Salute
segnalo questo illuminante articolo di Alessandro Gogna
http://www.banff.it/il-kit-da-ferrata-n ... ligatorio/
Ovviamente il titolo è ad effetto quanto basta...
Mi piace l'idea di sottolineare un passo, secondo me fondamentale per tutti:
"Prima considerazione. Nel sottotitolo (dell'articolo di Montagne 360° cui Gogna fa riferimento, N.d.R.), probabilmente a responsabilità della redazione più che dell’autore, è scritto che “le vie ferrate permettono anche ai meno esperti di affrontare difficoltà alpinistiche”. Questo non è corretto, perché le ferrate permettono solo di affrontare le difficoltà delle ferrate!
Occorre stare attenti all’uso dei termini, e cercare di mantenere ben distinti due ambiti che, già dalle differenti radici filosofiche, non possono essere mescolati se non con pericolosi fraintendimenti.
Le “difficoltà alpinistiche” sono proprie dell’alpinismo, attività che favorisce l’esperienza personale nell’ambiente selvaggio della montagna, vive di fantasia e di creatività più che di gesti atletici. L’aspetto ludico è decisamente in minoranza al confronto con l’aspetto romantico, spirituale e psichico.
Al contrario, le vie ferrate sono espressione di gesto atletico su terreno verticale, escludono creatività e fantasia e vivono piuttosto epidermicamente il gusto adrenalinico che il vuoto può offrire."
Buona lettura!