Vieferrate.it

Ciao a tutti, mi rivolgo agli amici del forum per una iniziativa/richiesta/raccoglitore di notizie...
Da notizia frammentarie perchè in questo momento non c'è possibilità di verifica, le Valli di Fiemme e Fassa sono state duramente colpite dai nubifragi dei giorni scorsi.I boschi rasi al suolo a chiazze,sentieri spariti, bivacchi spazzati via,rifugi seriamente danneggiati.Stiamo andando incontro all'inverno...ma li è già inverno e le nevicate copriranno buona parte dei disastri che inizieranno ad essere palpabili solo da Aprile-Maggio 2019.Propongo che chiunque abbia notizie,informazioni,dati,foto,rilevamenti,li versi sul forum per una prima disamina della situazione e poter offrire successivamente l'anno seguente consigli e notizie ai meno esperti che a volte molto danno per scontato, o comunque informazioni utili a tutti,anche a noi che calpestiamo sentieri e saliamo vette.

Sorte più crudele ha toccato il Veneto tutto e parte del Friuli,quindi valgono le stesse richieste di cui sopra.

Idem per la Lombardia zona Lecchese,Comasco,Bergamasco,Sondrio....chi ha informazioni le posta.

Appennino tosco-emiliano, se avete notizie fatevi avanti.

Non cito Piemonte e Valle d'Aosta perchè pare siano state risparmiate dai disastri.

UNICA CONDIZIONE: NON CREARE ALLARMISMI INUTILI, evitare considerazioni (lasciamole agli enti preposti), fornire notizie certe e se possibile documentate(se qualcuno gira clima permettendo e trova disastri posta foto ed eventuali lavori e avanzamenti lavori o blocchi di percorsi...sentieri...strade e ferrate....).
Cerchiamo con serietà di dare una mano alla "montagna" a risollevarsi per la prossima stagione sciistica ma sopratutto per la successiva stagione escurionistica-alpinistica.

Grazie a tutti.

Andrea alias Laustorre

......Fedipos,Sherpa,Onurb,Fitman,Vinci,Dokkodo,Sergio69,Kala,MaxPower,Lariano......

Ciao Laus, bella iniziativa la tua.
Personalmente non ho girato ma ho chiesto info a chi ha fatto gite o ha baite in zona:
Nel basso Lario (dintorni di Como) e nel basso Ticino (da Mendrisio a Lugano) e Valle d'Intelvi la situazione è sotto controllo qualche albero caduto sui sentieri e sulle mulattiere in qualche caso rimossi dagli abitanti e dai frontisti.
E' andata bene per fortuna.
La situazione nel centro lago è simile con fenomeni di caduta alberi più diffusi e frequenti.
Devo sentire altri amici per l'alto lago (limite nord provincie di Como e Lecco) qui penso che i problemi siano maggiori.
Per l'alto Ticino (da Bellinzona in su ) non ho notizie fresche.
Posterò eventuali aggiornamenti.
Saluti.
Lariano

Torno ora da due giorni in Val Zoldana, invitato da Amici a rendermi conto di persona di quanto successo.
La situazione per quanto ho visto è pesante, e mi dicono che in Agordino è anche peggio.

Frane, tetti scoperchiati, auto sfondate, linee elettriche interrotte e una quantità impressionante di alberi caduti ovunque.
La viabilità stradale è buona, ma per quanto riguarda i sentieri il discorso è diverso: le priorità da ripristinare sono certamente altre.

Tutti i sentieri sono ingombri di alberi caduti, spesso appoggiati uno sull'altro in cataste impressionanti e pericolanti.
Il cedimento delle radici ha provocato cadute di massi sui sentieri e ne ha lasciato altri in procinto di cadere e che andranno disgaggiati.
Lungo i canaloni l'acqua ha portato giù di tutto. Ci sono a tutt'ora frane ancora in movimento che incombono sui sentieri.

Non so quanto tempo ci vorrà per tornare a una situazione escursionistica "normale", ma credo che oramai se ne riparlerà in primavera.
Nel frattempo, chi vorrà avventurarsi lungo i percorsi boschivi con o senza ciaspole è avvisato.

Basta, che di 'sta cosa, qua, non ne volevo neanche parlare.

Qualche foto:







dokkodo

Leggo solo ora. Val Fiorentina abbastanza preservata da grossi danni, senz'altro molto meglio del basso Agordino. Colle la più colpita, con parecchi tetti scoperchiati. Ormai gestite e risolte gran parte delle emergenze il timore maggiore riguarda frane e smottamenti che vanno monitorati. Per i sentieri pare che non sia un disastro, spero di riuscire ad andare a vedere a breve. Se a qualcuno interessa un giretto (no perditempo, come minimo roncola alla mano) mi faccia un fischio.

Qualche altra info sullo Zoldano
Ieri giro al Fontanon del Pelf.
la strada che porta all' imbocco della valle del Grisol da Soffranco, è percorribile senza problemi, è già stata liberata e non ha subito danni da smottamenti.
Diverso il discorso per il percorso a piedi, che inizialmente segue la strada forestale e poi si addentra nel bosco seguendo in parte il sentiero 527 che porta verso il rif. VII Alpini.
La strada che si infila nel parco non è stata liberata ed è un susseguirsi di abeti schiantati e diversi smottamenti facilmente superabili, il sentiero viceversa, è nella sua parte bassa e mediana, un vero disastro e procedere diventa un avventura.
Il bivio che fa abbandonare il sentiero 527 per il Pian delle Antenne risulta praticamente invisibile, più che per gli schianti per le foglie di faggio che nascondono la traccia.
Dal Pian delle Antenne in poi praticamente nessun albero caduto e seguendo vecchi ometti e qualche segno rosso si arriva senza problemi al Fontanon del Pelf.

Domenica 04/11 giro alla casera di Cornia o Cornigia, per verificarne le condizioni, seguendo il percorso della valle del Caoran.
Anche li le condizioni peggiori si trovano nella parte bassa e mediana del bosco, con strisciate incomprensibili di abeti e faggi schiantati che intralciano pesantemente il percorso.
La stretta ed esposta cengia che porta alla casera de la Cazeta, è ben percorribile.
Dalla Cazeta alla Cornia diversi abeti schiantati che creano però pochi problemi di percorribilità.
Nella parte alta della conca di Cornia i danni sono minimi, solo alcuni larici spezzati sotto alla forcella Sagretta.
Le casere di Carpenia, Cazeta e Cornia praticamente illese.

Sixtynine ha scritto:Qualche altra info sullo Zoldano
Ieri giro al Fontanon del Pelf.
la strada che porta all' imbocco della valle del Grisol da Soffranco, è percorribile senza problemi, è già stata liberata e non ha subito danni da smottamenti.
Diverso il discorso per il percorso a piedi, che inizialmente segue la strada forestale e poi si addentra nel bosco seguendo in parte il sentiero 527 che porta verso il rif. VII Alpini.
La strada che si infila nel parco non è stata liberata ed è un susseguirsi di abeti schiantati e diversi smottamenti facilmente superabili, il sentiero viceversa, è nella sua parte bassa e mediana, un vero disastro e procedere diventa un avventura.
Il bivio che fa abbandonare il sentiero 527 per il Pian delle Antenne risulta praticamente invisibile, più che per gli schianti per le foglie di faggio che nascondono la traccia.
Dal Pian delle Antenne in poi praticamente nessun albero caduto e seguendo vecchi ometti e qualche segno rosso si arriva senza problemi al Fontanon del Pelf.

Domenica 04/11 giro alla casera di Cornia o Cornigia, per verificarne le condizioni, seguendo il percorso della valle del Caoran.
Anche li le condizioni peggiori si trovano nella parte bassa e mediana del bosco, con strisciate incomprensibili di abeti e faggi schiantati che intralciano pesantemente il percorso.
La stretta ed esposta cengia che porta alla casera de la Cazeta, è ben percorribile.
Dalla Cazeta alla Cornia diversi abeti schiantati che creano però pochi problemi di percorribilità.
Nella parte alta della conca di Cornia i danni sono minimi, solo alcuni larici spezzati sotto alla forcella Sagretta.
Le casere di Carpenia, Cazeta e Cornia praticamente illese.

Info interessanti e bei giri! In particolare la cengia citata... è un bel po' che è in lista. Ma senti un po', a zecche là come stiamo visto il tempo molto mite?

La zona è molto “zeccosa” tranne la parte alta della Conca di Cornia, ma nonostante le peripezie fatte nel bosco, nessuna zecca presa.
La cengia che porta in Cazeta, è veramente breve, ha preso una bella “pettinata” ma è ben percorribile anche nel suo punto più stretto ed esposto.
Il Venturino mi ha accennato di percorsi alpinistici per le cenge del Pelf, uno che sale in cima e l’altro che scende al Fontanon, forse sulle guide dell Angelini si trova qualcosa.