Volevo segnalare questa via normale, breve, facile e divertente, ottima per una giornata con meteo incerto (come oggi).
Siamo a Passo Pordoi, una zona più che affollata.
Ma qua, chissà perchè, tutti volgono lo sguardo versole pareti del Sass Pordoi, senza accorgersi che, dalla parte opposta, c'è un "sassetto" che presenta una bella parete rocciosa e che risponde al nome di Sass Beccè.
Nemmeno su internet si trovano molte informazioni su questo monte, salvo una datata relazione su vienormali.it.
La cima ovest (quota 2520m) è raggiungibile da passo Pordoi (2239m) tramite sentiero non segnato e qualche breve passo di arrampicata.
Quindi, per salire questa facile e divertente via normale di poco meno di 300m di dislivello, basta lasciarsi alle spalle la folla vociante diretta alla funivia e attraversare il piazzale del parcheggio in direzione di una pista per mountain bike.
A sinista della pista si stacca una traccia non segnata che risale a uno spiazzo. Qua la traccia si divide e occorre seguire quella che sale sulla sinistra, al momento indicata con un palo colorato.
Si inizia a salire a zig zag lungo il versante nord del monte sempre su buona traccia, stretta e leggermente esposta (vietato scivolare), ma non difficile, fino a una forcella.
Qua la salita si fa un pò più "pepata": la traccia diviene un pò meno evidente (ometti) e un pochino più esposta.
Infine si traversa sotto la cima giungendo al punto chiave: un paio di brevi passaggi di I grado su esposta cresta. Sono solo un paio di passi e si arriva sulla esile vetta con ometto e libro di vetta in contenitore scintillante.
Notevole il panorama e completa la solitudine. Su tutto il versante ci sono solo io e l'ultima salita registrata sul libro di vetta risale a una settimana prima.
La discesa avviene per la stessa via della salita, facendo attenzione ai passaggi in cresta in discesa dalla cima.
Visto il dislivello esiguo e la bassa difficoltà, salita e discesa non portano via molto tempo e si possono fare senza troppi patemi anche con meteo incerto, regalando comunque all'escursionista la soddisfazione della "conquista" di una cima.
Motivo in più per salirla: il Dokko ha firmato il libro di vetta. Chi sarà il primo forumista di vieferrate ad andare a caccia del Dokkodo in Dolomiti e a postare una foto della firma ?
Qualche foto della salita:
...e anche un bello strapiombo...