Riporto qui di seguito alcune considerazioni che mi sono venute di getto in risposta agli interventi ed ai botta e risposta relativi al post sul Giro del Sassolungo e sui letamai montani...
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Non apprezzo mai le posizioni di finto elitarismo privo di ragion s'essere, così come non apprezzo i comportamenti fuori luogo e irrispettosi.
Nella fattispecie posso dire di essere d'accordo con la levata di scudi di Andrea/Laus e di condividere in parte la boutade di Boris sulle gite-fuffa... Proprio in merito al concetto di gite-fuffa mi è venuta questa riflessione.
La riporto qui per eventuali considerazione (chi ne avesse voglia)
"Non esistono gite fuffa.
Esistono i momenti sbagliati e quelli giusti...
Fare il giro attorno al Sasso Piatto ed al Sassolungo verso ottobre è una magia che impegna una giornata intera, portandosi dietro cibarie e liquidi e, soprattutto, che permette mille fotografie e piacevolissime "scoperte" di angolini fantascientifici.
Tutti quelli che a fare lo stesso percorso in agosto, in coda dietro le mandrie, sfuggono...
Il Piz Boè salito in un momento in cui non ci sono i torpedoni di persone è ancora una signora passeggiata, come anche il giro delle Tre di Lavaredo (spettacolo della natura). Fatte a luglio od agosto fanno perdere la voglia di andare in montagna.
Eppure... Basta salire dalla Val di Mesdì per non trovare quasi nessuno sul Sella...
Volete essere tranquilli vicini alle Tre di Lavaredo? Andate verso il Pian di Cengia e poco oltre... Anche ad agosto sarete pochissimi.
Ma non dite che sono gite fuffa. Non esistono. Esistono escursionisti fuffosi, ma è tutt'altra storia.
Più o meno come la Grignetta...
In infrasettimana, in autunno, è ancora una favola che regala momenti magici.
La domenica è la spiaggia di Jesolo come frequentazione.
Dovrei definirla fuffa?
O definire fuffa i sentieri "gettonati"?
No, definisco "fuffoso" chi va solo dove vanno tutti per essere visto e notato, sporcando la bellezza del luogo con la sua presenza.
Fuffoso definisco chi non sa inventarsi e reinventarsi ogni giorno la propria avventura. Quell'atteggiamento che permette ai veri amanti della montagna di godere allo stesso modo di una arrampicata di VI, di una passeggiata nel bosco, di una ascensione ad un 4000 o anche solo di una sgambata tra amici senza meta.
Buone montagne"