Alessandro Gogna sulle ferrate e sui loro percorritori...

Argomenti vari legati al mondo della montagna.

Alessandro Gogna sulle ferrate e sui loro percorritori...

Messaggioda Arterio Lupin » 02/11/2014, 22:42

Riporto qui il link ad un articolo piuttosto interessante e ben scritto (come sempre) di Alessandro Gogna.

Chi frequenta la montagna e la cultura della stessa, chi ama la storia dell'alpinismo e dell'arrampicata conosce l'attività del Grande ligure...

Come sempre ha un occhio attento a tutto ciò che riguarda la montagna, l'ambiente, la preservazione... Tutto.

Non pretende di fornire le risposte, è un grande che si "accontenta" di porre le questioni e far riflettere.

Vi invito a leggere attentamente l'articolo e di fare altrettanto con l'ottimo commento di Ivo Ferrari, un altro grande dell'alpinismo...

http://www.banff.it/le-vie-ferrate/
Arterio Lupin
 

Re: Alessandro Gogna sulle ferrate e sui loro percorritori..

Messaggioda fedipos » 06/11/2014, 11:33

Ecco, penso che quanto postato dall'Arterio, a commenti zero, sia la più semplice ed eclatante dimostrazione dell'insofferenza a partecipare del 90% degli iscritti,che commento in un solo modo: e chi se ne frega, anzi, direi che è veramente fatica sprecata cercare di coinvolgere assolute nullità in campo montano dando loro addirittura la senzazione che il loro apporto serva a qualcuno e a qualcosa. Volevo andare giù molto più duro,ma sono in partenza per un turno di volontariato e mi sento buono.
fedipos
 

Re: Alessandro Gogna sulle ferrate e sui loro percorritori..

Messaggioda Lariano » 06/11/2014, 12:03

Oh Fedipos ragione hai ragione, però bisogna anche capire che un argomento "spinoso" dove non è semplice scrivere qualche riga senza creare possibili tensioni tra i vari utenti del forum.
La mia personale e quindi opinabilissima opinione è allineate alle ultime righe di Gogna cioè le ferrate spesso sono un passo indietro nell'evoluzione dell'escursionista.
Perchè? Perchè basta seguire un cavo, anche se atleticamente questo non lo nego, ma toglie il gusto di scoprire un sentiero o scegliere la traccia per magari salire una semplice via normale. Tra l'altro mi sembra di aver letto questo concetto tempo fa, ma posso sbagliare, su un bellissimo libro che parla delle vie normali delle Dolomiti, forse un pò datato ma molto bello.
Poi mi piacciono molto i percorsi classici che hanno un senso tipo Ferrata dei Carbonari o i sentieri attrezzati come la Traversata delle Grigne o i percorsi storici come il Paterno e il Toblin ma anche quelli che portano ad una cima come il Sass Rigais.
Qualche volta percorro anche le ferrate di fondovalle in riva ai laghi e le trovo belle divertenti e ottime nelle mezze stagioni.
Mi piacerebbe che i percorsi esistenti vengano tenuti bene messi in sicurezza senza tuttavia essere snaturati.
Poi capisco anche le esigenze di certi rifugi o di certe valli laterali, magari un pò isolate che vedono in una ferrata una possibile risorsa economica e quì non mi esprimo perchè non mi piace comandare in casa di altri.
Sono convinto che in montagna c'è spazio per molti e per molte attivatà: escursionismo, ferrate, alpinismo, scialpinismo, ciaspole, cascate di ghiaccio, Free-rider e quant'altro. Quello che è importante è la SICUREZZA verso se stessi e verso gli altri e il rispetto per l'ambiente.
Cerco sempre di distinguere le singole persone e di non fare di ogni erba un fascio tipo i ciaspolatori non capiscono niente di montagna invernale gli scialpinisti restano sempre sotto le valanghe e i free-riders non riescono a fare mille metri di dislivello.
Ci sono ciaspolatori in gamba e altri meno ferratisti che se la cavano anche senza ferri ed altri che senza catena si sentono smarriti ma ripeto è un problema di cultura di montagna personale e non della attività svolta.
Buone ferrate e buona montagna a tutti.
Lariano
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Re: Alessandro Gogna sulle ferrate e sui loro percorritori..

Messaggioda Blitz » 06/11/2014, 12:22

fedipos ha scritto:a commenti zero

io avevo commentato direttamente sul sito di Banff, riporto qua il mio commento

A mio avviso il problema di fondo sta nella “concezione mentale” della ferrata, che è stata travisata nel corso degli anni portandola da mero mezzo per raggiungere un fine (che può essere un’escursione ad anello di ampio respiro, o il raggiungimento di una cima, o una spettacolare traversata, o ancora il ripercorrere vecchie vie di guerra) ad essere IL fine stesso dell’uscita, generando certe porcherie inutili, talvolta a quote insulse (3/400 metri slm) senza logica e senza senso, per il solo fine di tornare a casa dicendo “HO FATTO LA SCIMMIA SULLA FERRATA XYZ” e non “HO FATTO UN GRANDIOSO ANELLO DEL MONTE X” o “SONO ARRIVATO ALLA CIMA DEL MONTE Y E MI SON GODUTO PANORAMI DA URLO”.
Finché non si risolverà questo grande equivoco che porta i percorsi ad estraniarsi dal loro ambiente, rischieremo di assistere al proliferare di certe schifezze…
PS ho percorso parecchie ferrate con estrema soddisfazione (e le ripercorrerei volentierissimo) ma si tratta di itinerari con una certa logica che considero un mero “pezzetto” di un’escursione ad ampio raggio, alla pari di un ghiaione da attraversare o di una semplice mulattiera o di qualche roccetta di I/II non attrezzata, tipo la coppia Vandelli + Berti che permettono l’anello del Sorapiss o l’abbinamento Roghel + Cengia Gabriella + Strada degli Alpini che permettono uno spettacolare aggiramento del Popera.
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Re: Alessandro Gogna sulle ferrate e sui loro percorritori..

Messaggioda fedipos » 06/11/2014, 12:27

Ciao Lariano. Il libro a cui ti riferisci è " Dolomiti,il grande libro delle vie normali" Autori Buscaini-Metzelin, edizioni Zanichelli. Ultima ristampa dovrebbe essere del 1999, però, non sono sicuro, a me sembra di averlo visto in cataloghi on-line, però non so dirti quali. Comunque se lo trovi saltaci sopra perchè è un capolavoro come d'altra parte tutti quelli degli autori in oggetto. Dalla precisione delle relazioni ( ho salito due terzi di tutto il libro) agli schizzi, alle foto quasi sempre comprensive dei passaggi chiave, ai tempi, dislivelli e chi più ne ha ne mettta! Buona ricerca.
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Re: Alessandro Gogna sulle ferrate e sui loro percorritori..

Messaggioda michelin75 » 06/11/2014, 12:31

Ciao, se vuoi lo trovi qui....

http://www.librerialamontagna.it/index. ... item=11724

più precisamente qui...

http://www.librerialamontagna.it/index. ... de%20libro

Ciao a tutti.

Michelin
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Re: Alessandro Gogna sulle ferrate e sui loro percorritori..

Messaggioda fedipos » 06/11/2014, 12:52

Grande Michelin,cosa vuol dire saper smanettare! Bravo,penso che il Lariano pagherà birre a tutti e due. Poi io faccio il bastardo e lo interrogo, facendo però "trucchetti" in modo da fregarlo. Così altre birre!
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Re: Alessandro Gogna sulle ferrate e sui loro percorritori..

Messaggioda michelin75 » 06/11/2014, 13:00

:lol: :lol: :lol: E' meglio che ci prepariamo al coma etilico allora Fed!!!

Parecia Larianoooooo!!!!
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Re: Alessandro Gogna sulle ferrate e sui loro percorritori..

Messaggioda Lariano » 06/11/2014, 13:38

Nema problema nessun problema tra l'altro dalle mie parti ci sono molti produttori di birra artigianali anche bravini!!!!!!
Grazie per le info normalmente lo prendo alla biblioteca pubblica e me lo tengo un mesetto ma prima o poi lo compro lo trovo bellissimo
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Re: Alessandro Gogna sulle ferrate e sui loro percorritori..

Messaggioda alverspir » 06/11/2014, 13:41

fedipos ha scritto:Ciao Lariano. Il libro a cui ti riferisci è " Dolomiti,il grande libro delle vie normali" Autori Buscaini-Metzelin, edizioni Zanichelli. Ultima ristampa dovrebbe essere del 1999, però, non sono sicuro, a me sembra di averlo visto in cataloghi on-line, però non so dirti quali. Comunque se lo trovi saltaci sopra perchè è un capolavoro come d'altra parte tutti quelli degli autori in oggetto. Dalla precisione delle relazioni ( ho salito due terzi di tutto il libro) agli schizzi, alle foto quasi sempre comprensive dei passaggi chiave, ai tempi, dislivelli e chi più ne ha ne mettta! Buona ricerca.

Confermo la bontà della pubblicazione e la competenza degli autori. Anche per me è una raccolta di obiettivi ma anche una pubblicazione da leggere.
Dopo averlo occhiato a casa di un amico ho preso la prima buona occasione per farmelo regalare.
Un'altra ottima pubblicazione (credo stesse edizioni) è il libro sui Sentieri Selvaggi delle Dolomiti... o un titolo simile.
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