Vajont 1963-2013

Argomenti vari legati al mondo della montagna.

Re: Vajont 1963-2013

Messaggioda fudos » 23/10/2013, 18:24

nella foto la M di Mouller... il geologo che preavvisò!
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Re: Vajont 1963-2013

Messaggioda fudos » 23/10/2013, 18:30

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Re: Vajont 1963-2013

Messaggioda Blitz » 23/10/2013, 21:11

fudos ha scritto:nella foto la M di Mouller... il geologo che preavvisò!


la maggioranza e' convinta di questo, eppure pare che a scoprire veramente la frana, le dimensioni ed il volume sia stato Edoardo Semenza, il geologo figlio di Carlo, il progettista della diga...
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Re: Vajont 1963-2013

Messaggioda alverspir » 24/10/2013, 7:22

Nella serata famosa sul Vajont di Marco Paolini la cosa è stata chiaramente spiegata molto bene.
A chi non lo avesse ancora visto consiglio di farlo.
In due parole: lo striaco sentenziò per primo una linea ideale di frana quasi pronta a muoversi se sollecitata. Il figlio del Semenza lo confermò quando fu incaricato di alcuni sopralluoghi dopo le prime avvisaglie di smottamenti. Pensavano che essendo il figlio di... potesse essere di parte, invece confermò le critiche previsioni... e questo non fece piacere nè comodo agli infami.
Cmq vi invito a procuravi il DVD di Paolini o farvelo prestare perchè ne vale la pena.
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Re: Vajont 1963-2013

Messaggioda Blitz » 24/10/2013, 8:47

Mmm la successione degli eventi e' un po' diversa da come raccontata (e anche il pensiero di alcuni protagonisti)...

consiglio la lettura del libro:

LA STORIA DEL VAJONT di Edoardo Semenza (il geologo figlio del progettista)

che mi ha stimolato ad approfondire con altre letture trovando letture completamente diverse per alcuni fatti (es. il modello idraulico di Nove, le cui prove non sono state approfondite nella maniera che avrebbe voluto il progettista Carlo Semenza, scomparso nell' autunno 61) o per alcuni comportamenti: pare che non ci fosse alcuna corsa al collaudo perche' non influiva sul pagamento alla SADE (il compenso era basato sul valore medio in borsa del triennio 59-61) e mi son fatto la PERSONALISSIMA IDEA che la strage sia stata causata da un mix di CELODURISMO, superficialita' e "complessi" di Biadene...
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Re: Vajont 1963-2013

Messaggioda alverspir » 24/10/2013, 9:31

Non metto in dubbio la versione dei vari protagonisti (esclusi gli infami naturalmente).
Ma per onore di obiettività preferisco affidarmi maggiormente agli atti accertati ufficialmente. Non metto in dubbio a priori quanto sostenuto, in questo caso, da E.Semenza... ma è pur sempre di parte... anche se solo in minima parte.
Cmq la ricostruzione di paolini è basata sui fatti accertati e a quanto sembra confermati.
Per quanto riguarda la corsa al collaudo io l'ho letta e sentita diversamente, nel senso che i tempi 'stretti' c'erano eccome. D'altronde nel mondo politico-finanziario-economico l'interesse venale è sempre stato (e sarà purtroppo) il fine primario... così è.
Ritengo che circoscrivere una tragedia del genere alla figura di uno-due protagonisti per superficialità e complessi vari sia molto riduttivo ed un alibi al mondo corrotto ed infame che ha consentito che una tale tragedia si compia.
Poi ognuno la pensa a modo suo, sia chiaro.
Io spesso ripenso a due cose:
- se gli 'antichi' hanno costruito Erto e Casso sul versante opposto e nominato il monte in questione Toc (tocco, pezzo...) si sarà pure una ragione oppure erano ubriachi spolpati dalla mattina alla sera e hanno tirato una monetina per decidere dove insediarsi?
- lo smottamento avvenuto in precedenza sul bacino della diga di Pontesei-ValZoldana avrebbe dovuto mettere in guardia ma è stato minimizzato e... 'silenziato'

Il Vajont ha fatto clamore per il numero alto di vittime e la cancellazione totale di un paese, ma quante altre tragedie sono e stanno accadendo per la violenza ambientale perpetrata da categorie di infami e corrotti in nome del sempre e solito motivo: potere/denaro.
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Re: Vajont 1963-2013

Messaggioda giubi_pd » 24/10/2013, 10:09

fedipos ha scritto:Bravo Giubi .....

"Dalla cima di una Montagna il sole tramonta sempre dopo e sorge sempre prima......ecco perchè, nella vita, val sempre la pena di "camminare" in salita !!" (Cit. SHERPA61)
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Re: Vajont 1963-2013

Messaggioda Blitz » 24/10/2013, 11:53

Per quanto riguarda gli "infami", varie letture mi hanno fatto cambiare idea su vari personaggi: su alcuni in meglio, su altri in peggio.

alverspir ha scritto:Cmq la ricostruzione di paolini è basata sui fatti accertati e a quanto sembra confermati.


E' quello che pensavo anch' io, avendo letto solo il suo libro e quello della Merlin:
poi ho iniziato a leggere altri libri, tra cui quello di Edoardo Semenza, quello di Luigi Rivis e quello di Claudio Datei.
Paolini com'e' ovvio (negli anni 90 a parte i libri della Merlin e di Reberschack non c'era altro sulla vicenda) si basa principalmente sulla ricostruzione della Merlin, a sua volta basata sull' indagine parlamentare del PCI (che sappiamo all' epoca quanto potesse essere affidabile) e sull' istruttoria del giudice Fabbri che chiamava in causa la teoria della corsa al collaudo, teoria rigettata dalla corte poiche' che la diga fosse collaudata o meno, non avrebbe influito sui soldi che avrebbe preso la SADE dall' ENEL...
Altra cosa, l' ultima tranche di contributo statale a fondo perduto non sarebbe piu' spettata alla SADE ma all' ENEL - nuova proprietaria dell' impianto, cioe' allo stato stesso.
Tra l' altro Paolini dimentica (o probabilmente non sa) che fino al 59 (legge voluta fatalita' da Penta) non era richiesto sondare il terreno del bacino ma bastava che tenessero le pareti dove appoggiava la diga: in Italia mancava totalmente una cultura tecnico/geologica che portasse ad un' approfondito studio dei bacini e delle frane

alverspir ha scritto:Ritengo che circoscrivere una tragedia del genere alla figura di uno-due protagonisti per superficialità e complessi vari sia molto riduttivo ed un alibi al mondo corrotto ed infame che ha consentito che una tale tragedia si compia.

non sto trovando un' alibi alle porcate che si fanno a quei livelli (considera poi che c'era anche lo Stato che spingeva a fare gli impianti perche' eravamo nella merda e dovevamo ricostruire il Paese), sono solo sconcertato perche' sinceramente tra una coglionata di un mona che giocava con la diga e la vita di 2000 anime, e un disastro previsto ma ignorato per motivi di soldi, non so quale sia la peggio...

Certo e' che se sti infami avessero lasciato lavorare Ghetti come dovuto (e come avrebbe voluto Carlo Semenza) si sarebbero accorti immediatamente delle ondate bibliche che sarebbero venute fuori, e' anche per questo che ce l' ho a morte con Biadene: prima fa sospendere gli esperimenti di Ghetti, poi va avanti zitto zitto senza informare il Ministero, poi addirittura fa finta che niente fosse nonostante i continui terremoti... e al processo bella faccia da culo impassibile...

alverspir ha scritto:Il Vajont ha fatto clamore per il numero alto di vittime e la cancellazione totale di un paese, ma quante altre tragedie sono e stanno accadendo per la violenza ambientale perpetrata da categorie di infami e corrotti in nome del sempre e solito motivo: potere/denaro.


Pienamente d' accordo, basta vedere i telegiornali ogni anno tra fine ottobre e i primi di novembre: posti ogni anno diversi ma solita storia
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Re: Vajont 1963-2013

Messaggioda sandro.raso » 18/11/2013, 22:03

Premetto che avendo conosciuto personalmente il grandissimo Walter Bonatti (che ora riposa nel cimitero di Portovenere) mi sono fatto una idea non proprio buona su Ardito Desio, che - come è stato ufficialmente dichiarato, seppur con oltre 50 anni di ritardo, dall'inchiesta del CAI - barò spudoratamente sulla conquista del K2, almeno in due modi: uno falsando completamente la verità sulla conquista della vetta, e precedentemente l'altra con l'esclusione di Riccardo Cassin in base ad analisi cliniche palesemente false.

Solo recentemente ne ho appreso un'altra su Desio: nella sua qualità di geologo, dopo il disastro del Vajont fece parte della commissione che stilò una relazione tecnica (poi rigettata dal Tribunale) in base alla quale la frana e l'esondazione erano avvenute per cause naturali imprevedibili e non c'erano quindi colpe di nessuno. Quindi anche come geologo non ci fa una bella figura, visto che altri geologi la frana l'avevano prevista.
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Re: Vajont 1963-2013

Messaggioda alverspir » 19/11/2013, 10:54

Il Desio... bel soggetto... veramente... :evil:
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