La IN-utilità del Fedipos

Luogo goliardico per interventi scherzosi e amenità varie.

La IN-utilità del Fedipos

Messaggioda Vertimax » 24/08/2014, 21:28

Carissimi, il forum è ricolmo di persone che lo adorano o che lo odiano
(ma sono convinto che esistano pure dei facinorosi che lo amano e lo odiano allo stesso tempo)
Personalmente vi confesso che il mio pensiero va a lui, tutte le volte che immagino di poter riuscire ad intraprendere un trekking in Nepal e poche altre.
Proprio una di quelle poche altre, vado a raccontare per chi non ha null'altro di meglio da fare.
Baita di montagna, sull'appennino emiliano, già accennato in altro post, discutendo con Luca del rinomato salame di varzi.
Tetto in fogli di alluminio catramato.
Tanto ripido che le stanze del sottotetto non risultano scomode ad un cestista, pur avendo la parete verticale per soli 120 cm.
Tanto bello da far dire ai bimbi "Guarda mamma, una casa col tetto d'argento!".
Tanto scivoloso che quando in inverno inizi a scaldare la casa, devi evitare di girarci attorno per il rischio di vere e proprie slavine che si staccano improvvisamente dalle ripide falde.(In realtà, sappiamo esattamente dove vanno a precipitare, ma per i novizi ed i nipotini, è una avvertenza essenziale).
Dopo 45 anni di onorato servizio e totale oblio da parte degli utilizzatori, alcune infiltrazioni suggeriscono un'ispezione.
"Dove hai messo l'imbrago?"- silenzio premonitore - "Ah!.....l'imbrago.....è a Piacenza..."- trattengo una imprecazione, con tutti quelli da alpinismo che ho, quello da lavoro lo si poteva lsciare qui, vita natural durante!
Penso che è la classica situazione in cui dici, "Vabbè, mi arrangio lo stesso" (Come quel tale che, pace all'anima sua, avendo dimenticato il set pensò di sostituirlo con un cordino e un paio di nodi....gli ultimi della sua vita)...e così faccio, prendendo una fune, organizzando un imbrago 'di fortuna' e pensando "Azz... ma ci fosse Filippo quanti nomi prenderei...."
Aggancio la scala alla cima del tetto e salgo. Altra fune, tesa da un estremo all'altro, a mò di linea vita, ed un paio di nodi per l'armo.
La descrizione, volutamente vaga, è volta a scongiurare simulazioni, ma per ogni nodo o manovra, una vocina flebile flebile risuonava continuamente "se fai così sei sicuro che non ceda, che non si sbrogli.....e se ci fosse Filippo?....."
Ovviamente la scivolata non si e fatta attendere a lungo, mettendo alla prova la bontà dei nodi e dell'attenzione posta.
Posso pensare che parte di quella attenzione sia dovuta a quella vocina.
Vista la situazione, dovrò tornarci di nuovo, su quel tetto, ma con l'imbrago opportuno.
Una riflessione, tuttavia, si fa strada tra quelle di carattere pratico-manutentive; quel Filippo, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo....ma uno solo però, che basta e avanza!!!
Buon imbrago a tutti
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Re: La IN-utilità del Fedipos

Messaggioda SHERPA61 » 25/08/2014, 4:42

Vertimax ha scritto:.....Personalmente vi confesso che il mio pensiero va a lui, tutte le volte che immagino di poter riuscire ad intraprendere un trekking in Nepal .....


sul resto non mi pronuncio......ma su questa cosa qui posso solo affermare che dopo due spedizioni e 40 gg assieme per quelle lande che "società civile" certifica essere "terzo mondo", e soprattutto con quel popolo....beh.....Nepal-Fedipos-Sherpa per me è stato una cosa semplicemente perfetta.
E non perchè non ci siano state incomprensioni, o discussioni, o punti di vista da allineare.....è inevitabile in spedizioni così lunghe.....ma il modo in cui si sono superate e si è vissuto INSIEME quelle avventure mi porta a pensare questo.
Sapete....?...quando due (che hanno appena discusso sull'opportunità di prendere uno o due cavallini e cavallanti relativi) "sentono", in mezzo alla Kali Gandaki, di doversi fermare per stringersi la mano a chiederesi reciprocamente scusa, ....beh....poi ognuno ritorna a girarsi verso Kagbeni e lasciando Jomsom alle spalle, convinto di essere nel posto giusto con la persona giusta.

ah.....attenzione che col Fedipos in Nepal le Montagne ve le dimenticate quasi....

come dissi già in altro post......"andate in Nepal per il popolo.....troverete ANCHE le Montagne!"

così per me.
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Re: La IN-utilità del Fedipos

Messaggioda pudra » 25/08/2014, 14:37

Vertimax ha scritto:(ma sono convinto che esistano pure dei facinorosi che lo amano e lo odiano allo stesso tempo)



io faccio parte di questi.
però lo odio di più ;)

Sherpa, dormi ogni tanto, eh?!
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Re: La IN-utilità del Fedipos

Messaggioda fedipos » 26/08/2014, 6:43

Grazie a tutti e tre,ma Pudra deve quantificare la parte odio con più precisione altrimenti mi sento defraudato! Per Mauro: penso che si possano scrivere interi libri, come fanno, sul Nepal, le grandi montagne, l'Hymalaya ecc.ecc. Ma conoscere, camminare e vivere con due personaggi come Lapka e Tarcen non possono essere raccontati, devono solo essere vissuti. Se poi pensi alla mia trattativa col Tarcen ,all'insegna del " no one rupy more" trattativa che probabilmente ha portato il Tarcen a comprarsi un cavallo basta venire con noi, sono aspetti che non si possono trasmettere in nessun modo. Come non è trasmetttibile il nostro pianto allo scollinamento del 19° passo in vista di Mukninath. E' per questo che probabilmente non riuscirò più a tornare, non ci sono i soggetti in grado di calarsi nella realtà di quel paese. Sono ormai tutti lanciati verso il proprio record personale," ho fatto il..." sono stato a... peccato. Se devo mettere insieme 7/8 persone per andare, ne ho 70/80 disponibili, ma è meglio che vadano per i fatti loro, io appartengo a un'altra razza,quella che vuole un porter per ciascuno per non caricarli troppo, quella che compra i biscotti al cocco per i cavalli,o il fieno come abbiamo fatto noi. Pazienza, vuol dire che le mie ginocchia tireranno un sospiro di sollievo.
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Re: La IN-utilità del Fedipos

Messaggioda pudra » 26/08/2014, 16:50

85% lo odio, 5% lo tollero, 5% lo adoro, 5% lo stimo.
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Re: La IN-utilità del Fedipos

Messaggioda SHERPA61 » 26/08/2014, 17:05

fedipos ha scritto:Grazie a tutti e tre,ma Pudra deve quantificare la parte odio con più precisione altrimenti mi sento defraudato! Per Mauro: penso che si possano scrivere interi libri, come fanno, sul Nepal, le grandi montagne, l'Hymalaya ecc.ecc. Ma conoscere, camminare e vivere con due personaggi come Lapka e Tarcen non possono essere raccontati, devono solo essere vissuti. Se poi pensi alla mia trattativa col Tarcen ,all'insegna del " no one rupy more" trattativa che probabilmente ha portato il Tarcen a comprarsi un cavallo basta venire con noi, sono aspetti che non si possono trasmettere in nessun modo. Come non è trasmetttibile il nostro pianto allo scollinamento del 19° passo in vista di Mukninath. E' per questo che probabilmente non riuscirò più a tornare, non ci sono i soggetti in grado di calarsi nella realtà di quel paese. Sono ormai tutti lanciati verso il proprio record personale," ho fatto il..." sono stato a... peccato. Se devo mettere insieme 7/8 persone per andare, ne ho 70/80 disponibili, ma è meglio che vadano per i fatti loro, io appartengo a un'altra razza,quella che vuole un porter per ciascuno per non caricarli troppo, quella che compra i biscotti al cocco per i cavalli,o il fieno come abbiamo fatto noi. Pazienza, vuol dire che le mie ginocchia tireranno un sospiro di sollievo.



leggo parecchia nostalgia.....vecchio.

vedi Fed..?.....per molti il problema è invecchiare fuori.....
per pochi invece è rimaner giovani dentro........

tra i due a noi è capitato il secondo ......
ce lo teniamo..... :okkemo:
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Re: La IN-utilità del Fedipos

Messaggioda SHERPA61 » 27/08/2014, 8:18

fedipos ha scritto:. Come non è trasmetttibile il nostro pianto allo scollinamento del 19° passo in vista di Mukninath.


già....dopo la salita per quegli ambienti lunari partendo da Chuksang (2980), passanto per Tetang (2940) siamo arrivati al nostro ultimo passo del trek dell'alto Mustang, il Gnyu-la (4.000), e dopo le foto sulla solita montagnetta di pietre eretta su ogni passo ( e dove Karma Sherpa, e noi, immancabilmente lanciavamo un sassetto sulla cima per continuare ad alzarla verso le bandiere di preghiera che sorreggeva a raggiera , lancio accompagnato dal beneaugurante la-ghya lo)…come premio e a manifestazione del nostro (cercare di) andare in simbiosi con ambiente e popolo, il Monsone si è aperto 10 minuti per lasciarci vedere sulla nostra destra il Daulaghiri; e li sul passo …in mezzo a due “8000”….dopo la pausa d’ordine, e prima di lasciare per sempre l’alto Mustang alle nostre spalle , e aver rifocillato uomini e “bestie” (compreso il bastardino che ci avrebbe accompagnato per tutto il trek del giorno da Tetang a Mukthinath), abbiamo cominciato la discesa……con un peso addosso che non era proporzionato allo zaino che indossavamo; con dentro tutta la felicità cristallina e indissolubile che sapevamo aver trovato, e con l’angoscia di saperla appartenere non a noi ma al luogo, popolo, momento, e soprattutto alla nostra volontà di essere, o meglio di cercar d’essere il più possibile uno di loro.

Qualcosa che stava per svanire.

E così, siamo scesi, …ognuno col suo passo…..distanti l’uno dall' altro….e con gli occhi velati, si…….ma non dall’ acqua che era ricominciata a scendere... leggera, come per non interrompere i pensieri.

E così….dopo tutti quei giorni…..quei passi…..quei sorrisi gratuiti dei porter…..siamo arrivati a Mukthinath, che pur famoso è un posto per nulla piacevole……con un’altra (brutta) etnia che lo abita; un posto turistico……ma dove avremmo mangiato un dolce dopo 10 gg; e dove , chiesto il permesso al capo spedizione (Fed), il mattino seguente ….alle 04.00….partii con il buon Utter verso il Thorong La, mentre tu e Marco andavate alla scoperta di un luogo che comunque rimane un simbolo per due religioni intimistiche……

(continua…..)

forse
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Re: La IN-utilità del Fedipos

Messaggioda fudos » 28/08/2014, 7:13

il fedipos, ....... e che se lo ricorda, :aaaemo: :uhaemo: :maaemo: :tieemo: :naaemo: :mmemo:
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