...meglio specificare primo che qualcuni si arrabbi, visto che in parete non ci vado e probabilmente non ci andrò mai, e manco posseggo i materiali (ancora per poco ahah), però mi sto appassionando a leggere un sacco di roba del CAI/CNSAS in giro per internet, la fisica che ci sta dietro è appassionante per certi versi per chi ha un background formativo scientifico.
Chiedo scusa se sono domande stupide ma mi aiutano a capire.
1) Secchiello, clickup, grigri ecc ecc sono freni. Ora, anche il mezzo barcaiolo è un freno, giusto? Quindi, *in linea puramente teorica*, cos'e' che fa si che non si usi in ventrale (o almeno, mai visto o letto di qualcuno che lo usi al posto dei suddetti aggeggi)? E' inefficiente? Troppo faticoso? Non va bene per qualche motivo suppongo (= troppo stress sulla corda, troppo faticoso da tenere, scarica troppo poco in caso di caduta, troppi rischi che si giri, o altro)? In emergenza è usabile?
2) Data una sosta con ancoraggi ideali (resistenza infinita rispetto al resto) e bilanciamento/raddoppio "da manuale" di tutte le altri parti (cordini doppi, nodi di equalizzazione nei punti esatti se necessari, moschettoni HMS doppi), discesa in doppia qual è il primo componente che cede in caso di lenta e progressiva trazione dal basso della corda finchè qualcosa non cede? Sono incerto tra... a) la corda! b) i due cordini della sosta, per quanto doppi e legati a regola d'arte (in prossimità dei nodi, o dell'anello in cui sono infilati i moschettoni)?
Magari mi metto li' con carta e penna per la due, mi rendo conto che c'e' un po' troppa variabilità... ma magari qualcuno il problema in termini "più pratici" se l'e' già posto.
Mi verrebbe da dire che in caso di "sosta a regola d'arte" il punto più debole tra i materiali diventa a) le protezioni, che saltano una via l'altra a partire da quella più vicina a chi cade b) la corda della cordata (come nel caso sopra dove non ci sono le protezioni), è cosi'?
Denghiù!