CHIUDERE I CONTI: Rif. Tita Barba e Cas. Cavalèt 21-22/08/15

Percorsi non attrezzati con difficoltà tecniche contenute.

CHIUDERE I CONTI: Rif. Tita Barba e Cas. Cavalèt 21-22/08/15

Messaggioda Blitz » 03/09/2015, 23:52

Dopo la maxi ravanata nelle Dolomiti di Sesto il tempo si è fermato: non il tempo dell' orologio o del calendario, ma il tempo meteo: sabato pioggia, domenica pioggia, lunedí pioggia, e avanti cosí... :arremo:

Poi pare aprirsi una finestra: venerdí pioggia nelle ore centrali poi miglioramento, e sabato bello il mattino, poi variabile: non posso farmi scappare gli ultimi 2 giorni utili della vacanza, e visto che non c' è due senza tre, "accendo" il terzo dei giri in sospeso da 2 anni (addirittura l' anno scorso non fidandomi del meteo l' avevo abortito scendendo anticipatamente per un sentiero che avevo programmato come via di fuga per questi casi): un giro per pascoli, forcelle e ghiaioni nel lato bellunese delle Dolomiti d' Oltrepiave.

Cosí dopo un giovedí di bagordi, venerdí con calma mi sveglio, pranzo, mi ributto in pennichella :zzzemo: e a metà pomeriggio mi faccio portare al parcheggio de La Faghèra, sopra la rinata spiaggia di Miralago del Lago di Centro Cadore, dove adesso c' è anche un circolo nautico con corsi di kayak, sup e vela.

Parto cosí lungo il sentiero 350, direzione Rifugio Tita Barba

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il sentiero inizialmente segue una ripida sterrata nel bosco, dove i mojiti della sera prima si fanno sentire :?

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che poi abbandona diventando anche piú clemente

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cammina cammina, arrivo alla prima graziosa baita

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il sentiero adesso si fa più aperto, e sembra volersi aprire anche il cielo

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e arrivo ai pascoli di Vedòrcia, uno splendido altopiano costellato di baite degne di un film :lovemo:

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ancora qualche minuto di passeggio e arrivo al graziosissimo Rifugio Tita Barba, dove avevo dormito anche l' anno scorso e della cui accoglienza conservo un bellissimo ricordo

(foto presa la mattina)
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le nuvole vanno e vengono, rovinando il panorama sugli Spalti di Toro, cosí mi consolo abbandonandomi a tanti vinelli con una coppia di ragazzi di Treviso che ogni anno fanno una vacanza qua in rifugio, e ad un' abbuffata che dire galattica è dire poco:
penne gorgonzola e speck di primo, e salsiccia (enorme) polenta (con la crosticina croccante) e formaggio alla pisatra di secondo :lovemo:
il tutto seguito ovviamente dai vari grappini d' ordinanza 8-)

Vado a dormire contento, sia per i grappini :mrgreen: sia perché, seppure in ritardo, il cielo si è aperto: sono fiducioso per la mattina.

Suona la sveglia, metto il naso fuori, è limpido... mi avvio verso il belvedere a 5 minuti dal rifugio...

Le mie speranze e la mia attesa vengono premiate da un' enrosadira semplicemente atomica: Civetta, Pelmo, Antelao e Marmaròle sono arrossati, sotto di loro un mare di nuvole :lovemo: :lovemo: :lovemo:

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quadretto di famiglia 8-)

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carico come una molla vado a fare colazione, faccio provviste per il pranzo, e mi metto in marcia lungo il sentiero 350

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che si avvia nel bosco con bella vista sui sempre spettacolari Spalti di Toro :lovemo:

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arrivo a Campo Scorz, dove prendo il sentiero 355 verso Forcella Pian dei Laris e la Valle Anfèla

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il bosco inizia a diradarsi

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fino ad aprirsi su questo pascolo

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dietro è cosí

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con le nuvole che fanno il girotondo sulle Marmaròle

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il fondovalle è completamente coperto, mentre le mucche di Casera Vedòrcia si godono il sole 8-)

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quando esco dal bosco, mi trovo davanti il primo ravanamento della giornata, e di una lunga serie :uhaemo:

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quasi piacevole direi :okkemo:

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arrivo all' ampia Forcella Pian dei Laris, con bella vista su Cima Spe

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sono veramente incuriosito di cosa mi troverò davanti: l' anno scorso il panorama da questa forcella era... grigio uniforme...

mentre questa volta... BOIA CHEFFIGATA STA CRESTA! :lovemo: :lovemo: :lovemo:

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tutto euforico mi avvio giú dalla forcella :naaemo:

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e arrivo al bivio di Pian dei Làris

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l' anno scorso qua avevo ripiegato verso un rientro anticipato per la Valle Anfèla, questa volta invece il meteo c'è, quindi via per il sentiero 372: direzione Casera Cavalèt 8-)

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il sentiero se ne va tranquillo in costa, io passeggio beatamente e mi godo il panorama

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questo posto è un paradiso :lovemo: :lovemo: :lovemo:

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è un vero peccato che pochi lo conoscano...

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uno sguardo indietro

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e proseguo nel mio relax

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piú che relax direi imbambolamento perché ogni 2 minuti mi fermo :lol:

tra una sosta e una sosta (!) arrivo in vista di Cima dei Làris e di un bizzarro gendarme biforcuto :shock:

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arrivo a passargli sotto

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e mi accorgo che dietro ha anche la torretta di guardia!!! :shock:

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assurdo questo posto :lovemo: :lovemo: :lovemo:

aggirata la testata della valle, si comincia a fare sul serio: il sentiero si inselvatichisce ed inizia a salire

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guardo il sentiero appena percorso

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e via su a ravanare! 8-)

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arrivo cosí a Forcella per Vedòrcia

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da una parte la testata di Valle Anfèla

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dall' altra la conca dei Cavalèt

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inizio a scendere, prima tranquillamente di fronte al Monte Pera

poi piú decisamente, lungo il bellissimo vallone pascolivo

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sei la che scendi in questo pascolo con la testa tra le nuvole, e di colpo SBADADAM! :shock:

ti trovi davanti le assurde strutture delle Porte di Gea :lovemo:

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bellissima questa conca :lovemo:

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giù in fondo c'è anche un bel ruscello

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arrivo a Casera Cavalèt, non più monticata e trasformata in parte in casone di caccia, in parte in bivacco escursionistico

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decido di riposare qualche minuto qua, il posto merita davvero, varrebbe la pena organizzarci un giro con dormita...

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no scusa fermi tutti, ma queste? :shock:

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ah ecco sono le dirimpettaie di queste :lol:

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bon, è tempo di rimettersi in marcia: mi avvio cosí sul sentiero 365 verso Albergo de la Grava

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passo sotto a questo bel torrione

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e sullo sfondo compaiono le propaggini del gruppo del Bosconero

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il sentiero adesso entra nei mughi

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e un tratto in aggiramento regala questa visione "a volo d' angelo" sulla valle del Piave, quasi 2 km più in basso 8-)

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mentre i colossi dell' Oltrepiave Friulano non vogliono saperne di farsi vedere e si nascondono dietro le nuvole :evil:

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azz adesso si sta chiudendo tutto :?

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vabbé incrociamo le dita perché ormai siamo in ballo, quindi balliamo!

oh ecco un bel ghiaione non poteva certo mancare ai miei panorami :uhaemo:

sento dei fischi familiari, ed ecco materializzarsi i miei portafortuna :lovemo: :lovemo: :lovemo: quando li incontro il giro va sicuramente bene: sono sicuro che non pioverà 8-)

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il sentiero adesso si cala nel vallone ai piedi del ghiaione che scende dal Monte Pera

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e prosegue in picchiata

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per poi risalire alla mugosa Forcella Per Caralte

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e scendere in un bellissimo pascolo

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dove però la traccia si perde nell' erba alta e in un paio di punti ripidi e scivolosi fa tribolare... passare ogni tanto a dare na sistemata no eh? :evil:

tant' è... arrivo ad Albergo della Grava dove mi fermo a riposare prima dell' ultima fatica

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riposo, mangio una barretta, ne fumo una e mi rimetto in marcia: sentiero 351, destinazione Passo di Roda e Sottocastello

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il sentiero inizia salendo a fianco di un bel canale

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poi se ne allontana salendo per ripidi prati

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per finire a infilarsi tra i mughi, che a quest' ora buttano su la loro bella dose di umidità :?

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fortunatamente terminano presto, e il sentiero si lancia verso la parte più selvaggia della traversata :lovemo:

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costeggiando i fianchi delle Pale de l' Aio

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davanti appare la prima nebulosa visione del Picco di Roda...

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entro nel vivo, un bel sentiero per coste ghiaiose di quelli che piacciono a me 8-)

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spettacolo :lovemo: :lovemo:

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e poi di colpo TAAAC, ti ritrovi catapultato nel verde, come se avessi cambiato dimensione :shock:

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misteri delle Dolomiti :lol:

arrivo cosí al Passo di Roda

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no tranquilli non devo andar giú di qua :tieemo:

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in teoria volevo salire alla cima del Picco, ma il sentiero è tutto nei mughi, e per vedere nuvole e basta... anche no...

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mi rimetto in marcia

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passando di fianco a questo gendarme che segna l' inizio della breve discesa

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si perché si scende solo per un brevissimo tratto nel versante di Valle Anfèla, per poi imbucarsi tra i mughi

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e risalire fino a questa panoramica forcelletta

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con bella vista sul Lago di Centro Cadore ed i paesi di Calalzo e Domegge

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probabilmente qualcuno di voi si starà chiedendo come mai non abbia ancora ravanato un ghiaione infame DOCG...

bhe eccolo accontentato :uhaemo:

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un bel ghiaione tutto franato da ravanarsi per bene in discesa 8-)

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il primo tratto è da starci parecchio attenti, mentre nel secondo, vai di gusto! :D

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unica cosa da stare molto attenti: occhio a non superare l' uscita che è a destra, altrimenti poi bisogna tornare su, auguri :uhaemo:

davanti intanto si sta riaprendo, ancora una volta i camosci mi hanno portato bene :rosemo:

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bon eccomi all' uscita

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che mi porta a un malefico budellino da salire :botemo:

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per carità, non è frananto, ma caxxo se è ripido! e a fine giro si fa sentire, soprattutto col tutore che rogna dietro alla gamba!!!

tengo duro, e arrivo a questo gendarme che segna la fine della salita

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sembrano quasi fatti apposta, un gendarme per ogni valico che contorna il Picco.

arrivo in forcelletta, dove finalmente vedo il panorama riaprirsi

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mi volto a guardare il ghiaione disceso pochi minuti fa

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e mi metto in marcia verso il Col Pelós

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e raggiungendo un cimotto dove finalmente mi fermo a mangiare il mio panino e a riposare le gambe: da qua sarà tutta discesa! :naaemo:

dopo essermi adeguatamente riposato, dopotutto sono in vacanza e nessuno mi corre dietro, mi rimetto in marcia lungo una costa baranciosa dal nome estremamente rassicurante: COSTA PRECIPIZIO :uhaemo:

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dopodiché il sentiero si infila nel bosco

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e, alternandosi con altri ripidi tratti tra i mughi, mi porta alla Piazzoletta, dove arriva anche il sentiero della Valle Anfèla che avevo disceso l' anno scorso

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dopo un breve tratto lungo la jeeppabile

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il sentiero si reinfila nel bosco per l' ultima volta

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arrivando alle belle baite di Pianezza

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ultimi minuti e arrivo alla Diga di Sottocastello, dove verranno a recuperarmi

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qua termina il mio giro, qua chiudo i conti con un bellissimo percorso che erano 2 anni che volevo fare e che l' anno scorso avevo abortito per meteo e, sostanzialmente, termina anche la mia vacanza.

Quindi, let' s celebrate tonight :naaemo: :naaemo: :naaemo:
Ultima modifica di Blitz il 19/10/2017, 20:09, modificato 1 volta in totale.
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Re: CHIUDERE I CONTI: Rif. Tita Barba e Cas. Cavalèt 21-22/0

Messaggioda alfpaip » 04/09/2015, 7:02

Se c'è una cosa che invidio al blitz, è la costanza nel puntare la sveglia all'alba per l'enrosadira... Io non ce la faccio proprio...
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Re: CHIUDERE I CONTI: Rif. Tita Barba e Cas. Cavalèt 21-22/0

Messaggioda Blitz » 04/09/2015, 21:19

devo ringraziare le tante vacanze a Ibiza e Miami, quando dormivo quando potevo imparando a gestire il sonno mandando a cagare cicli circadiani & co...
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Re: CHIUDERE I CONTI: Rif. Tita Barba e Cas. Cavalèt 21-22/0

Messaggioda gianverd » 05/09/2015, 12:00

alfpaip ha scritto:Se c'è una cosa che invidio al blitz, è la costanza nel puntare la sveglia all'alba per l'enrosadira... Io non ce la faccio proprio...

:D
Io la capacità di fare queste foto così rappresentative delle splendide dolomiti. ( reflex?)
P.s. Blitz, il cursore del mio browser ( quello che scende a fine pagina) mi ha detto di mandarti a cagare per il lavoro che gli fai fare :lol: . Bastano poche foto per descrivere una gita :vekemo:
saluti
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Re: CHIUDERE I CONTI: Rif. Tita Barba e Cas. Cavalèt 21-22/0

Messaggioda Blitz » 05/09/2015, 15:28

No, compattina!
Cmq poche foto bastano per descrivere una gita, o per fare una relazione, non per descrivere emozioni: è questa la differenza tra un mio report e una relazione
Blitz
 
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Re: CHIUDERE I CONTI: Rif. Tita Barba e Cas. Cavalèt 21-22/0

Messaggioda kala » 05/09/2015, 16:27

Bella, Blitz :)
Di giri se ne possono fare un sacco lì.
Alla Cavalèt io son passato per esempio venendo dalla Laghèt de Sora e traversando a Forc. Spe (adesso alla Cavalèt c'è un locale per bivacco? in condizioni decenti? quando passai io c'era solo un basto locale spoglio e sporco, il resto era privato e chiuso).
Al Picco di Roda ho fatto in salita la tua discesa, chiudendo poi la discesa a Caralte (pensa che una volta il sentiero passava in ultimo sul lato della Val Anfela, non per quel ghiaione che ho fatto anch'io; per scendere all'Albergo della Grava c'è un sentiero diretto (forse non più ben segnato?) e quello che hai fatto tu, e pure io; forse c'è una traccia che insiste ulteriormente verso la Cavalèt, ora non ricordo).
L'ultima volta che siamo stati lassù ci siam massacrati risalendo interamente la Val Anfela, salendo Cima Spe e scendendo per il Tita Barpa, luogo veramente idilliaco.
C'è da dire che sono tra i giri più lunghi che ho fatto, sopra i 1800 di dislivello e con sviluppo notevole, la Cavalèt è un sogno anche per questo. :lovemo:
kala
 
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Re: CHIUDERE I CONTI: Rif. Tita Barba e Cas. Cavalèt 21-22/0

Messaggioda Blitz » 05/09/2015, 16:53

Non posso che confermare, cmq l' ala bivacco della Cavalet è carina: 2 tavolati, stufa... e tenuta pulita
Blitz
 
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Re: CHIUDERE I CONTI: Rif. Tita Barba e Cas. Cavalèt 21-22/0

Messaggioda falkux » 07/09/2015, 16:01

Blitz ha scritto:No, compattina!
Cmq poche foto bastano per descrivere una gita, o per fare una relazione, non per descrivere emozioni: è questa la differenza tra un mio report e una relazione

Grande Blitz!
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