Carega a Gennaio come fosse Maggio

[FaFo]

Oggi il meteo prevedeva una situazione molto particolare: temperature estremamente alte in quote con forte vento di foehn e nebbia in pianura. Devo ammettere che, questa volta, ci hanno azzeccato!
Alla partenza da casa la temperatura era prossima allo zero e c'era un bel nebbione, ma non mi sono scoraggiato e ho puntato dritto verso la mia meta: rifugio Revolto, con l'intenzione di andare verso cima Carega (che non ho ancora capito se è la montagna preferita dei vicentini o dei veronesi) senza l'ossessione di arrivarci per forza (del tipo vado avanti fino a dove arrivo dando la precedenza alla sicurezza).
Lasciata l'auto nei pressi del rifugio (alle 8 a 1300 metri c'erano 8 gradi!!) mi incammino lungo la rotabile che porta allo Scalorbi (quota 1700) e fin qui nessun problema: pochissima neve. Dal rifugio mi incammino verso Bocchetta Mosca e la neve, pur molto scarsa, in alcuni tratti è ghiacciata. Ecco ,quindi, che indosso i ramponcini appena comprati e devo dire che fanno davvero la differenza: se non li avessi avuti non mi sarei fidato a proseguire soprattutto pensando al ritorno in discesa; certo, non fanno miracoli, però in questo caso la neve era talmente poca e il sentiero così poco pendente che sono risultati perfetti. Dalla Bocchetta l'ultimo sforzo e arrivo in cima dove ad accogliermi c'è un forte vento per nulla freddo (è il foehn!) e i soliti gracchi che si prendono gioco di me rimanendo praticamente fermi in aria sorretti dal vento. E nel rimirar il panorama mi rendo conto che in pianura c'è ancora la nebbia o foschia: ho fatto bene a lasciare il grigio piattume padano e a salire in quota.
A questo punto una considerazione: dispiace vedere che a Gennaio l'innevamento sia così scarso però non tutto il male vien per nuocere e, anche se non ho potuto andare a ciaspolare o a sciare, ho potuto vivere la strana esperienza dell'ascensione al Carega a Gennaio come fosse Maggio. (confermata dalla temperatura di 15 gradi al mio ritorno al Revolto)