Idiozie... ferrate

[Laustorre]

....spiace vedere come al solito,che viene fatto botta e risposta tra noi.Vi scoccia rileggere i miei post?...estrapolare frasi scritte senza vedere ampiezza del concetto.
Ennesima occasione persa di fare informazione.
Io facevo,io faccio.Bravi.
IO personalmente sto dalla parte degli idioti,bizzarri e buzzurri,ignoranti e scemi che ogni domenica invadono le VOSTRE montagne,dalle desolate pianure milanesi.
Sapete una cosa....a noi ignoranti,malvestiti pianulari,a VOI marziani della montagna,guardiamo sempre con rispetto.
Ora passo e chiudo,scrivere qui dentro mi ha rotto le palle.

@ Reverso:....noi due,pazzi incoscienti....in discesa....tu con gli scarponi di cuoio,io con le vibram da fighetto...l ultimo che arriva a valle paga l aperitivo .

Ciao

[cimmero]

A volte penso che la colpa è anche degli impianti che portano in 5 minuti a 3000 m.

[3DTrento]

Entro nella discussione visto che sono stato "tirato in ballo" per così dire. Sono quello che 3 anni fa, in occasione dell'accompagnamento alla rana, chiedeva , dall'alto della mia ignoranza, cos'era il telo termico. Mi è stato spiegato e adesso che sia dentro o fuori dalla montagna ne ho sempre 2 nel sacchetto personale o nello zaino, insieme ad un paio di "scaldini", ad una pila di emergenza e ad un piccolo kit di pronto soccorso. Non li ho mai usati, ma la volta che lo farò ringrazierò il forum per avermelo spiegato. E come me magari tanti altri.

Quindi perché non aiutare anche altri, dando, come dice qualcuno, delle informazioni corrette? Filippo ha iniziato è vero, si potrebbe prendere quell'attrezzatura come "limite di sicurezza", che però tanti non saprebbero neanche come usare.

Io dico, perché non fare un post, in evidenza, con "attrezzatura minima da portarsi in montagna divisa nelle varie tipologie di escursioni?

Non venitemi a dire che sono concetti troppo basilari che dovrebbe sapere anche un cane, perchè se con quel post riusciamo a evitare anche solo 1 morto o ferito in montagna avremmo fatto una cosa utile

[Storm Sentry]

La proposta è molto interessante, secobdo me potrebbe essere problematico... per diverse ragioni:

- le varie "tipologie di escursioni" sono difficili da classificare..
- la nozione di attrezzatura "minima" è diversa per ciascuno di noi
- se si fa una cosa estremamente generica occorre limitarsi alle cose veramente di base (ovvie?)
- se si fa una cosa minimo approfondita si rischia di entrare troppo nello specifico...

Il tutto per dire che...non è facile..

esempio: le calzature:

C'è chi consiglia una calzatura alta, chi invece una scarpa bassa che dia libertà di movimento...chi dura per resistere alle asperità e chi morbida per adattarsi al terreno...

io penso sia molto molto difficile fare una classificazione...nel senso oggettivo del termine. possiamo provare...basta che non ci scanniamo (ricordiamoci sempre che ci leggono migliaia di persone)

[fedipos]

Dunque, nel mio elenco ho dimenticato, faccio ammenda, la trouss di pronto soccorso che ho sempre dietro. Poi ho qualche dubbio che abbiate capito il discorso che ho fatto io: sto parlando di equipaggiamento per salire le Gran Mesule ( 3480) e la Cima di Campo (3420) ,ossia due salite alpinistiche, in alta montagna, con tutto quello che comportano, tempeste di neve e grandine comprese che abbiamo preso e che ci hanno fottuto il programma. Andrea dice che facciamo un discorso tra di noi: è esatto, ma questa è la realtà, alla gente non frega un cazzo di quello che ci diciamo. La prova? Il post sulla Pertini 1624 visite, quello su monte Albano 4001. Sono le due porcate per autonomasia presenti sul mercato,questo interessa alla gente, non quello che scriviamo noi che da tempo abbiamo scoperto che se ci sediamo sulla stufa accesa ci bruciamo il culo. E cosa dovremmo fare? Le badanti agli alpinioni ai quali non frega nulla di tutto ciò? Ma che vadano a fottersi, tutti, escursionisti, ferratisti e presunti alpinioni. Storm e 3D sono due ragazzi splendidi, bravi, umili quanto basta, ma forse pensate che tutti quelli che adesso, forse, smanettano per capire cos'è un telo termico vengano a scriverlo qua come hanno fatto loro due? Ma per favore.

[Max Power]

dico la mia . Il tutto secondo me è che non ha senso (e costa pure una cifra) farsi subito il corredo per fare tutto. uno deve partire dalla base, e progredire con calma verso l'alto. per gradi. e mano a mano che sale si completa il corredo. Prendersi uno scarpone da 4000 per uno che inizia è un po' assurdo. uno inizia e non sa neanche se gli piacerà quello che farà. uno NON dovrebbe semplicemente iniziare con le ferrate. dovrebbe iniziare col CAMMINARE in montagna. facili vette da 2000-2100 metri ce ne sono a stufo, in sicurezza che a breve ti vengono a prendere in jeep se hai problemi per capirsi. senza neanche scomodare l'elicottero. si prende il suo bel kit base (la spesa iniziale c'è per tutto), il suo bel scarpone (una volta si chiamava pedula, forse è dialetto, non so) vibram-goretex da 120-150 euro con la sua bella punta rinforzata che se poi lascia l'idea del trekking-alpinismo van bene anche per andare a funghi o il giro delle malghe, il suo pile che va bene anche in campeggio, il suo anti-vento che va bene anche al mare, borraccia, mantella, zaino cartina ecc. e và. si fa la gamba, inizia a conoscere l'ambiente e su. man mano che gli piace, se vuole salire, aumenta il corredo, si fa i corsi che gli servono, e arriverà alle ferrate che gli basterà prendersi il kit. l'errore che si fa è partire già dal "voglio fare le ferrate" come un bambino viziato. alle ferrate ci si arriva, non è un punto di partenza. così come ad affrontare i 3000-4000 metri. se uno vuole andare in funivia a bere il caffè a 3000 metri ci vada. non si lamenti che lo paga 5 euro la tazzina e non esca dal bar. le ferrate ormai sembrano diventate uno sport a loro stante. c'è chi fa trekking, chi alpinismo, e chi ferrate. scegli un po' quel che vuoi. uno che viene 6 giorni in montagna e dice "vado a far ferrate" senza fare un tubo il resto dell'anno manca di rispetto alla montagna e a chi vive la montagna in sicurezza. punto. se uno ha l'esperienza (tanta tanta tanta e ancora tanta) e va con le basse su un determinato sentiero ha fatto una scelta oculata. sicuramente ha provato nella sua ""carriera" più tipi di scarponi, le basse, sa dove va a camminare, la quota a cui si espone, sa cosa comporta e sceglie il materiale più idoneo (a lui). uno che inizia deve attenersi alle "tecniche base" ufficialmente riconosciute. copio dal libretto del CNSAS "sicuri in montagna" che dovrebbe leggere ogni novizio come infarinatura per iniziare "sempre da sconsigliare, se non per attività sportive che si collocano propriamente nell'ambito escursionistico, sono le calzature basse e leggere". Quindi...vuoi fare montagna, ferrate, ecc? Scarpone. e danno anche una base di come fare lo zaino. c'è tutto. e scritto da un organo ufficiale.

[fedipos]

Bravo, e daje: stiamo dicendo tutti le stesse cose, chi più tecnicamente,chi meno, ma il succo resta quello. La realtà è che il fesso di turno parte in scarpe da ginnastica, il pilino del dixan in vita, e va a crepare a 3000 metri. Con questo intervento possiamo chiudere il post: noi abbiamo scritto tutto, Tu hai fatto un ottimo riassunto di come dovrebbe comportarsi la gente e.........tutti fanno il contrario. Perfetto. Meglio non poteva andare.

[alfpaip]

Rispondo solo ora visto che, nonostante il tempo di cacca, non ho intenzione di trascorrere le mie brevi ferie chiuso in casa con uno smartphone in mano... Ergo, sono andato almeno a fare due passi in paese con la famiglia...

Ma vi siete bevuti il cervello? Alf, e se ti vengo a prendere in cima a un nevaio duro dove con le tue scarpette da figo sei salito senza problemi ma poi non riesci a scendere perchè non sai un cazo di montagna ti facccio un culo come una scimmia

Caro omonimo, Ti assicuro che la situazione da te prospettata non si verificherà... E di certo non perché io sia un superman che con le sue scarpette magiche vola sopra i nevai... Semplicemente perché, se sulla mia strada trovo condizioni non idonee al mio equipaggiamento, giro i tacchi e me ne torno a casa... Ironia del caso, tanti anni fa è successo proprio sulla bianchi... Sono salito per farla i primi di settembre, fatti pochi passi oltre il rifugio ho trovato neve, non avevo con me ramponi & co. e quindi ho fatto dietrofront senza grossi patemi... È questione di buon senso, umiltà e un pizzico di esperienza... Cose che si coltivano se qualcuno ci educa...

Per questo dico che il problema non sono le scarpe, ma chi le indossa...

Mi spiace, ma io non amo i dogmatismi... Per quello ho risposto al primo post di alver, di cui per altro condivido pessimismo e fastidio nel vedere in giro gente inadeguata al luogo in cui si trova... Le approach a 3000 metri non sono un problema in senso assoluto, lo sono in tutta una serie di condizioni che si possono o non possono presentare...

Per il resto, se io fossi un negoziante di articoli da montagna, a tutti i clienti non conoscendo il loro grado di esperienza e preparazione consiglierei scarpe alte... Ma se uno mi chiedesse "ma a fare qualche ferrata potrei andare anche con delle scarpe basse", non gli risponderei "col cazzo", bensì "si può fare, ma tieni conto che bla bla bla"...

Forse l'abito non fa il monaco, ma di sicuro non fa necessariamente l'idiota...

[alfpaip]

per quanto riguarda scarpe e ferrate... il discorso non è sbagliatissimo ma incompleto... bisogna vedere QUALI ferrate... perchè per una ferrata tutta cavo verticale seguita da discesa su stradina possono essere perfette, per una ferrata misto cengia misto ghiaione di discesa come la Lipella citata dallo Sherpa...

Ecco, nulla di personale con il blitz che fa sempre dei giri uno più bello dell'altro e glieli invidio tutti da morire...

Ma quello quotato è il tipo di dogmatismo che proprio non riesco a capire... La ferrata tarzanosa (magnifici 4?) sì, la lipella no... Perché?

Arterio scrive che le approach le usano gli alpinisti per andare all'attacco delle vie e per tornar giù... Ecco, mettiamo un alpinista medio che decide di andare in tofana a fare la dimai/ëtvos... Finita la via, dovrà sciropparsi le stesse cenge detritiche e i medesimi ravanamenti di chi percorre la lipella... Per questo dovrebbe per forza portarsi appeso all'imbrago (o nello zaino già pieno di molte delle cose elencate dal fedipos) anche un chilo e mezzo di scarponi alti? O dovrebbe farsi tutta la via con quelli come se vivesse ai tempi dei primi salitori? Io credo di no...

Ecco, se l'alpinista di cui sopra decidesse di godersi gli immensi panorami e la bellezza della lipella, verrebbe additato come idiota solo perché ha ai piedi delle scarpe basse?

In questo senso l'abito non fa il monaco...

Se la ragazza della prima foto avesse avuto il casco in testa, sarebbe lo stesso stata immediatamente additata come incosciente con le approach sulla bianchi, o forse avrebbe anche potuto essere un'escursionista/alpinista con una buona dose di esperienza che si stava facendo una ferrata con delle calzature a lei congeniali?

[Blitz]

Ma quello quotato è il tipo di dogmatismo che proprio non riesco a capire... La ferrata tarzanosa (magnifici 4?) sì, la lipella no... Perché?

Lo dico sinceramente, non conosco la Magnifici 4 né tantomeno il suo rientro, quindi su quella non posso esprimermi, per quanto riguarda la Lipella invece... userei le scarpe basse se dovessi ridiscendere per la ferrata, ma non per scendere (come si fa normalmente) per la normale... vorrebbe dire caviglie sputtanate dopo i primi 5 metri..