fedipos ha scritto:L'80% di chi si mette nelle peste in montagna, a livello alpinistico, proviene dalle falesie: guarda che novità! Anche lo Stefano, gradito ingresso nel topic,faceva le doppie sulle catene delle falesie. Chiedegli un pò che aria tirava quando allo stage è arrivato in cima al tiro da primo e si è sentito dire " bene, armati una doppia e scendi".Adesso il primo che si azzarda a parlare di falesie lo disintegro.
Mi son ca**to addosso...me lo ricordo ancora...il panico più totale.
Anche perché son salito senza protezioni (nel senso che le ho messe io, 15 metri di parete, sarà stato un III, ma non c'erano spit, catene, corde...niente!) e una volta arrivati in cima erano sempre catzi miei a arrangiarmi per scendere. mettiti in sicurezza, arma la sosta, testala, recupera la corda, metti il nodo di fine corda, buttala stando attento alla gente sotto e al vento (che anche ieri,, porkatroya, mi è finita in mezzo a un albero), metti su l'autoblccante e il discensore (che se ti cade devi scendere in emergenza con il mezzo barca, pregando di avere un pera in più e con conseguente attorcigliamento di corda) prova la calata, stacca la sicurezza, scendi e recupera il materiale
no...non si può saltare niente di queste operazioni...anzi, è facile che ne abbia saltata io qualcuna
vi dico solo che al terzo giorno, uno dei partecipanti allo stage (di 3 giorni, ndr) ha detto "vado a casa perché sono logoro mentalmente", un altro invece (io) si è slogato una caviglia nell'ultima (ultima) calata
state (stiamo) attenti...non c'è niente di ovvio o facile in questo sport..