Andreas De Ruijter - Inventore di piccole cose grandi
12/04/90 - 16/07/2013
Talvolta accadono cose che non si riuscirebbe nemmeno a pensarle possibili. I giochi del destino, se a questo ci si possa in qualche modo riferire, sono imprevedibili. Come la trama di un film...
Inizio giugno. Saliamo in Alpago per una due giorni. Il proposito è di passare la notte al bivacco Toffolon a circa 2000 metri ed il giorno seguente traversare lungo l'Alta Via 7 dalla forcella Antander sino a forcella Grava Piana. Tratto impegnativo quanto spettacolare, faticoso, ma... non è questa la storia.
al bivacco Toffolon
Il bivacco Toffolon e dietro la cima dell'Antander
Il bivacco è situato in un posto immenso, stupendo, panoramico. Tra due cime vicine e proiettato sull'Alpago ed il lago di S.Croce. Siamo preoccupati per il meteo e contiamo quanto meno nella finestra per salire al bivacco ed almeno la mattinata seguente sulla cresta.
L'anno prima siamo passati per il bivacco durante un altro tratto dell'AV7 e verificatone l'agibilità.
In tale occasione notammo a fianco dell'entrata una silouhette disegnata in memoria di un certo Andreas.
Andreas De Ruijter è (in quanto di lui rimane vivissima la presenza) un ragazzo belga che qualche anno fa era in italia (Padova) con Erasmus.
Per chi volesse saperne di più: http://www.andreasderuijter.wordpress.com
Spinto dalla sua innata voglia di conoscere ed amore per l'ambiente si è spinto sull'alta via 7 in Alpago e da solo, dopo un pernotto al bivacco Toffolon ha traversato dallo stesso fino al rif. Semenza. Per chi non conoscesse l'ambiente vi assicuro che trattasi di una lunga, faticosa ed impegnativa traversata in ambiente isolato e spettacolare.
Non è casuale quindi che la sua testimonianza 'dolomitica' sia stata lasciata in Alpago piuttosto che in qualsiasi altra zona, magari più blasonata ma non altrettanto... selvaggia.
Qualche tempo dopo purtroppo, all'università di Gand Andreas rimane vittima di un incidente tanto banale quanto tragico.
Per ricordarlo poco tempo dopo alcuni amici di Andreas salgono al Toffolon e lasciano una foto del suo passaggio e dove Andreas posava disegnano una silouhette
foto di Andreas custodita nel bivacco
il bivacco dopo la testimonanza degli amici di Andreas
Al bivacco saliranno poco dopo anche i genitori di Andreas, lasciando altre foto e qualche riga di testimonianza in bivacco.
La stessa frase scritta all'esterno pare sia una citazione di una zia di Andreas.
Tornando a noi...
Arrivati al bivacco, ci godiamo le luci ed anche le nuvole che ci accompagnano nel pomeriggio, quando...
sale ed arriva dal sentiero d'accesso una giovane ragazza che dopo un saluto, indica il disegno sul bivacco dicendo solo: "Questo è mio fratello".
Ci si guarda stupiti e come increduli per tanta coincidenza.
Dopo un pò di minuti in cui Emma rimane sola con se stessa, e comprensibilmente defilata, ripariamo in bivacco per la leggera pioggia che arriva e l'occasione di toglierci tutte le nostre curiosità viene soddisfatta ampiamente.
Emma al bivacco
Emma ha voluto, come per gli amici ed i genitori, salire anche lei al bivacco dove il fratello ha lasciato la sua testimonianza.
Dopo un lungo viaggio dal Belgio (autostop, piedi,...), percorrendo parte della via francigena, traversando le Alpi, giunge infine a Padova per trovare alcuni vecchi amici del fratello e da qui, ha voluto salire al bivacco, in questo ambiente spettacolare per un incontro con Andreas.
al tramonto con il Messer dietro
Che dire... averlo solo pensato come trama di un film non sarebbe riuscito così...
Alla fine si aprono, in parte, le luci della sera...
in simbiosi...
La mattina dopo, salutiamo Emma e ringraziandola per la fortunata ed inaspettata coincidenza lasciamo il bivacco per la cresta, più ricchi di un qualcosa che non ci saremmo mai aspettati...
...ma questo sarà oggetto di un altro post