Era dall’agosto 2011 che sognavo questo momento, salire l’Ortles!
Allora, ero solo un “ferratista” sfegatato, stavo muovendo qualche passo d’alpinismo, ma nulla di che.
Salii la Ferrata Tabaretta con alcuni amici del nostro forum.
Una volta terminata, con uno di loro ci spostammo all’intaglio che accede alla via Normale dell’Ortles; rimasi fulminato, quasi spaventato, da cotanta imponenza!
Pensai dentro di me: non ce la farò mai a salirlo!
Invece, dopo soli 3 anni, sono qua a raccontare la mia avventura sull’Ortles.
Un giovane, intraprendente ragazzo di Bergamo, con cui sono uscito un paio di volte, mi propone l’Hintergrat.
Sono un po’ titubante, per la lunghezza e la difficoltà alta dei passaggi su roccia; ma lui scala forte!
Le previsioni meteo sono ottime, già due giorni prima della data fissata.
Chiamo il Rif. Coston, e mi dicono che il giorno prima del nostro arrivo delle guide sarebbero salite, di conseguenza avrebbero tracciato il percorso. Ottimo!
Si parte martedì alle 13, direzione Solda. Il tratto tra Merano e Solda è sempre una tortura, se non si percorre la mattina presto, o la sera tardi!
Alle 16 siamo a Solda, 16e20 si comincia a camminare…
Il primo tratto è su sentiero “turistico” immerso nei boschi con scorci panoramici sulle zone a NE di Solda: Dossobello; Valle di Zai, Vertana, …………
Dopo neanche un’ora si esce allo “scoperto”, il panorama cambia leggermente, ci si addentra in ambiente glaciale. La vista della nostra meta ci rinvigorisce e intimorisce allo stesso momento. Semplicemente “Grandioso”!
Attraversiamo un vallone morenico per andar a prendere la costola rocciosa sovrastante il Monte del Bersaglio. Da li, con un lungo traverso ascendente che taglia il versante W della Punta del Coston (breve tratto attrezzato facile, leggermente esposto, EE-), si arriva al rifugio.
Ora, il belvedere attorno cambia, si allarga alla vista della Cresta Madriccio-Cevedale-Graglia-Gran Zebrù e Monte Zebrù.
Il cielo si copre minacciosamente sempre più, col passare delle ore! Prima di ritirarci in camerata comincia a piover! E che c….o!
Siamo gli unici italiani al rifugio, mi sento molto a disagio!
La sveglia è alle 3e30, guardo fuori dalla finestra col timore che ci sia brutto tempo; le stelle sono tante. Meno male!
Lasciamo che gli altri si preparino così da non intralciare il traffico mattutino.
Alle 4e15 si parte, siamo la seconda cordata a farlo, davanti a noi una guida con due clienti. Li seguiamo a distanza, per non dar l’impressione di “tacchinarli”!
Le foto, a quest’ora, non riescono a catturare le immagini che percepiscono i nostri occhi. Peccato!
Ora il percorso potete seguirlo guardando le foto e leggendo le didascalie a fianco.
Buona visione
https://plus.google.com/u/0/photos/1149 ... 4344147105