Riprendo in mano questo topic aperto alcuni mesi fa, per una sorta di aggiornamento.
Ho frequentato il corso di escursionismo (base e avanzato) tenuto dal CAI e devo dire che sono rimasto molto contento e soddisfatto.
Nonostante il cammino sia ancora lungo e tortuoso, credo di aver imparato diverse cose.
Da che ero a digiuno di montagna, ho imparato a vestirmi in modo adeguato, a preparare lo zaino in modo funzionale, a valutare la meteo prima di partire e durante le uscite, oltre che gli elementi base di cartografia. Ho imparato a studiare e a pianificare preventivamente un percorso, valutandone dislivello, lunghezza e difficoltà.
Per quanto riguarda la parte avanzata del corso, ci hanno spiegato i materiali ed il loro utilizzo lungo sentieri attrezzati e vie ferrate.
Durante l’intera durata del corso, l’attenzione è stata rivolta soprattutto sulla sicurezza, ovvero, consapevoli del pericolo oggettivo rappresentato dall’ambiente montano, come comportarsi per diminuire il più possibile il rischio di incidenti.
Mi fermo qui, senza approfondire di più argomenti che conoscerete da tempo e meglio di me.
Esprimo solo una considerazione personale, per poi passare ai ringraziamenti.
È vero che le vie ferrate non sono delle vere e proprie arrampicate, come è vero che escursionismo non è sinonimo di alpinismo.
Tuttavia ho notato come sia utile possedere qualche nozione di arrampicata anche se si percorrono “solo” delle vie ferrate.
Non dico che si debbano padroneggiare al meglio gli spostamenti con bilanciamento, il laterale o la dulfer, ma la retroversione del bacino, le sostituzioni mano-piede o andare in aderenza con gli scarponi sono tecniche estremamente utili per evitare di cadere o anche solo di bloccarsi nei punti più difficili e per rendere meno pesanti le vie ferrate più lunghe, dove la forza nelle braccia dura fino ad un certo punto.
A meno che non vengano insegnate durante un corso di escursionismo avanzato, queste tecniche si possono imparare con l’esperienza, ossia frequentando persone più esperte e disposte ad insegnarcele, oppure si può seguire un corso di arrampicata
Ringrazio in primis Sherpa, che con passione e pazienza mi ha fatto una lezione teorica e pratica pre-corso in una palestra naturale di ferrata. Una giornata che non dimenticherò. Seguita poi da altre escursioni nel nostro bellissimo e selvaggio Friuli, durante le quali ho avuto la fortuna e il piacere di conoscere i Somari.
Ringrazio poi Dokkodo per avermi consigliato di non formalizzarmi troppo sui programmi, ma di concentrarmi sulle persone. È servito; Max Guderian per avermi raccontato la sua esperienza personale e per il suo consiglio; 3DTrento, Laustorre, Lariano, Michelin e Xtreme per i loro interventi; bella in ultimo anche la foto di Luca Calvi
Un saluto dal Giusna.
"Non c'è montagna più alta di quella che non scalerò" (L. Cherubini)