con una guida di cortina per capire la situazione, ma con tutta le neve dell'inverno mi disse che insomma..non era l'anno giusto per la Paolina...poi mi spiegò che dall'elicottero aveva notato molte frane (quelle che hai incontrato tu probabilmente) . Questa invece di estate sono io ad essere stata fuori forma quindi nada...
Ma sono stra felice che sia stata fatta in questo forum e finalmente abbiamo un reportage fotografico di tutto rispetto di questa "misteriosa" cengia!

Mi aggiungo quindi al coro di ovazione e lancio una "sfida"...nelle mie numerose ricerche (teoriche) ho letto di una leggendaria cengia "Superpaolina" che corre sopra la Paolina.Probabilmente si tratta di una leggenda metropolitana, o forse per un periodo è stata "reale" , ma sembra che una frana molto importante sulla Tofana di qualche anno fa la abbia distrutta.....non sono riuscita a trovare molto in rete, anche se qualcuno che sostiene di averla fatta in qualche momento del passato esiste. Magari è una sfida per la prossima stagione!!!!un caro saluto a tutti e soprattutto a Fedipos!!!! (PS seguendo un tuo consiglio sono andata da Repetto a prendere le longe da ferrata di climbing technology)
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Re: QUANDO LA FOLLIA INCONTRA LA LEGGENDA - Parte II

Messaggioda fudos » 08/09/2015, 16:58

e viva la tofanina, che si fa viva!
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