Andrea...tu lo sai che io ti voglio bene...ma non hai risposto alla mia domanda...
o perlomeno non l'ho capito
(guarda che la tipa di fianco a noi...la tetteskina, aveva si e no 12 anni...sì, quella con quindici rinvii attaccati all'imbrago)
al di là che il doppio inglese sulla clessidra onestamente non me lo ricordo, ma a parte questo...la prossima settimana ho l'esame di riparazione
segui il mio ragionamento...
io sono in un punto dove devo calarmi e ho (almeno) due punti, diciamo A e B dove mettere il mio cordino...
ipotizziamo che sti due punti siano sufficientemente sani e stabili, che non suonano vuoto....etc...
allora piglio il mio pezzo di cordino, nodo, lo faccio passare nei due spuntoni (chiaramente se uno dei due spuntoni è una clessidra, si fa al contrario
), ottenendo il vertice della sosta, su cui nel lato alto faccio un mezzo giro...bon
Ora ci attacco il mosco al vertice e faccio il resto , infilando la corda nel moschettone...
bon fin qua?
ok
ora...se la corda di calata la infili direttamente nell'armo...non capisco dove sia lo sfregamento
il problema semmai è in fase di rimozione, che la corda ti sfrega direttamente nell'armo...però in teoria (e anche in pratica perché l'ho provato...diverse volte) la sollecitazione e il calore prodotto dalla corda che scorre nel discensore è di gran lunga maggiore di quello che hai a far scorrere corda contro corda sul vertice...anche perché la forza che viene prodotta è MOLTO minore. in calata hai il tuo peso, quando sfili la corda eserciti una forza di poche decine di newton
non sto dicendo che non si debba fare! anzi, in condizioni di sicurezza sarebbe sempre da usare il moschettone, sto dicendo solo che, in mancanza, non intravedo il problema che può sorgere dal fare corda su corda...
mi son addentrato un po' troppo nel tecnico mi sa...ma ste cose mi incuriosiscono