Dopo le maxi ravanate di lunedí e mercoledí, per venerdí decido di fare un giretto di tutto relax, una cosa semplice semplice tanto per mantenere le gambe in movimento e godermi il panorama.
Un giretto classico da famigliole direte voi... stocaxxo, guai a trovare gente sui miei giri!!!
Parto la mattina in direzione Auronzo e vado a parcheggiare in Val da Rin, ai piedi delle meravigliose Marmarole, mi preparo e imbocco il sentiero 270 verso Forcella Baion
speravo di non trovare nessuno, invece mi si attacca un tipo che pare abbia mangiato una mitragliatrice pesante, non la finisce più!!!
e che lo dica io che non è che io sia proprio muto...
inizialmente rispondo a monosillabi, poi direttamente a "MMHMH", ma niente da fare, continua imperterrito io non voglio essere sgarbato, e alla fine con la scusa che andrò piano perché stanco dai 2 giri precedenti e che voglio fotografare i camosci quindi necessito silenzio e i bastoncini potrebbero disturbarli, riesco a convincerlo a prendere distacco...
Il sentiero inizialmente risale il greto del torrente Baión, e le prime visioni delle Marmaròle sono assai... nebulose...
entro poi per un bel tratto nel bosco, la pendenza aumenta leggermente ma non tira, perfetto come riscaldamento...
esco dal bosco e... e... ELAMADONNA!!!!!
Peronàt e Croda Bianca mi si stagliano davanti, mentre alle spalle ho le prime visioni di Croda dei Tòni e Popèra
già queste visioni basterebbero a ripagare la giornata, ma io ovviamente vi pare che mi accontenti?
Il sentiero adesso prosegue alternando mughi e qualche sparuto tratto di bosco
e quando esce definitivamente all' aperto... bhe giudicate voi, è da andar via di testa
anche perché adesso di fianco alla Croda Bianca è spuntato anche il Cimon del Froppa
anche dietro direi che non è male
arrivo al bivio per Forcella Marmarole, io tiro dritto per il mio sentiero, oggi resterò parecchio più basso
qualcuno non conosce ancora le Marmaròle? bhe, sono queste simpatiche montagnole qua
e quest' anno si presentano coi canali che scendono dalle forcelle ancora percorsi da lingue di neve...
quello da Forcella Peronàt
e quello da Forcella Marmaròle
dietro vi piace?
il sentiero per il momento procede piacevole risalendo dolcemente la valle
e costeggiando qualche residua lingua di neve (siamo ancora sotto i 2000 !!! )
Adesso arriva il bello: dopo il piacevolissimo avvicinamento risalendo senza fatica questa valle dai panorami grandiosi, adesso arrivano millemila tornanti da risalire lungo le ghiaie
Forza e coraggio!
intanto dietro iniziano a far capolino anche le Tre Cime
do uno sguardo ai millemila tornanti da sotto il canale terminale
Il canale adesso si restringe e il sentiero inerpica, manco a dirlo è mezzo franato quindi RAVANATION!!!!
sarà anche faticoso, ma quando mi trovo in questi ambienti vado via di testa
le Tre Cime adesso sono ben definite, anche se coperte dalla nuvoletta fantozziana
risalgo le ultime ghiaie, costeggiando qualche residua chiazza di neve
Arrivo finalmente a Forcella Baion, balcone panoramico sulle meraviglie dell' Oltrepiave e del gruppo del Bosconero
Mi riposo qualche minuto, e prima di ripartire do un ultimo sguardo al canale che ho risalito da Nord e alle Dolomiti di Sesto
in forcella ribecco il muto di prima gli dico che ho fame e accelero verso il rifugio, lui invece resta a godersi il panorama: festeggio con samba, cubiste, vuvuzelas, hola, champagne come non ci fosse un domani e fuochi artificiali...
Bon, mi avvio lungo il versante Sud, molto ma molto più dolce di quello settentrionale, anzi, sembra proprio di essere su un' altra montagna!!!!
ai ripidi e stretti canaloni di ghiaie da ravanare si sostituiscono dolci pendíi erbosi da scendere a comodi tornanti
la discesa è molto rilassante ed accompagnata da un contorno piacevole
attraverso una distesa di massi e sassi erranti
per poi entrare tra i mughi e arrivare al bivio de La pala Longa
da qua prendo il sentiero 262 verso il Rifugio Baion, piacevole sentiero tra i mughi con spettacolari visioni sull' Oltrepiave, in particolare verso Cridola, Monfalconi e Spalti di Toro
Con il rifugio già in vista, il sentiero entra brevemente nel bosco
per poi sbucare nei pascoli dietro il rifugio, dove le padrone di casa riposano, vegliate dalle severe Marmarole
arrivo cosí al Rifugio Baion, anche lui vittima dei disastri invernali, che gli hanno demolito la bella tettoia all' ingresso
Visto che si tratta di un giro relax, faccio qua una lunga sosta a base di gnocchi al ragù seguiti da spezzatino piccante con fagioli e polenta, mentre mi godo il panorama
OVVIAMENTE dopo mangiato faccio il tris caffè, grappa e sigaretta, e mi avvio sul il sentiero 272 verso il rifugio Ciaréido
Il sentiero si infila brevemente nel bosco
e taac mi ritrovo il tipo di prima
e ma sai che bene sti scarponi
MMHMH
e ma sai che bene ste magliette
MMHMH
e ma sai che questo
SCUSA DEFO FAR PIPÍ
mi fermo e lo lascio andare avanti, intanto sto meditando se provare o no a fare un sentiero attrezzato (segnalato solo in senso inverso) ma sono piú propenso per il no perché il meteo non mi fa voglia...
Mentre rimugino il sentiero esce tra i mughi
e taac dopo un po' mi ritrovo belli belli davanti il monte Ciarído con il Pupo
questa conca è uno spettacolo... pascoli, qualche albero, qualche mugo, e le geometrie delle Marmaròle
arrivo sotto al ghiaione che porta al Pupo
e trovo il tizio che mi aspetta dalla disperazione decido di provare a fare il sentiero attrezzato e lo saluto... l' avvicinamento (che normalmente sarebbe la discesa) non è immediatamente individuabile da qua (mentre sotto il Rif. Ciaréido c'è una mega scritta che indica il sentiero che dovrebbe passare sopra a dove sono io) decido quindi di rimontare il pendio misto pascolo-ghiaioso fino ad intercettarlo... solo che del sentiero manco l' ombra, il cielo si sta chiudendo, meglio lasciar perdere e tornare sul sentiero per il rifugio... per lo meno sono nuovamente solo e posso godermela in completo relax
il sentiero se ne va tranquillo alternando mugheti e bosco, col rifugio in lontananza già in vista
e arrivo cosí al Rifugio Ciaréido, costruito come ricovero oltre un secolo fa dal 7º Reggimento Alpini
il tempo sta decisamente peggiorando, cosí dopo un breve riposo e una bibita riparto lungo il sentiero 272 verso Pomadòna
il sentiero, sempre tra i mughi, procede in falsopiano o leggerissima salita sotto le pareti delle Marmarole
poi attraversa una zona franata, per risalire successivamente
e giungere, dopo baruffe chioggiotte coi mughi, a Forcella Paradiso dove comincia la discesa
Paradiso? paradiso de che? dei mughi forse!!!! e della pioggia!!!!
in forcella infatti comincia a piovigginare, poi aumenta, poi vian giù fissa!!!
fortunatamente trovo subito un landro dove ripararmi e, tra un porcone e l' altro, aspetto che smetta...
quando finalmente smette dopo un quarto d'ora, mi riavvio, prima in discesa brevemente attrezzata con dei cavi, poi ad attraversare una frana
dopo un po' di tornanti il sentiero prende giù per un ghiaione, visto che non mi fido del meteo ne approfitto per fiondarmi in picchiata sfruttando il postbruciatore dato dai fagioli
fino a quando il sentiero riprende in costa, in parte sui mughi e in parte attraversando qualche breve tratto franato
arrivo ad incrociare l' attacco del Sentiero dei Camosci, percorso dai Somari l' anno scorso e che prima o poi (ma non quest' anno) percorrerò anch' io
Lo tralascio e mi lancio in picchiata per un altro ghiaione
per poi rientrare nei mughi e arrivare al bivio di Pomadòna, dove mi immetto sul sentiero 273
il cielo si sta riaprendo
ma non mi fido, quindi altro ghiaione, altra picchiata
per poi rientrare nel bosco, bene adesso posso rallentare e rilassarmi
bene, raggiungo il bivio dei Tabià da Rin, dove il sentiero attraversa il torrente e diventa una comoda strada sterrata
arrivo cosí a riattraversare il torrente Baión e raggiungere la macchina, a parte i brevi episodi del muto e della pioggia è stato un bel giretto rilassante e ricco di panorami stupendi