Domenica è finalmente iniziata la mia vacanza cadorina e sono la che fremo per scarpinare... vorrei muovermi già lunedí ma dalle previsioni meteo si capisce gran poco: 3 siti e 3 previsioni diverse... uno da misto nuvolo con temporali dalle 17, uno da pioggia a tratti con temporali dalle 17, uno da misto nuvolo con temporali da dopo pranzo... bon, fankulo anche i siti meteo domani mi alzo, guardo fuori dalla finestra e decido.
E cosí lunedí mi sveglio, guardo fuori, e sembra bello: decido di andare
Parto cosí per Forcella Cibiana, nota ai più per il museo di Messner, e all' arrivo il comitato di benvenuto è questo
Parto cosí lungo il sentiero 483
che comincia come comoda strada sterrata
in breve il sentiero si separa dalla strada ed entra nel bosco
concedendo però qualche simpatico scorcio
Arrivo al bivio con il sentiero 485, che imbocco in direzione Rifugio Bosconero via Forcella de le Ciavazòles
dietro di me Monte Rite, con il forte trasformato in museo di Mesner, alle sue spalle troneggia IL RE Antelao
il sentiero adesso esce dal bosco per entrare tra i mughi, e assieme all' Antelao spuntano le Marmarole da una parte e le Tofane dall' altra
si fa vedere anche l' altro gigante, il mio amato Pelmo
Io intanto continuo a salire verso la forcella...
E UNA! eccomi arrivato a Forcella de le Ciavazòles, la prima del giro (con le tabelle segnavia abbattute dalla neve di questo inverno...)
il panorama qua si fa interessante, moooolto interessante
alle mie spalle Pelmo
Tofane
Sorapiss
Antelao
davanti a me le folli geometrie di pura Dolomite del Sasso di Toanella e della Rocchetta Alta
Dopo il momento della gioia, arriva il momento della cautela: la discesa da Forcella de le Ciavazòle mi è stata descritta da molti (e anche da vari libri) come un delirio quasi impraticabile, un lungo scivolo di frana a 45 gradi, quindi inizio a scendere il sentiero con calma
arrivo subito al primo tratto insidioso, che è stato attrezzato con delle corde
passate le corde, mi accorgo della gran botta di kulo: il fondo non è quella specie di "fango secco" che solo a guardarlo viene giù, ma è un ghiaino finissimo che con l'acqua delle piogge recenti si è amalgamato in una morbida poltiglia, quasi malta, che quando calchi il tallone ti frena dolcemente, rendendo molto più godibile la discesa
intanto davanti ho questo spettacolo
mentre dietro è cosí
altro breve tratto attrezzato
e poi di nuovo a ravanare
davanti iniziano a far capolino anche gli Spiz di Mezzodí, mia vecchia conoscenza
Un ultimo sguardo indietro
e arrivo all' ultimo tratto attrezzato, questa volta con catene
adesso oltre agli Spiz si fanno vedere anche Tamer e San Sebastiano
arrivo quindi al Cronf, bivio col sentiero 482, dove le tabelle messe l' anno scorso (peraltro indicando erroneamente il sentiero per il rifugio col numero 482 anziché 485) sono già state abbattute da sto inverno disastroso...
si continua ancora per il ghiaione, sempre con questo tripudio dolomitico davanti agli occhi
per poi tagliare la frana a sinistra
e andare a prendere la traccia tra i mughi
attraverso con saliscendi una frana
poi un ghiaione
per poi infilarmi nel bosco
bosco che comunque concede qualche piacevole visione
adesso tocca a Civetta e Moiazza avvolte dalla nuvola di Fantozzi
ancora qualche passo, e arrivo al graziosissimo Rifugio Bosconero
Dopo essermi rifocillato con un cappuccino ed aver fatto rifornimento viveri per il pranzo, riparto lungo il sentiero 490, in direzione Bivacco Campestrín via Forcella del Matt
Il sentiero si infila subito nel bosco
e quando ne esco ho il Sasso di Bosconero sparato davanti
mentre la Civetta è sempre più coperta
il sentiero adesso sale tra i mughi, e di fianco ho la Rocchetta
Di là le nuvole vanno e vengono
il canale che scende da Forcella Toanella ha ancora chiazze di neve... non so ancora cosa mi aspetta
Vedo per la prima volta il canale che scende da Forcella del Matt, percorso da un serpentone di neve... consideriamo che in stagioni normali questo canale è sgombro da oltre un mese!!!!
Attraverso il canale e passo all' altro versante, dove il sentiero si è ripulito da qualche giorno
supero l' incrocio col sentiero 482 per Forcella Toanella e proseguo
Senza neve!!!
Arrivo al culmine della neve, poco sotto la forcella
giù è cosí
salgo sotto pareti strapiombanti
la forcella è ormai in vista, e le nuvole se ne vanno
Ultimi metri
E DUE! arrivato a Forcella del Matt
di fronte a me, coperte dalle nuvole, le Dolomiti d' Oltrepiave: Cima Frati, Cima Preti e Duranno... sto benedetto Duranno non riesco mai a vederlo
Mi fermo a mangiare su questo balcone panoramico, dopodiché mi riavvio in discesa: il sentiero inizia ripido ma stabile
ma arriva subito un tratto attrezzato... mmm la cosa inizia a puzzarmi
Infatti il canale è completamente franato, e mi farà espiare le benevole condizioni trovate in discesa dalle Ciavazòles: fondo cedevolissimo, salti di roccia da evitare, è un bel ravanamento peloso...
Terminato lo sbudellamento con smadonnamento ritrovo una traccia umana e mi godo un attimo il panorama sull' Oltrepiave (sempre coperto)
e, in lontananza, vedo anche un gruppetto di camosci, i miei portafortuna
Da qua la discesa prosegue su piacevole ghiaione
accompagnata da geometrie a dir poco bizzarre
adesso il sentiero entra nei mughi (shock termico ) e poi nel bosco, con piacevole saliscendi, o meglio, sarebbe piacevole se non dovessi lottare continuamente con gli alberi schiantati...
esco dal bosco, m'inkia
ed in breve arrivo al bel bivacco Casera Campestrin, davvero carina e ben attrezzata
Riposo qualche minuto, e riparto con il sentiero 483 in direzione Forcella Cibiana via Forcella Bella
dopo un avvio panoramico, il sentiero si infila subito nel bosco
quando ne esco vengo accolto da queste coreografie
Ma il piacere dura poco: il sentiero attacca a salire con infiniti estenuanti tornanti
dietro è sempre coperto
...verso l' infinito...
dai avanti manca poco
ultimi metri
e arrivo finalmente a Forcella Bella. E TRE!
e quando guardo i tornanti che mi sono lasciato alle spalle quasi svengo
adesso il sentiero è una piacevole quanto spettacolare traversata in costa
dietro è cosí
mentre di fianco questo bel ghiaione precipita a valle
il sentiero continua cosí, panoramicissimo
e ne approfitto per dare un ultimo sguardo indietro prima di infilarmi tra i mughi prima e nel bosco poi
arrivo cosí al bivio col sentiero 485 che avevo passato all' inizio, da dove il sentiero, nel bosco, mi porterà in breve a Forcella Cibiana e alla macchina
arrivo giù stanco morto, dopo circa 1700 metri di dislivello, ma questo giro mi ha rigenerato, anzi mi ha caricato: per mercoledí le previsioni danno bel tempo e chiamo un amico: "Vecio domani vieni a dormire da me che mercoledí si va a scarpinare!"
ma questa è un' altra storia