Vedo su internet che c'è in alto Alto Adige un piccolo e graziosissimo rifugio di fine 800, in posizione fantastica a 2500 metri, tutto in scandole lavorate a mano, che la provincia di Bolzano ha deciso di demolire tra qualche anno per poi rimpiazzarlo con un catafalco moderno che meglio si addice ad una periferia urbana che non ad un rifugio di montagna: DEVO andarci prima dello scempio!
Guardo il meteo, pare ci sia una finestra favorevole il 3/4 luglio, chiamo un amico che mi chiedeva di fare una scarpinata assieme
"vecio ci son sti 2 giorni buoni, mi fa voglia sto giro, ci stai?"
"CI STO, ANDIAMO!"
E cosí i nostri eroi partono il 3 di buon mattino in direzione Lago di Neves, sopra Lappago di Selva dei Molini (per intenderci vicino a Campo Tures).
Quando arriviamo al parcheggio il benvenuto del panorama è questo
ci prepariamo e ci incamminiamo lungo il sentiero 24, destinazione Rifugio Porro, che inizialmente segue la stradina del lungolago
Passata una malga il sentiero diventa sentiero, ed inizia a risalire nel bosco, pur concedendo qualche scorcio panoramico verso il Monte Grigio e il Flemm
Finalmente il sentiero esce all' aperto, e davanti a noi abbiamo la cresta di confine innevata
intanto continuiamo a salire per pascolo idilliaco
anche se in fondo iniziano a farsi vedere il carattere lunare della zona e la parte centrale del nostro percorso
passata Malga Neves Alta, il sentiero diventa una comoda mulattiera quasi in falsopiano
il rifugio è la in fondo
un ultimo sguardo alle spalle
ed eccoci arrivati al Rifugio Giovanni Porro, dove ci spariamo dei buonissimi canederli in brodo (che tra la sudata ed il venticello ci stavano tutti) facendo due risate col simpaticissimo gestore, un personaggio !!!!
prima di partire faccio 2 foto al panorama, non chiedetemi che monti sono percheé non sono pratico della zona, ma è semplicemente galattico
Dopo aver mangiato e riso, ci riavviamo lungo il sentiero 1 "Alta Via di Neves" in direzione Rifugio Ponte di Ghiaccio, una traversata galattica che ci porterà ai piedi di Cima di Campo, Gran Mesule e Punta Bianca con i loro nevai ed i ghiacciai di Neves
un ultimo sguardo al Rifugio Porro sotto la Cima delle Pecore
inizialmente il sentiero parte in leggera salita su facile traccia, caratterizzata dai gran pietroni tipici di queste zone
e risale in quota lungo il fianco della valle che scende al lago
poi fai una curva, e ti si spalanca un mondo magico davanti
mmm se tanto mi da tanto, non rispetterò mai i tempi standard di marcia, questo posto sembra fatto apposta per sctenare la mia foto-compulsività
e cominciamo a pestare la prima chiazza di neve
quella "scogliera" la in fondo mi fa impazzire
e perché questa conca no?
il sentiero è tutto cosí, alterna tratti su pietraia lunare ad attraversamenti di canali di neve
sempre con la scogliera in mira
altro nevaio
e altra pietraia
e altra foto della Vedretta Orientale di Neves
APPERÒ
arriviamo cosí ad un trivio: da una parte la normale alla Cima di Campo, da un' altra la normale alla Gran Mesule, da un' altra ancora il nostro sentiero
il posto è grandioso, e decidiamo di fare una sosta a goderci il paesaggio
si dice che il sole mangia le ore, quindi è il caso di riavviarsi, anche se a malincuore
si ma come fai ad andar dritto senza fermarti davanti a scene del genere?????
passiamo il ponticello che conduce verso... la marea bianca
e proseguiamo sulla neve seguendo i vari ometti che qua e là emergono
intanto loro ci fanno da sfondo
ogni tanto il sentiero "riemerge"
ma si torna subito sulla neve
proseguire è difficile perché in un posto del genere verrebbe voglia di passare tutta la giornata...
però bisogna, quindi avanti in questo posto magico
ancora una volta il sentiero riemerge, perfetto per riposare un po' le gambe
uno sguardo indietro
e taac ancora neve
che mi porta ai piedi della mia amata "scogliera"
Il percorso su neve sembra ormai terminato, il sentiero diventa un' ottima traccia molto riposante
e arriviamo al vecchio bivio per scendere al lago (adesso il percorso viene mantenuto in comune con il sentiero 1, facendo deviare più avanti)
dove ci accoglie questo bel ruscello
per la prima volta torniamo anche a vedere il lago
ma sulle quinte è sempre la neve a far la padrona
ripartiamo per il sentiero
sembrava finita ma rieccola qua che ci aspetta
verso il fondovalle con il lago
dopo un' altra parentesi sulle pietre, si torna nel regno del bianco... tutto esposto a sud, ti risparmia pure i soldi delle lampade dall' estetista!
pare che qualcuno mi abbia preparato questo posto su misura
e avanti per la neve
noi veniamo da la
ormai siamo arrivati al confine del regno bianco, adesso l' elemento dominante sarà la pietraia misto sprazzi di pascolo, con il lago (quasi) sempre in vista
Arrivo cosí al nuovo bivio per il lago
aspetto che arrivi il mio amico e... lo sta aspettando anche lei! chissà cosa dovrà dirgli!
ci riincamminiamo, e adesso il sentiero pare un altro mondo... sempre a mezza costa, rilassante, pare la tipica passeggiata da turisti
ancora uno sguardo al lago, sotto di noi
e uno verso il Rifugio Porro, col suo spettacolo alle spalle
adesso si prosegue trotterellando
e guardando il percorso fotonico che abbiamo appena fatto
Un' altra breve chiazza da attraversare (e brevemente risalire) non ci turba, ormai siamo habitué
Dopodiché il sentiero sale, verso l' infinito
per poi costeggiare queste piacevoli pozze d' acqua, da dove iniziamo ad avere bene in vista Cima Cadini, che sovrasta Passo Ponte di Ghiaccio
attraversiamo un altro bel ruscello... err ruscello? pare il Piave!!!
qua dovremmo essere sotto il Dosso Largo
e continuiamo sul sentiero, anche se ogni tanto qualche chiazza da attraversare c' è ancora
il lago ormai è alle nostre spalle, manca poco
adesso tocca alle cascatelle...
mentre ci apprestiamo ad entrare nel versante della Valle della Pipa
e diamo un ultimo sguardo al Passo Neves dove avevamo pranzato al Rif. Porro
un po' sulla luna
e un po' sulla neve
che spettacolo questo versante!!!
adesso la nostra mèta è in vista, ma le sorprese non sono finite
io sono di nuovo imbambolato a fare foto
verso la testata della valle col rifugio
e indietro
"oi Blitz guarda la!"
"eh? cosa"
"dai rincoglionito guarda la sotto!"
orcapuXXana!!!
vanno verso il nostro sentiero
ma quanti sono??????
scendiamo verso il nevaio
siamo circondati
Lui è il boss
"ciò ti cossa gheto da spiar la nascosto?"
dopo aver salutato i padroni di casa ci riavviamo lungo gli ultimi metri che ci separano dal rifugio
e arriviamo finalmente al Rifugio Ponte di Ghiaccio, meta finale della giornata
Dopo una rinfrescata ci diamo sotto con la cena: praticamente mangiamo come due fogne, ma che buonooooooooo
e tra un piatto e l' altro salto fuori a fare due foto al tramonto
il mio amico era convinto che fossi uscito a fumare, e quando al rientro gli mostro le foto manca poco che mi tiri un piatto in testa
Mangiato, riposato, degustato grappe (vi pare che io passi per un rifugio senza assaggiarle? non sia mai! ) e chiaccherato col simpatico gestore, ce ne andiamo a letto cotti come peri...
La mattina ci svegliamo presto per vedere l' alba, ma la nostra attenzione viene catturata da qualcos' altro e l' alba va a farsi benedire...
sentiamo dei colpi secchi, come se qualcuno stesse spaccando legna... ci giriamo e c' è un branco di stambecchi quasi di fianco al rifugio
e altri che pascolano nella conca subito sotto e vanno a raggiungere i colleghi
ci stiamo domandando cosa siano quei colpi secchi, quando a un certo punto vediamo di cosa si tratti: una lotta tra maschi!
Il maschio Alpha prende a cornate tutti quelli che provano ad insidiare il suo dominio, e li batte anche due alla volta!!!!!
questi lasciano i litiganti a litigare e se ne vanno a mangiare 9chiamali scemi )
Rientriamo a far colazione anche noi, ci prepariamo con la dovuta calma (siamo venuti a fare 2 giorni di relax, non le corse ) e ci avviamo lungo il sentiero 26 per tornare al Lago di Neves
Il sentiero discende tutta la Val della Pipa, la pendenza è sempre piacevole, e la parte iniziale, ovviamente, attraversa campi di neve
alternandoli a qualche breve tratto sulla pietraia
mano a mano che si scende la neve inizia a diradarsi ed a lasciare posto al pascolo
e non mi lascio sfuggire queste ultime due foto nevose
i ruscelli da scioglimento si moltiplicano
adesso siamo su un misto pascolo/pietraia
e c'è già la prima pettegola del paese che si affaccia a vedere chi sono sti due estranei
ci dirigiamo ad attraversare il ruscello
ed ecco qua le sue comeri: signore e signori, ecco a voi le campionesse di speteguless: le marmotte!
questa oltre a spettegolare fa pure la poser
Dopo aver scambiato due pettegolezzi con le comari riprendiamo il cammino, adesso il sentiero segue praticamente il ruscello
allietati dalle cascatelle, iniziamo a rivedere anche il lago
ed arriviamo su un bel pascolo dove ci sono vacche e cavalle a far la bella vita
avete presente il significato di stravaccate? eccolo qua!
il socio va a fare un video a una vacca, e questa per tutta risposta gli tira una leccata alla Go-Pro, io mi rovescio dalle risate
Lei invece viene a farsi accarezzare, e ancora e ancora, e sembra restarci male quando andiamo via
Purtroppo non ci possiamo fermare, anche se sarebbe ballo stare qua qualche ora, e riprendiamo il nostro cammino
diamo un ultimo sguardo a quest' angolo di paradiso prima di addentrarci nel boschetto che ci condurrà al lago
arriviamo giù a riva, da qua sarà una piacevole passeggiata sul lungolago
e rientrando alla macchina, a conclusione di un giro spettacolare nato quasi per sbaglio, salutiamo questi posti favolosi cosí, con le montagne innevate dove abbiamo camminato ieri che si specchiano sul Lago di Neves