LE SCUSE DEL CLIMBER: "Non ce l'ho fatta perché..."

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Re: LE SCUSE DEL CLIMBER: "Non ce l'ho fatta perché..."

Messaggioda VinciMountain » 19/11/2013, 9:52

Storm Sentry ha scritto:guard al'altro giorno stavo cercando di salire un 6b...a un certo punto mi faccio calare...e faccio "niente...è troppo difficile per me"...mi guardavano come se fossi un alieno...


invece hai fatto bene.. :okkemo:
Ben meglio ammettere i propri momentanei limiti che sparar stupidate.. poi va bè, la scusa ogni tanto scappa a tutti ma è meglio un pò di umiltà e allenarsi di più che andar avanti a scuse..

poi come ti dicevo è meglio (secondo me) allenarsi e arrampicare tanto cercando di confermare gradi sempre maggiori che continuar a puntar a tiri sempre più difficili senza aver acquisito la tecnica, malizia e forza necessaria.. prendi solo delle bastonate nei denti per niente!
Poi ogni tanto va anche bene provare un tiro qualche grado superiore per "mettersi alla prova", ma deve essere un caso sporadico..
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Re: LE SCUSE DEL CLIMBER: "Non ce l'ho fatta perché..."

Messaggioda alverspir » 19/11/2013, 10:56

VinciMountain ha scritto:Poi ogni tanto va anche bene provare un tiro qualche grado superiore per "mettersi alla prova", ma deve essere un caso sporadico..

Permettimi Vinc visto che siamo in Osteria...
sembra scritta a proposito...
Poi ogni tanto va anche bene provare un bicchiere con qualche grado superiore per "mettersi alla prova", ma deve essere un caso sporadico.. :aaaemo: :aaaemo: :aaaemo:
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Re: LE SCUSE DEL CLIMBER: "Non ce l'ho fatta perché..."

Messaggioda Storm Sentry » 19/11/2013, 12:53

infatti ho seguito il tuo consiglio...adesso sto cercando di ripetere quei 6a che son riuscito a fare, in modo da affinare il movimento...e incredibilmente ogni volta che li rifaccio mi sento un pelino più a mio agio...

sarà che ormai la paura di cadere è un lontano ricordo... ;) questo anche mi fa ben sperare...comunque sento che sto arrivando al mio limite "fisico"...quando mi stimavo che sarei arrivato fino al grado 6a/6b ci avevo visto giusto.

e comunque grazie anche a giubi "non sgradare mai, altrimenti perdi il movimento"....thumbs up!!!!! devo dire che aveva veramente ragione
Arrivi in cima dopo aver rinunciato a tutto quello che credevi necessario alla sopravvivenza e ti trovi solo con la tua anima.In quel vuoto puoi esaminare,in un'ottica diversa,te stesso e tutti i rapporti e gli oggetti che fanno parte del mondo
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Re: LE SCUSE DEL CLIMBER: "Non ce l'ho fatta perché..."

Messaggioda giubi_pd » 19/11/2013, 19:33

Storm Sentry ha scritto:infatti ho seguito il tuo consiglio...adesso sto cercando di ripetere quei 6a che son riuscito a fare, in modo da affinare il movimento...e incredibilmente ogni volta che li rifaccio mi sento un pelino più a mio agio...

sarà che ormai la paura di cadere è un lontano ricordo... ;) questo anche mi fa ben sperare...comunque sento che sto arrivando al mio limite "fisico"...quando mi stimavo che sarei arrivato fino al grado 6a/6b ci avevo visto giusto.

e comunque grazie anche a giubi "non sgradare mai, altrimenti perdi il movimento"....thumbs up!!!!! devo dire che aveva veramente ragione


Stefano il limite lo hai solo nella testa.. io la penso diversamente da vinci ad esempio.. Faccio sempre un tiro duro..
fedipos ha scritto:Bravo Giubi .....

"Dalla cima di una Montagna il sole tramonta sempre dopo e sorge sempre prima......ecco perchè, nella vita, val sempre la pena di "camminare" in salita !!" (Cit. SHERPA61)
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Re: LE SCUSE DEL CLIMBER: "Non ce l'ho fatta perché..."

Messaggioda VinciMountain » 20/11/2013, 8:55

giubi_pd ha scritto:
Stefano il limite lo hai solo nella testa.. io la penso diversamente da vinci ad esempio.. Faccio sempre un tiro duro..


che intendi per "faccio sempre un tiro duro"?

no, io ho semplicemente consigliato a Stefano (visto che è quasi agli inizi - senza offesa :okkemo: ) di andarci con calma, di non avere fretta di aumentar il grado ecc.. che non serve a nulla! Di andare avanti a passetti e di confermare sempre il grado raggiunto.. Io ho chiuso un 7a in placca in val San Nicolò ma non posso assolutamente dire che 7a sia il mio grado..
Questo intendevo dire.. Stefano è stato sicuramente bravo a chiudere questi 2/3 o tot 6a ma ogni 6a è diverso quindi prima di aumentar gradi, bisogna acquisire la tecnica e la pratica necessaria per rendere naturale il grado..

poi come ripeto, va più che bene puntare a qualche grado alto di tanto in tanto per mettersi alla prova ma deve essere una prova ogni tot.. non che diventi una regola!
Che poi si abbiano dei limiti in testa o meno (che posso anche esser d'accordo con te) continuar a puntar tiri molto superiori alle proprio attuali possibilità non serve a nulla secondo me.. anzi, rischi che ti demoralizzi e perdi la motivazione! (un mio conoscente ha praticamente abbandonato l'arrampicata anche per questo motivo..)

Attualmente in palestra ho puntato e sto lavorando un 7b+ in placca (tutto movimenti lunghi, d'equilibrio su microtacche o piccoli svasi) ma lo faccio per una mia soddisfazione personale, sicuramente non per puntare al grado ecc..
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Re: LE SCUSE DEL CLIMBER: "Non ce l'ho fatta perché..."

Messaggioda Storm Sentry » 20/11/2013, 12:25

Allora, premesso che è assolutamente vero che sono agli inizi...

sento che il 6a sta diventando il mio grado, per cui cerco di replicarlo in quante più situazioni possibili...
una settimana fa per gioco ho provato un 6a+...ma solo perché c'era gente di fianco che "vai tranquillo, se non riesci andiamo su noi a prenderti la roba"...e fatalità ce l'ho fatta..

però rispetto a quattro mesi fa, capisco molto più frequentemente su quali buchetti posso fidarmi, quali invece sono da evitare....se salgo con le braccio mi ricordo di evitare di piegarle, sto imparando a usare gli svasi in opposizione...insomma tutte cose che fino a un anno fa erano arabo...facevo un po' ciapa e tira. mettici anche il fatto che comunque mi fido al 100% del compagno di cordata e che ormai la paura di cadere è quasi un lontano ricordo, ho iniziato a "puntare il piede e fare atto di fede"...come si suol dire...
e questo mi ha aiutato a salire un po'..

per il mio modo di vedere l'arrampicata, per il mio livello mentale (e fisico...purtroppo...e non mi riferisco solo al peso) tendenzialmente adesso è quasi arrivato il momento di fermarmi. posso salire ancora di un punto, magari arrivare al 6b...però poi dovrei mettermi d'impegno, dimagrire, fare esercizio tutti i giorni, ri-operarmi al ginocchio...e non diventerebbe più solo uno svago...io non me la sento...preferisco vivermela come il "falesista della domenica"...che tanto bene mi fa stare, sia fisicamente che mentalmente.

confermo quanto detto da Vincenzo, comunque: provare gradi molto superiori al tuo rischia di demotivarti. a noi è successo...un giorno per giocare siamo andati a provare un 7a con corda dall'alto...non siamo arrivati neanche al secondo spit...è stato un brutto momento...semmai è meglio fare qualcosa di un po' più facile (non MOLTO più facile)
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Re: LE SCUSE DEL CLIMBER: "Non ce l'ho fatta perché..."

Messaggioda fedipos » 20/11/2013, 13:18

Ah Ste............ e poi te la fai sotto sul 2°+ con un rinvio (messo da te ) 10 metri sotto! Quando sei arrivato in cima, dove anzichè "catenarti" hai dovuto cercare di farti una sosta, la tua soddisfazione non credo fosse tanto inferiore a quella dei 6/7/8 con la corda dall'alto salpato su come una trota:mi sbaglio?
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Re: LE SCUSE DEL CLIMBER: "Non ce l'ho fatta perché..."

Messaggioda Storm Sentry » 20/11/2013, 15:06

certo Filippo

stiamo solo parlando di due cose diverse...
anvche quando ho completato il mio primo parco avventura a 20 metri d'altezza ero contentissimo. solo in momenti diversi e su cose del tutto differenti
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Re: LE SCUSE DEL CLIMBER: "Non ce l'ho fatta perché..."

Messaggioda giubi_pd » 20/11/2013, 17:06

Storm Sentry ha scritto:Allora, premesso che è assolutamente vero che sono agli inizi...

sento che il 6a sta diventando il mio grado, per cui cerco di replicarlo in quante più situazioni possibili...
una settimana fa per gioco ho provato un 6a+...ma solo perché c'era gente di fianco che "vai tranquillo, se non riesci andiamo su noi a prenderti la roba"...e fatalità ce l'ho fatta..

però rispetto a quattro mesi fa, capisco molto più frequentemente su quali buchetti posso fidarmi, quali invece sono da evitare....se salgo con le braccio mi ricordo di evitare di piegarle, sto imparando a usare gli svasi in opposizione...insomma tutte cose che fino a un anno fa erano arabo...facevo un po' ciapa e tira. mettici anche il fatto che comunque mi fido al 100% del compagno di cordata e che ormai la paura di cadere è quasi un lontano ricordo, ho iniziato a "puntare il piede e fare atto di fede"...come si suol dire...
e questo mi ha aiutato a salire un po'..

per il mio modo di vedere l'arrampicata, per il mio livello mentale (e fisico...purtroppo...e non mi riferisco solo al peso) tendenzialmente adesso è quasi arrivato il momento di fermarmi. posso salire ancora di un punto, magari arrivare al 6b...però poi dovrei mettermi d'impegno, dimagrire, fare esercizio tutti i giorni, ri-operarmi al ginocchio...e non diventerebbe più solo uno svago...io non me la sento...preferisco vivermela come il "falesista della domenica"...che tanto bene mi fa stare, sia fisicamente che mentalmente.

confermo quanto detto da Vincenzo, comunque: provare gradi molto superiori al tuo rischia di demotivarti. a noi è successo...un giorno per giocare siamo andati a provare un 7a con corda dall'alto...non siamo arrivati neanche al secondo spit...è stato un brutto momento...semmai è meglio fare qualcosa di un po' più facile (non MOLTO più facile)



continuo a ripetere che io ogni volta un tiro al mio limite lo faccio, fisico, peso, ginocchio e tante altre cose sono solo scuse che si usano e vanno aggiunte alla lista che hai messo.
altra cosa.. vincè.. dire non guardo il grado parlando di un 7b da provare solo per soddisfazione personale mi fa ridere.. il grado lo guardi eccome, altrimenti per soddisfazione personale uno può anche farsi un 6a facendo movimenti fluidi.. che poi su plastica che soddisfazione si possa trovare è un altro discorso, ma è soggettivo, perchè è a me che su plastica non piace tirarmi e paragono la palestra indoor allo stesso livello dei parchi avventura..
fedipos ha scritto:Bravo Giubi .....

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Re: LE SCUSE DEL CLIMBER: "Non ce l'ho fatta perché..."

Messaggioda VinciMountain » 20/11/2013, 17:27

ma non è assolutamente vero.. non cerchiamo sempre di dare l'immagine del climber duro e puro e only rock!

va benissimo anche l'allenamento e l'arrampicata indoor che non ci manca proprio nulla! Sono vie tracciate da altri che possono presentare caratteristiche molto varie "simili" a quelle che puoi trovare al naturale.. senza contare che arrampicare indoor è molto più allenante (fisicamente parlo) che fuori.. perchè in quasi tutte le palestre ci sono metri e metri di strapiombi e voglio vedere se non ti alleni!
Per non parlare del fattore meteo.. per quanto mi riguarda da ottobre fino a marzo/aprile è quasi impossibile arrampicare fuori per via delle temperature ecc.. quindi l'arrampicata indoor va benissimo e non ci manca nulla!

Per quanto riguarda il mio tiro di 7b+ che sto provando intendevo dire che lo faccio per una mia soddisfazione personale perchè so che per quanto mi riguarda il grado è alto e sarei stra-contento a chiuderla, ma non sicuramente per dire che sia il mio grado anzi.. questo intendevo dire!
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