Beh, non aspettatevi delle escursioni super estreme:
per quanto riguarda le ferrate, un po’ il tempo “non ideale” dei primi giorni, il fatto che non sono un fenomeno (anzi...), un po’ la mia prudenza dopo aver fatto una ferrata breve ma tosta e, non ultima, la scarsa attitudine a dialogare con i locali mi hanno indotto a non fare ferrate super estreme e super fighe ...
per quanto riguarda i ghiacciai, li ho ammirati e li ho percorsi solo su tracciati segnalati e battuti (o quasi...), in quanto ero da solo e senza l’attrezzatura da ghiacciaio.
Premessa:dopo la settimana di trekking dell’anno scorso in Val Bregaglia ed Engadina (e altre esperienze in Italia), volevo percorrere quest’anno un altro trekking all’estero, vicino, e quindi sulle Alpi, ma non in Svizzera: le idee principali riguardavano la Francia che è decisamente più vicina a casa (Queyras, Mercatour, Vanoise o Ecrins), ma poi sfogliando un libro in cui venivano descritti vari trekking sulle Alpi ho cambiato idea pensando a Germania o Austria: o il Giro della Zugspitze o il Giro del Dachstein.
9 anni fa ero stato con la famiglia in zona, facendo qualche giro (e un giro in bici) nei paesini sui laghetti del Salzkammergut (vicino a Salisburgo - e avevo trovato tre giorni di pioggia) e andando a sciare (d’estate) su una pistina sul ghiacciaio del Dachstein.
Dato che i posti mi avevano particolarmente impressionato (in particolare Hallstatt, paesino sul lago omonimo sul versante nord del Dachstein, pure con la pioggia), ho deciso di ritornarci facendo un bel trekking.
Ho cercato qualche info su internet e ho notato che sul Dachstein è stata costruita la prima ferrata del mondo (ma non avrei potuto comunque accedervi, dato che bisogna attraversare prima un ghiacciaio) ed è il posto numero uno in Austria per le ferrate, dato che le rocce sono particolarmente favorevoli (dei bei calcari compatti simili a quelli che vi sono sulle Prealpi Lombarde o sulle Dolomiti).
Per questo mi sono portato dietro l’attrezzatura per le ferrate e ho cercato il più possibile informazioni sulle ferrate (in particolare dal sito di Ramsau-Dachstein, per il versante stiriano, che riporta le relazioni di una guida di ferrate austriache, a mio parere fatta molto bene; da klettersteig.de per il resto del territorio. Ho trovato altre info da un vecchio libro di ferrate delle Alpi che ho a casa e dal sito del rifugio Hofpürgl).
Vi sono ferrate fattibili per quasi tutti i giorni del trekking e nei giorni in cui il tempo sarà favorevole proverò a farne qualcuna.
Per le carte purtroppo mi sono svegliato troppo tardi per procurarmele (ad esempio la carta dell’ÖAV, il Club Alpino Austriaco, del Dachstein è disponibile alla libreria VEL di Sondrio) e ci penserò giunto in loco. Per questo motivo ho seguito il percorso classico partendo da Gosau a Nord Ovest del Dachstein, percorrendo il giro in senso antiorario e ho prenotato i rifugi per i primi giorni.
Poi vedremo ...
L’idea è di raggiungere il punto di partenza in treno e la lontananza e il giro dell’oca da fare mi fanno quasi cambiare idea sulla meta. Il Dachstein è infatti il gruppo montuoso rinomato sulle Alpi più lontano dal Milano. Sì, lo so che i Totengebirge, sono più lontani, ma mica li conoscevo ...
Parto con l’intenzione di prendere il treno notturno Milano – Woergl (sulla linea per Innsbruck e Monaco), ma in biglietteria ho la sorpresa: il biglietto è esaurito, quindi anticipo la partenza e prendo il treno la domenica 10/8 mattina e ho come obiettivo di raggiungere la sera un B&B a Golling nel Salisburghese poco a sud di Salisburgo e di raggiungere il giorno dopo in bus Gosau, alla partenza del trekking.
Colonna sonora:per il giro del Dachstein, vista l’assonanza, ovviamente The Dark Ride e Dr. Stein degli Helloween; per le giornate con nuvole in posizioni incantanti direi Symphony of Enchanted Lands dei Rhapsody; dato che sono “a man who walks alone” aggiungerei anche Fear of the Dark degli Iron Maiden.
Itinerario sintetico:Domenica 10/08/2014: In treno casa – Milano – Verona – Woergl – Golling
Lunedì 11/08/2014: In bus Golling – Gosau; 1° tappa: Gosau – Vorderer Gosausee – Steigl pass (discesa attraverso un sentiero attrezzato) – Hofpürglhütte
Martedì 12/08/2014: 2° tappa: Hofpürglhütte – Unterhofalm – Sulzenhals – Rötelstein – Sulzenhals – Tor – Dachstein Südwandhütte
Mercoledì 13/08/2014: 3° tappa: Dachstein Südwandhütte – ferrata dell’Huner Scharte – Huner Scharte – breve ferrata tosta per l’Hunerkogel – Hunerkogel (arrivo funivia del Dachstein) – discesa attraverso la pista da sci all’Hunerkogel – ferrata panoramica e semplice per il Kopperstein fino al ripetitore – discesa verso il ghiacciaio – Hunerkogel - ferrata panoramica e semplice per il Kopperstein fino al ripetitore – discesa fino al buco – tentativo verso l’Austriascharte – discesa lungo l’Edelgriesskar - Austriahütte
Giovedì 14/08/2014: 4° tappa: Austriahütte – Hotel Türlwand – funivia del Dachstein – Hunerkogel – su percorso battuto dai gatti su ghiacciaio – Seethalerhütte e spitze – ritorno per lo stesso percorso – Gjaidsteinsattel – Guttenberghaus
Venerdì 15/08/2014: 5° tappa: Guttenberghaus – ferrata Jubilӓums – Eselstein – Gjaidalm – Obertraun – Hallstatt Hotel Hirlatz
Sabato 16/08/2014: 6° tappa: Hallstatt Hotel Hirlatz – Wiesberghaus – Simonyhütte
Domenica 17/08/2014: 7° tappa: Simonyhütte – ferrata Nord-Est allo Schöberl – discesa per la ferrata Moni Sud-Ovest – Simonyhütte – Hoher Trog – Hosswand Scharte – Hohe Hosswand – Adamekhütte
Lunedì 18/08/2014: 8° tappa: Adamekhütte – Hinterer Gosausee – Laserer Alpin Klettersteig – Vorderer Gosausee – Gosau; In bus Gosau – Golling; In treno Golling – Monaco di Baviera
Martedì 19/08/2014: In treno Monaco di Baviera – Venezia – Milano – casa
Domenica 10/8:Domenica è una bella giornata e per un po’ dimentico che per i prossimi giorni sarà previsto tempo variabile con pioggia per un po’ di giorni ...
Via Milano e Verona giungo a Woergl, dove faccio il biglietto per il riotrno ed ho un’altra sorpresa: tra lunedì 18 e martedì 19 il treno Monaco – Verona non sarà attivo e mi toccherà fare un giro dell’oca per tornare a casa, ovvero passare da Tarvisio e Venezia: va beh!
Prendo il treno locale per Salisburgo che ferma a Golling: è una linea che fa tutte le stazioni (quasi come una metropolitana) e si ferma in tutti i sobborghi di Kitzbühel, località a me cara per esperienze sciistiche e ciclistiche di circa 10 anni fa.
Delle belle gole e dei bei paesaggi attraversa nel suo percorso.
Giunto a Golling verso le 18:20 faccio un giretto per il paese: naturalmente i negozi sono chiusi e pure l’ufficio informazioni.
Naturalmente non ho prenotato il B&B per la notte, ma almeno ho dei numeri di telefono.
Faccio un super giro per il paese alla ricerca di tutti i B&B chiusi o esauriti (ottenendo anche info sbagliate dai locali...). Giunto ormai al tramonto, trovo il posto al B&B che è proprio sulla via principale del centro, che avevo tenuto per ultimo in quanto il più caro... faccio un giretto al laghetto di Golling con vista luna piena e mi mangio il panino che non ho mangiato in viaggio e vado a letto.
Il paesino è situato in una larga piana sul fiume Saalach ed è caratterizzato da una via principale storica con degli edifici in stile austriaco (accontentatevi della mia definizione), ha un castello medievale e a qualche km c’è una famosa cascata (Golling Wasserfall), per il resto sono case sparse nella campagna.
Su un giornale locale leggo che per domani è previsto brutto, e i giorni successivi è variabile con un po’ di pioggia, quindi il tempo non il massimo, però ...
Lunedì 11/8:Dopo una super colazione lascio Golling (circa 400 m s.l.m.) e prendo il bus per Gosau: con l’alloggio in B&B ho diritto ad un super sconto sul biglietto del bus.
Il cielo è molto nuvoloso, ma non piove, quindi io sono ancora in abbigliamento estivo ...
Dopo il Pass Gschütt, il bus lascia il Salisburghese ed entra nell’Austria Superiore e dopo pochi km giunge a Gosau (780 m s.l.m.): proprio di fronte alla fermata dell’autobus vi sono l’ufficio informazioni turistiche e un negozio.
Nessuno dei due ha la carta dell’ÖAV, ma il negozio ha una carta magari un po’ meno precisa, ma impermeabile e antistrappo al 25.000, con isoipse a 20 m e reticolato chilometrico WGS84 del Dachsteingebirge – Hallstӓtter See della Mayr: visto il tempo previsto, va benissimo questa.
Sono le 10 e appena parto per raggiungere la pista ciclabile che lungo un fiumiciattolo raggiunge il Vorderer Gosausee, comincia a piovere, prima pioviggina e poi un pochino di più. Ed ecco che dovrò indossare la giacca leggera e il copri - zaino che mi accompagneranno per praticamente tutti i giorni con pochissime eccezioni!
Oggi il menù prevede un tratto in fondovalle di circa 6km sino al Vorderer Gosausee: la prima parte lo percorro lungo una pista ciclabile, poi prendo per un po’ la strada e quindi percorro l’ultimo tratto su sentiero. In realtà avrei potuto prendere il bus, ma mi sembra che gli orari non fossero molto favorevoli, cmq ho abbastanza tempo ...
Il Vorderer Gosausee (937 m s.l.m.) è un bellissimo lago: chiaramente con la piovvigina non si vedono bene le montagne attorno, ma è proprio un bel posto. Potrei paragonarlo al Lago di Braies...
In zona vi sono 3 ferrate: una è la Laserer Alpin, che sembra una boiata sul lago e per un momento mi viene in mente di farla con la pioggia..., un’altra è la Schmied che si raggiungeva prima arrivare al lago e l’ultima è una vera ferrata di alta montagna (vedi sotto).
La prima tappa del giro classico del Dachstein prevede di salire alla Gablonzerhütte e quindi ritornare nel Salisburghese percorrendo un itinerario saliscendi a ovest della Gosaukamm: proprio qui c’è una ferrata molto bella, la Intersport Klettersteig che sale il Kleiner e il Grosser Donnerkogel, una classica ferrata di alta montagna che oggi non è proprio il caso di percorrere. Osservando la cartina realizzo che è più corto percorrere la Steiglweg e raggiungere l’Hofpürglhütte, che contornano la Gosuakamm da est anziché la via classica da ovest.
E così faccio...
Lascio il lago verso le 12 e il sentiero mi porta a salire rapidamente prima per pascoli e poi nel bosco con scorci molto affascinanti sul lago. Non piove forte e posso godermi l’ascesa.
Presso un malga-rifugio chiusa mi fermo per mangiare qualcosa, fa un pochino freschino e non riesco a godermi le soste al meglio.
Presto il tracciato esce dal bosco e si hanno viste da lande incantate verso le montagne tra Gosau ed Hallstatt, in pratica il PreDachstein che non attraverserò. Sono sotto la Gousakamm, con le sue guglie ardite e vedo dei camosci. Per mugheti e poi per prati e pietraie salgo lungo la valle: ha smesso di piovere e valuto che il tempo non è poi così male...
Ma appena giungo allo Steiglpass (2012 m s.l.m.), che mi riporta nel Salisburghese (sotto il cui territorio vi è il versante sud-ovest del massiccio del Dachstein), tira un bel vento forte e ricomincia a piovere.
Davanti a me c’è il rifugio e una bella montagna rossa, il Rötelstein, se fosse bello in fondo si dovrebbero vedere i Tauri con il Grossglockner...
Per la discesa lungo l’altro versante c’è la chicca del giorno, un tratto attrezzato. Dato che ho l’attrezzatura decido che la prudenza non è mai troppa e mi vesto da ferrata. In realtà il percorso è molto semplice, ma dato che sta piovendo, è abbastanza scivoloso. Raggiunto il sentiero principale per un tratto in saliscendi giungo all’Hofpürglhütte (1705 m s.l.m.), un rifugio dell’ÖAV.
C’è una bella camerona tutta per me che però dovrò dividere con due signore, però posso stendere per bene i miei vestiti umidi o bagnati...
Al rifugio mi danno brutte notizie per domani, il tempo sarà come oggi...
Martedì 12/08:Di sera e di notte e anche stamattina piove e smette ... ogni tanto il rifugio è avvolto nella nebbia e ogni tanto si hanno dei panorami spettrali verso il massiccio del Dachstein e verso il fondovalle.
Direi che la ferrata Albert Weiss non è proprio percorribile...
In alternativa al classico percorso del Dachstein Rundwanderweg, mi piacerebbe percorrere un percorso più alto, il Lenzer Steig che ha qualche tratto attrezzato.
Chiedo alla rifugista che mi consiglia invece un percorso più basso, che scende all’Unter e all’Oberhofalm.
E così faccio.
Parto dal rifugio con calma e non c’è nebbia e nemmeno piove, ma il cielo è minaccioso. Scendo per il sentiero tra i mughi con di fronte il Rötelstein, chissà ...
Una nota sui sentieri austriaci: sono bollati dall’ÖAV con i segnavia rossi-bianco-rossi (come in Italia), che curiosamente corrisponde alla bandiera austriaca. In certi punti sono veramente tantissimi, potendo averne una decina a vista... In realtà sono riuscito a perdermi su alcuni sentieri, ma lì c’erano situazioni particolari...
All’Unterhofalm (circa 1250 m s.l.m.) c’è un parcheggio, un mulino ad acqua ed è pieno di bei coniglietti che saltellano e decido di salire verso l’Almsee (1303 m s.l.m.), dove ci sarebbe un bel panorama verso la Gosaukamm, ma adesso c’è un po’ di nebbia...
Giro introno al lago e salgo verso la Sulzenalm: all’inizio è una strada sterrata che fa presto spazio ad un sentierino ripido su una crestina tra i pascoli. Giungo alla Löckenwaldalm ignoro un cartello e decido di proseguire sulla sinistra: qui percorro un tratto fuori sentiero (se avessi proseguito verso destra, avrei preso la strada sterrata che porta alla malga). Lungo questo eprcorrso si hanno enchanted landscapes con le forme delle nuvole basse...
Giungo quindi prima alla Krahlehenhütte e per strada sterrata alla Sulzenalm, dove ricomincia il sentiero.
Ha cominciato a piovviginare e cerco un posto riparato per la pausa pranzo.
Trovo una bella panchina sotto un larice e mi metto a mangiare.
C’è un gruppo di escursionisti con guida che sta facendo una gita sotto l’acqua...
Dopo la bella sosta proseguo e giungo alla Sulzenhals (1827 m s.l.m.), dove ribecco il gruppo.
Dopo una rapida occhiata all’orologio (sono circa le 13) e al cartello che mi dice che sono solo 3 h al Dachstein Südwandhütte, decido di svoltare a destra per tentare il Rötelstein.
Il percorso è ripido ed è un po’ sfasciuminoso e un po’ tra le roccette, sono ben riposato e voglio provarci.
Piovvigina anche un po’.
Vedremo. Se è tosto rinuncio.
In realtà salgo e salgo: bisogna stare attenti a non scivolare, ma non è molto difficile.
Ci sono panorami belli sulla Gosaukamm e sul Dachstein che è però in buona parte avvolto dalla nebbia. Dopo un tratto di sentiero tra roccette, smette di piovere e il sentiero quasi si spiana e raggiunge la cresta del Rötelstein che è vicino. Un ultimo sforzo e sono in cima (2247 m s.l.m.) a godermi il panorama.
Ora ricomincia a piovere e dopo qualche foto e una rapidissimo rifornimento scendo giù. Per prudenza metto il casco.
Sto sempre molto attento a non scivolare, ma puntualmente la scivolata arriva... nel fango a pochi metri dalla Sulzenhals ...
Un’altra breve sosta qui e riparto. Ora si prosegue saliscendi un po’ tra i mughi e un po’ tra le pietraie verso il Tor, l’ultima salita della giornata.
Piove e smette e non capisco la temperatura e quindi è un continuo togli e rimetti i vestiti.
Dopo una sosta nella valletta sottostante il Tor (molto affascinante), giungo al Tor (un passo a 2033 m s.l.m.) avvolto nella nebbia. Un’altra pausa. Sono perfettamente in orario per arrivare al rifugio verso le 18.
Purtroppo la nebbia non mi fa godere il paesaggio (sono sotto la parete sud del Dachstein) e dopo una discesa tra sfasciumi e un tratto in falsopiano, risalgo nel boschetto fino alla Dachstein Südwandhütte (1871 m s.l.m.), un rifugio privato situato su una cresta molto panoramica sull’altopiano di Ramsau e alla base della parete sud, però adesso c’è nebbia ...
Ora sono in Stiria, sotto la cui giurisdizione vi è tutto il versante sud del Dachstein.
Sono l’unico cliente a dormire al rifugio (quindi posso spandere tutte le mie cose nella stanzona da letto). l’idea sarebbe per domani fare due super ferrate lungo la parete sud del Dachstein, l’Anna e la Johann, ma secondo il rifugista il tempo non promette nulla di buono neanche domani...
La mia idea sarebbe di fare un percorso più semplice, ma ne parlerò al rifugista domani.
Ogni tanto la nebbia si apre e si hanno delle belle viste soprattutto verso il “mio” Rötelstein ...
le foto dei primi due gg sul mio profilo facebook:
https://www.facebook.com/iris.nombosco/ ... 341&type=1