da Champions » 09/09/2013, 14:22
Ho salito il Monte Cristallo il 7 agosto di quest'anno. Piccozza e ramponi erano ancora indispensabili per arrivare al Passo del Cristallo ed anche per un tratto nella parte bassa della via normale. Anche in discesa abbiamo dovuto calzare i ramponi ed usare la piccozza. Non è una cima molto frequentata anche per via del lungo e faticoso avvicinamento su pietraio e neve ghiacciata e per il fatto che non ci sono rifugi o bivacchi per spezzare la salita in due giorni.
Il libro di vetta cominciato nel 2003 non è ancora nemmeno a metà. Quest'anno solo 12 cordate avevano salito il Cristallo prima di noi. In generale non vengono effettuate più di 40 visite all'anno.
Come descrizioni ho utilizzato quelle tratte dai libri di Fabio Cammelli e di Luca Visentini. A mio giudizio le due migliori descrizioni in assoluto. Non esistono solo internet ed i forum da consultare prima di intraprendere una delle più belle e complete tra le vie Alpinistiche normali delle Dolomiti. E' una salita decisamente impegnativa per via del dislivello, sviluppo complessivo ed esposizione; non tanto per i passaggi di arrampicata, un solo passaggio sfiora il III grado. In discesa si possono fare poche calate a corda doppia. Per la maggior parte si arrampica anche in discesa. Bisogna sapersi muovere in libera o in conserva.
Il libro di Fabio Cammelli Dolomiti Monte Cristallo - 101% Vera Montagna (edizione 2009) riporta ben 10 vie di roccia per raggiungere la vetta. La descrizione della via normale è dettagliatissima. Viene descritta anche in discesa.
Durante la salita ma anche nella discesa bisogna rimanere sempre concentrati per non uscire fuori via seguendo gli ometti sbagliati. In discesa pur conoscendo l'itinerario in un punto abbiamo sbagliato strada. Grazie alle inidicazioni di Cammelli (mi ero studiato quasi a memoria la sua descrizione) ci siamo subito accorti dell'errore e rimessi sulla via corretta. Tieni presente che c'è anche una variante alla via normale che è decisamente più impegnativa. Da qui l'importanza di avere le descrizioni (salita e discesa e schizzo della via) di Cammelli. La cresta finale è parecchio esposta.
Dalla cima del Cristallo tutta per noi, vediamo e fotografiamo il vicino Cristallo di Mezzo (arrivo della ferrata Marino Bianchi) pieno zeppo di persone che sono in fila indiana ad aspettare il proprio turno per toccare la croce di vetta. Un mondo molto lontano dal nostro.
Considerato che la nostra discesa sarà ben più lunga ed impegnativa, dico al mio socio: "mi raccomando rimaniamo in vetta al massimo 15 minuti". Mi risponde che concorda, ma.......dopo più di mezz'ora fatico non poco a convincerlo che è veramente ora di scendere.......e lui che continua a chiedermi di scattargli foto di vetta in tutte le angolazioni possibili. Splendido il panorama a 360°. Poi si mette a fotografare le numerosissime firme sul libro di vetta di Fabio Cammelli risalenti al 2007 ed al 2008, ogni volta da una differente via. Il mio socio di arrampicata è fatto così, ma per nulla al mondo vorrei che cambiasse.
Il Monte Cristallo era l'unico dei Tremila famosi della provincia di Belluno che ancora mi mancava. Qualche anno fa era comparso su una rivista di montagna un articolo di alcuni ragazzi di Belluno che avevano concatenato le tre Tofane, il Civetta, il Pelmo, l'Antelao, il Sorapiss ed il Monte Cristallo salendo dalle normali e facendo gli spostamenti in mountain bike. Io mi sono "accontentato" di salire questi otto Tremila in più anni e con gli spostamenti in auto.