Come invitato da sherpa posto il traverso su nevaio-impestato-dimerda trovato sul tratto dopo cengia Masenade e innesto cengia del Belìa.
Se vi sembra ripido e sporco vi assicuro che in realtà lo era ancor di più. Senza picca, ramponi e corda più lunga non era proprio il caso di rischiare.
Sotto la lingua della foto lo scivolo proseguiva sul canale che si restringeva sempre più... Scivolare sul tratto voleva dire finire sulle panchine del Carestiato in un lampo...
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Relativamente al libro citato... ben fatto con belle foto, ma se mi si permette un appunto (che io ritengo cmq importante): in questo caso specifico nessuna nota relativa al periodo eventualmente migliore per affrontare il tratto in questione oppure sull'attrezzatura da portarsi per ogni evenienza; anche la prospettiva della foto di chi attraversa con soli bastoncini e su neve ben più consistente è un pò... insufficiente, forse...
Comunque tornati indietro... ma ampiamente ripagati dalla foto della parte alta della cengia Masenade, in luce aperta, presa più o meno dall'incrocio con la Costantini (la cengia Masenade è appunto una eventuale via di fuga dalla Costantini, poco dopo il 'traverso' e le successive paretine verticali...).
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p.s. la cengia corre sui verdi sopra le pareti, non quella più alta...
...questo vale... almeno per noi...