EL SIOR DEI GIARONI COLPISCE ANCORA

Percorsi non attrezzati con difficoltà tecniche contenute.

EL SIOR DEI GIARONI COLPISCE ANCORA

Messaggioda Blitz » 11/09/2014, 21:35

Forcella Segnata e Sentiero Marini 8/9 settembre 2014

Ancora ad inizio stagione il socio di ravanate con cui ho fatto anche il Bortolo De Lorenzo mi aveva chiesto un giro con (se possibile) ferrata e pernottamento in bivacco: mi si accende la lampadina, c'è questo anello in Oltrepiave mooooolto simpatico, senza ferrate ma più "intenso" :uhaemo: e con previsto bivacco, che è da un po' che mi frulla per la testa... glielo propongo e ci sta, dovremmo farlo in agosto, durante la mia vacanza cadorina, ma il meteo non ne vuole sapere di darci 2 giorni contigui... cosí arriviamo a settembre e taaac, arrivano 2 giorni di bel tempo attaccati: vecio liberati lunedí e martedí che è la volta buona!

Bene, lunedí mattina con calma ci troviamo e partiamo per il Cadore: destinazione Domegge - Rifugio Padova, dove lasciamo l' auto e cominciamo il tour con una degna mangiata 8-)
Aspettando la pappa vado a compilare il registro del rifugio, indicando brevemente l' itinerario odierno (Bivacco Perugini via Forcella Segnata) ma lasciando uno spazio bianco... parlando coi gestori, quando nomino il Sentiero Marini che vorrei fare domani cambiano espressione:
-Guarda che è chiuso
-Si si, so che nel 2009 è stato dichiarato alpinistico con tutti gli annessi e connessi
-Ah ok, in bocca al lupo perché già ai tempi in cui il CAI gli faceva manutenzione era considerato un sentiero per matti, fa conto adesso :botemo:

Bon, mangiato ho mangiato, caffettino-grappino-sigaretta, e siamo pronti a partire: torniamo all' auto, sistemiamo gli zaini e via ci incamminiamo lungo il sentiero 357 in direzione Bivacco Perugini

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dopo qualche piacevole metro sul pascolo, il sentiero va ad infilarsi nel bosco, talvolta con faticosi tornanti che, complice lo zaino molto carico (in aggiunta allo standard per la notte fuori abbiamo corde, cordini, moschettoni e anche la picca, che ho usato mezza volta su neve ma mi è già tornata utile su ghiaioni franati) non accelerano certo il passo...

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finalmente il bosco inizia ad aprirsi, concedendo una bella visione verso il Cridola

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mentre davanti a noi l' "occhio" degli Spalti ci scruta curioso

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arriviamo a Cadín di Toro, dove salutiamo gli ultimi alberi

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mi giro un attimo a destra e...

e...

ELAMADONNA!!!! gli Spalti di Toro si manifestano in tutta la loro grandiosità :lovemo: :lovemo: :lovemo:

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incantato da questa visione mi riavvio lungo il sentiero

sempre sotto lo sguardo, ora vigile, dell' occhio

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a sinistra le nuvole si divertono con forme... bizzarre

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mentre alle spalle mi nascondono le cime di Antelao e Marmaròle

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il sentiero adesso inizia ad entrare nel vivo

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stiamo puntando a quel budello là

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mentre guardando indietro ho la bella radura dove sorgono la Casera Prà di Toro e il Rifugio Padova

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SU PER IL GHIAIONE! finalmente sono nel mio regno :uhaemo:

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mentre risalgo l' imbocco del budello fa la sua comparsa anche la compagna fedele di questa estate: la neve, che quasi ostruisce il budellame lasciando due stretti passaggi ai lati

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ci sono segnavia su entrambi i lati, il socio propenderebbe per seguire quelli piú recenti sul lato sinistro, ma a me ispira di piú quello destro

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è vero, c'è da ravanare su ghiaino instabile e ripido, e ci sono pure delle roccette da salire, però si passa

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mi accorgo velocemente di aver scelto il lato giusto, il sentiero infatti prosegue salendo sulla destra con l' aiuto di una corda fissa

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senza neve eh? vi dico solo che il "muro" era più alto di me, e siamo a settembre ben sotto i 2000 metri :shock:

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adesso arriva il bello: bisogna arrampicarsi su per questo canalino :uhaemo:

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il socio mi raggiunge

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ue hai voluto tanto che ti portassi a fare una ferrata, guarda qua, è come una ferrata... solo che non ci sono i cavi! :uhaemo:

sisi è una fikata mi risponde lui 8-)

Bene, allora andiamo avanti su per quest' altro canale :botemo:

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con seguito di roccette da arrampicare

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per arrivare a questo bel pulpito panoramico, dove una bella pausa goduria & sigaretta ci sta davvero tutta

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Oi Blitz ma dove caxxo sei finito?

Sopra la tua testa!!!! :aaaemo: dai vien su!!!! :uhaemo:

ripartiamo, sempre in su tra canali, roccette e sfasciumi

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La salita è impegnativa ma molto divertente, e condita da conformazioni bizzarre: la concentrazione e la goduria non mi fanno più sentire il peso dello zaino (per fortuna!!! :botemo: )

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il budello sembra volersi allargare

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ma si richiude quasi subito :maaemo:

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fa un' altra breve concessione al panorama, che si apre fino alle Tre Cime

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per poi richiudersi nuovamente, dando adesso un panorama... obliquo

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ultime fatiche

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e arriviamo finalmente a Forcella Segnata

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in lontananza si sente qualche tuono, e il versante friulano è tutto coperto

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direi che sia il caso di darsi una mossa, peccato che anche da questo lato non è che il sentiero sia proprio banale, anzi, altro round di sbudellamento :botemo:

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alla fine dallo sbudellamento si passa ad un piacevole sentiero su prato

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e compare lui, il Campanile di Val Montanaia :lovemo:

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tanto per gradire attraversiamo un breve tratto ghiaioso

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ed arriviamo in breve al Bivacco Perugini

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Anche se all' esterno mostra tutti i suoi anni, all' interno è un vero gioiellino: completamente rifatto alcuni anni fa, è tutto rivestito in legno e con le cuccette dotate di reti ortopediche!!
Quando arriviamo siamo soli, e non arriverà più nessuno: bella fortuna se penso che 2 settimane fa in 7 hanno dovuto dormire fuori perché dentro era strapieno!!! :shock:

Bon, ci sistemiamo, ci diamo una rinfrescata, e aspettiamo il momento più atteso da tutti gli appassionati di Dolomiti: l' enrosadira, che l' anno scorso proprio qua mi era stata negata sia al tramonto che all' alba dalle nebbie...
quest' anno direi che va decisamente meglio 8-) :lovemo:

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giusto il tempo di fotografarla e comincia a piovere... ci rintaniamo dentro e che facciamo? :roll:
mazzi di carte non ne abbiamo, a sto punto facciamoci due cicchetti di grappa va :lol:

finalmente smette di piovere, e il socio butta su il fuoco

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carbonella, salsicce e würstel non sono pesati poco, ma direi che ne è valsa la pena, aaaaaaaah che mangiata, ci voleva!!!! :okkemo:
dimenticavo, il socio ha saggiamente portato su anche del buon vinello, altrimenti che allegra grigliata sarebbe? :vekemo:

Per concludere degnamente ci facciamo due grappini, poi stanchi morti puntiamo la sveglia per l' enrosadira e ci fiondiamo a letto.
Crollo come un pero, ma alle 2 di notte mi sveglio per un rapido bisognino: quando esco trovo il Campanile che indica la Luna

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Ho fatto bene i miei conti: suona la sveglia, tempo qualche minuto per capirsi e tirarci in piedi e ci si presenta questo spettacolo :lovemo: :lovemo:

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Tutto contento per essermi rifatto con gli interessi delle nebbie dell' anno scorso preparo lo zaino e saluto il Campanile

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e ci avviamo lungo il sentiero 353 verso il Rifugio Pordenone

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il sentiero passa di fianco al Campanile e si infila giù per il ghiaione

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per poi entrare nel bosco e diventare quasi un sentiero "da morose"

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ma in breve torna fuori

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e rivela la sua natura selvadega :botemo:

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do un ultimo sguardo alle spalle

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e giù per lo sbudellamento che adesso si affianca al torrente

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arrivati quasi in fondo il sentiero si alza dal ghiaione e gira in costa

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per poi entrare nel bosco

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e portarci in breve al grazioso Rifugio Pordenone, dove facciamo una bella colazione e facciamo rifornimento per pranzo

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"Dove andate di bello ragazzi?" ci chiede la signora sorridendo

"MARINI" le rispondo

Lei cambia espressione, di colpo seria... "Sapete già tutto vero?"

"Si si sappiamo che problemi ha il percorso, dichiarazione itinerario alpinistico, ecc. ecc." e da la poi chiaccheriamo piacevolmente del più e del meno fino a che ripartiamo.
Prendiamo il sentiro 352, che ha un nome "SENTIERO ARTURO MARINI", dismesso dal CAI nel 2009 e dichiarato percorso alpinistico a causa dei continui franamenti che hanno reso l' attraversamento della Valle San Lorenzo sostanzialmente impraticabile... come ci dicevano ieri, un sentiero per matti già ai tempi in cui il CAI lo gestiva, un sentiero per psicopatici masochisti adesso...

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L' inizio è tranquillissimo perché la prima parte è usata per andare ai due belvedere verso il Campanile: si attraversa il torrente

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e si risale il bosco

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fino a raggiungere i due belvedere, che spettacolo :lovemo:

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un cartello mette in guardia i "turisti per caso"

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per noi è l' inizio dell' avventura. Inizio un po' noioso direi, visto che si sale ripidamente e noiosamente in un fitto bosco

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devo essere sincero? DUE PALLE GRANDI COME NA CASA :sciemo:

cammina e sali, sali e suda, che do bae, finalmente il bosco concede una vista ad oblò sulle Cime Le Corde

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per poi aprirsi su un bel vallone che dobbiamo attraversare

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il canale va giù ripido

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ma con un po' di attenzione e passo fermo lo passiamo senza tanti patemi

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eccoci dall' altro lato

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e ripartiamo, adesso fortunatamente tra i mughi

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che ci permettono una bella vista verso Postegae e Pramaggiore

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altro vallone da passare

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questo sentiero inizia a piacermi :uhaemo:

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anche qua, occhio e passo fermo, e arriviamo dall' altro lato

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adesso si torna di nuovo nel bosco fitto :?

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ma un altro vallone viene a riaprire il panorama con visioni mistiche :lovemo:

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via tra i mughi

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ed eccone un altro 8-)

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adesso il sentiero riprende il leit-motiv iniziale: lungo, ripido, strapallosissimo nel bosco, due palle infinite

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Lo sbattimento dura fino ad arrivare sul Col Cadorin, dove la fatica viene ripagata da Cima di San Lorenzo, Cima Talagona, Cima Cadin di Toro, Cima Cadin di Vedorcia e Cima Cadin dei Elmi che danno spettacolo :lovemo: :lovemo: :lovemo: :lovemo:

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in lontananza, sotto la piramide di Cima Spe, si vede già il puntino rosso del Bivacco Gervasutti

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dall' altro lato a dare spettacolo sono Postegae e Pramaggiore

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sono completamente imbambolato davanti a tanta bellezza, ma a riportarmi coi piedi per terra ci pensa il socio...

Blitz, posto bellissimo, semplicemente spettacolare ma... come caxxo ci passiamo la in mezzo?? :shock:
Errr... mmm... :mmemo: andiamo la e vediamo come fare... :maaemo:

in caso di problemi ho comunque previsto due vie di fuga:
1-rientro al Rifugio Pordenone e da là al Rifugio Padova per Forcella Montanaia (percorso che ho già fatto l' anno scorso)
2-extrema ratio solo in caso d' emergenza- discesa per la Valle San Lorenzo fino in Val Cimoliana e da là autostop per risalire in Cadore a recuperare l' auto

ripartiamo lungo la cresta

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per poi infilarci in un mix di bosco e mughi

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sempre inframmezzato da qualche canalino da attraversare

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che spettacolo :lovemo: :lovemo: :lovemo:

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ad un certo punto ci accorgiamo che ci sono due tizi che stanno attraversando il canale: INCREDIBILE! ben 4 persone su questo sentiero lo stesso giorno!!! :aaaemo:
ne approfittiamo per vedere il loro percorso, attraversano in quota su passaggi psicopaticamente friabili, roba che smuovi un microsassetto in più e vai di sotto tu il canalone e tutto quanto :shock:
mmm no decisamente non ci fidiamo :nooemo:
quando saremo la studieremo il modo di abbassarsi e poi risalire evitando la parte peggiore...

intanto proseguiamo davanti a questo tripudio di torri, picchi e guglie degno di una cattedrale gotica

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il sentiero ormai punta dritto all' ora della verità

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passiamo sotto la vecchia targa d' attacco

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e siamo in ballo

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finché riusciamo seguiamo i vecchi segni e gli ometti

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dopodiché ci caliamo per il ghiaione e cerchiamo il modo di risalire

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di questa parte non ho foto perché le mani mi servivano per tenermi (se avessi potuto avrei usato anche la terza gamba!! :botemo: ) e su alcuni passaggi sfruttiamo i rari massi stabili per far sicura con le corde

alla fine arriviamo dall' altra parte, tiriamo il fiato e cominciamo a risalire ripidi tornanti tra i mughi

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per poi aggirare la Cima Cadin dei Elmi

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aggiriamo, et voilà, ci si presenta davanti la conca dove sorge il Bivacco Gervasutti, che dobbiamo raggiungere con un bel sentiero in costa tra i mughi

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La stanchezza però si fa sentire, e la fame pure, cosí decidiamo di anticipare la pausa pranzo per digerire con la breve discesa che abbiamo davanti :okkemo:

dopo qualche minuto di relax ed un bel paninazzo (al Pordenone fanno dei signori panini, bravi!) siamo pronti a ripartire

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arriviamo finalmente al Bivacco Gervasutti

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ma con noi sembra arrivare anche la pioggia :?
per il momento sembrano due gocce, cosí ripartiamo subito

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il sentiero comincia a salire lungo il prato

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ma quasi subito l' ambiente diventa più consono ai miei gusti :uhaemo:

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CHE SPETTACOLO!!! :lovemo: :lovemo: :lovemo: peccato solo per la nebbia

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Brullo e selvadego, questo sentiero fa proprio per me :lovemo: DEVO tornarci col sereno

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arriviamo cosí a Forcella Spe

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da qua in poi sarà (quasi) tutta discesa 8-)

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e conoscendomi, poteva essere una discesa non-ravanosa? CLARO QUE NO :uhaemo:

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arriviamo in Cadin dei Elmi, e come per una presa in giro il cielo si riapre... ma non poteva farlo prima che mi godevo anche l' altra valle? :arremo:

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vabbé... raggiungiamo il bivio per il Rifugio Tita Barba, mia vcchia conoscenza di agosto, e proseguiamo sempre lungo il nostro fidato 352

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che si alterna tra prati e torrenti in secca

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sempre accompagnato da un bel corollario di cime

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adesso puntiamo dritti verso il bosco

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affiancandoci al Ru de Val con le sue belle cascatelle

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arriviamo poi al bivio di Valle, dove proseguiamo sempre nel bosco

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per poi attraversare il torrente su un ponticello

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e rientrare nel bosco (che palle), per di più in salita (aripalle :sbaemo: )

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poi quasi di colpo ci ritroviamo sui bei pascoli dei Prà di Toro, dove una tappa a salutare le padrone di casa è d' obbligo

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e da qua in breve al Rifugio Padova, dove ci aspetta una bella bevuta :okkemo:

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Ricordate che ieri avevo compilato il registro lasciando uno spazio bianco? bene, era riservato a oggi. Lo riempio cosí:

EL SIOR DEI GIARONI COLPISCE ANCORA, dal Perugini siamo tornati per il Sentiero Marini :uhaemo:
Ultima modifica di Blitz il 18/10/2017, 20:03, modificato 1 volta in totale.
Blitz
 
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Re: EL SIOR DEI GIARONI COLPISCE ANCORA

Messaggioda Arterio Lupin » 11/09/2014, 22:51

El sior dei giaroni anca stavolta el rompe i ....

(no, la mia non è invidia, nooooooooooooooo......)

Domanda da 1000 punti: dal Pordenone ai belvedere sul campanile quanto c'hai messo (domanda interessata per parenti vogliosi di vedere l'itifallico campanile di Casariana memoria)?????
Arterio Lupin
 

Re: EL SIOR DEI GIARONI COLPISCE ANCORA

Messaggioda Blitz » 11/09/2014, 23:05

err... sai che non me lo ricordo? 20 minuti? :mmemo:
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Re: EL SIOR DEI GIARONI COLPISCE ANCORA

Messaggioda SHERPA61 » 12/09/2014, 5:34

complimenti Blitz

Art...dal parcheggio a pian meluzzo......al rif. Pordenone.....e al belvedere calcola ad occhio un oretta.......

SENTIERO ARTURO MARINI..

dopo che lo hai fatto Blitz (e per gli altri interessati).....

a 200 metri dalla mia casa natale abitava la famiglia Marini.
Padre, Madre e due fratelli ....Arturo e Mirella.

dei quattro ho conosciuto e frequentato saltuariamente la Mirella Marini, perché era in classe e amicissima di mia sorella, che invece la riteneva la sua amica d'infanzia e del cuore.

il giovane Arturo Marini, tragicamente, morì annegato in una piscina in quel di Lignano, se non ricordo male; ed il padre e la famiglia, costernati e appassionatissimi di Montagna gli dedicarono questo sentiero alpino.
una famiglia funestata dal fato
parecchi anni dopo, dire un 15 anni fa....circa.....la Mirella Marini (una ragazza che aveva il sorriso incorporato.......appena gli parlavi sorrideva ....con gli occhi prima di tutto) stava salendo da seconda sulle torri del falzarego.......ad una sosta il fidanzato, dopo essersi assicurato e averla chiamata, non la vede salire.......richiama....nulla.....si cala....e la trova morta stroncata da un infarto; in mezzo alle Montagne dove faceva trek...arrampicate...notti in bivacco....e sorrideva.
La Mirella quest'anno avrebbe avuto 50 anni; Arturo grosso modo uguale.

così......un po' di storia......triste......per apprezzare meglio le nostre.
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Re: EL SIOR DEI GIARONI COLPISCE ANCORA

Messaggioda Blitz » 12/09/2014, 8:09

Grazie Mauro, e grazie per questo triste racconto che deve farci riflettere su quello che abbiamo e sui nostri egoismi e le nostre "cavolate"...
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Re: EL SIOR DEI GIARONI COLPISCE ANCORA

Messaggioda dolomiticocc » 14/09/2014, 9:34

Gran bel giro e ben documentato con tutti i dettagli.
Due giorni di scarpinate belli intensi, complimenti!
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Re: EL SIOR DEI GIARONI COLPISCE ANCORA

Messaggioda kala » 14/09/2014, 12:34

Sono andato a veder l'archivio delle foto per ricordarmi bene: percorsi il "Marini" con un amico nell'agosto del 2007. Venivamo dalla Cavalèt, dopo aver traversato dalla Laghèt de Sora (e al ritorno infatti ci facemmo Rif. Pordenone -> Pian de Fontana piacevolmente a piedi). Tra l'altro il sentiero era appena stato sistemato, credo nel corso del medesimo anno, sicché le difficoltà incontrate furono minime. Ricordo un solo passo un po' ravanoso, in discesa, e un po' di esposizione sparsa ma mai preoccupante: in definitiva un giro del tutto tranquillo, con qualche punto dove fare attenzione. Già sapevo che la sua manutenzione era molto problematica, dispiace che adesso sia percorribile con sempre maggiori difficoltà.
kala
 
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Re: EL SIOR DEI GIARONI COLPISCE ANCORA

Messaggioda Blitz » 14/09/2014, 17:09

se tutto va bene è stata l' ultima volta che l' hanno sistemato... tra la manutenzione problematica, e la politica del parco di chiudere i sentieri invece di sistemarli... il risultato è questo... :(
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