Mal di Montagna e dintorni

Parliamo di tecniche di progressione,utilizzo attrezzature,materiali,testi,ect..

Re: Mal di Montagna e dintorni

Messaggioda Laustorre » 31/08/2019, 13:54

Sky92 ha scritto:
fedipos ha scritto:Ascolta e metabolizza. In quota siamo passati attraverso tutte le porcherie che sono state inventate: siamo tornati al grana, allo speck e al lardo. Chiaro il concetto? Tutto il resto si chiama acclimatazione e qui vengono fuori le rogne. Perchè? Perchè l'allenamento da vertical ( per capirci 1500 metri in 50/55 minuti) non serve a un cazzo in quota. Ho visto gente che atleticamente ne valeva quattro del sottoscritto schiantare a 4000 metri e , peggio, andare in HMS a 5000. Nella mia carriera da alpinista della domenica ho salito 1 settemila e 7 tra i 6000 e i 6500. Poi ho attraversato 4000 km di catene himalayane approfondendo la mia ricerca personale sul Buddismo. Trekking sempre tra i 3000 e i 5500, tra le due e le tre settimane. Ma sempre, dico sempre, ( Lo Scherpa mi è testimone) ho fatto acclimatazione, acclimatazione e poi ancora acclimatazione. Ovvio che il percorso che io faccio in 20 giorni un'altro lo fa in 15. Io sono arrivato a 70 anni con l'ultima spedizione fatta a 68, con le protesi a tutte due le ginocchia e in terapia cardiopatica da quindici anni. Cerco di farti un esempio: un seimila sulle Ande vale un settemila in himalaya. Perchè? Perchè sulle Ande non riesci ad acclimatare come si deve, quando scendi dall'aereo a LaPaz ( 4200 metri) ti schianti,e anche se fai come noi che per dieci giorni abbiamo fatto i turisti avanti e indietro il fisico non riesce a metabolizzare. Vai in Nepal, parti da 2000/2500 metri e impieghi una settimana ad arrivare a 4000, con due step di acclimatazione, a 4000 metri ti fermi ancora, gironzoli fino a 4500, torni a dormire a 4000 e avanti così. Quindi non farti paranoie stupide,lascia stare pesi e stronzate varie: cammina in quota,tanto e spesso.

Quindi deduco che si vadano a prediligere i grassi, panino con lardo e formaggio grana allora. Immagino che posso anche consumare della frutta secca visto che stiamo parlando di grassi.

La progressione da quello che scrivi è la reale chiave per abituarsi alla quota, adesso capisco perchè per salire gli 8000 le persone ci impiegano anche piu' di un mese, proprio per acclimatarsi, ho capito.

E' chiaro, comunque complimenti per le salite "domenicali", è roba per pochi.



....Ni...
A grandi linee....Filippo conosce il suo corpo e sa cosa a 5000 metri gli evita di disintegrarsi di dissenteria. Cosa che sopra i 2000 metri non auguro a nessuno, per distanza da un possibile ricovero e ristoro, per lunghezza del ritorno OBBLIGATO. Eviterei TUTTI i cibi che in piano mi provocano problemi.Esempio...a me la frutta secca chiude l' intestino....serve una valanga di acqua per metabolizzarla, e chiudendo il crasso provoca mal di testa e tensione cervicale. Fino ai 3000....3500 un eccesso di grasso nella dieta non serve granche.Sopra quelle quote, la termogenesi del grasso animale e' alle stelle, si pensi che " solo" per mantenere la temperatura corporea basale ogni 500 metri di salita,servono circa 700 calorie in più.Solo che, si dimentica che l'ossigeno diminuisce....ergo diminuisce la capacità di combustione dei cibi.
Scusate spesso mi dilungo e magari annoio.
Comunque chi ha nelle gambe spedizioni e quote,sa cosa mangiare perché ha sperimentato.
Carboidrati,proteine,grassi hanno tutti Valenza.
Se sai come,quando,dove è perché....
Ad esempio, il mal di montagna per chi lo soffre, ha una sua spia....la disidratazione.Alzi la mano chi, 15 giorni prima di fare un 3000, passa dai regolari 3 litri di acqua al giorno( a 33 gradi e magari in pianura o quasi) a oltr 4, per arrivare idratato al top sulla cima del suo tremila e rotti?
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Re: Mal di Montagna e dintorni

Messaggioda Antermoia74 » 01/09/2019, 17:16

Diciamo che nel mio zaino non manca mai il sacchettone mix frutta secca/liofilizzata/candita, poca spesa tanta resa. Oltre alle tavolette effervescenti di sali (senza zucchero) da sciogliere nell'acqua.
Se l'uscita è di un giorno o due e ci sono rifugi strada facendo in cui mangiare non porto nient'altro (a parte l'acqua si intende).
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Re: Mal di Montagna e dintorni

Messaggioda dokkodo54 » 01/09/2019, 17:45

Laustorre ha scritto:Alzi la mano chi, 15 giorni prima di fare un 3000, passa dai regolari 3 litri di acqua al giorno( a 33 gradi e magari in pianura o quasi) a oltr 4, per arrivare idratato al top sulla cima del suo tremila e rotti?


Alzo la mano perchè quella di bere più acqua in previsione di una salita "importante" è una pratica che seguo regolarmente, al punto che mi viene in automatico senza farci nemmeno troppo caso.
Quindi non saprei dire da quanti litri a quanti litri, ma come parte della preprazione mi idrato nettamente di più.

Sarà per questo che poi, durante le uscite, non bevo quasi un cazzo e mangio ancora meno? Io lo chiamo "andare in overdrive" :lol:
Ad esempio, per l'Intermesoli (vabbè, la cima è "solo" 2600 però il giro è lungo e non ha nè punti d'appoggio nè sorgenti), son partito con due bottiglie da 3/4 di acqua, un sacchetto di frutta secca mista (tipo arachidi, noci, uva passa, mele disidratate, ecc...), qualche scaglia di grana e una pesca.
Al ritorno avevo ancora almeno mezzo litro d'acqua e quasi tutto il cibo "solido". Eccetto la pesca, che ho gradito molto...
Si, son strano, lo so... :lol:

Quanto ai grassi in alta quota, con la carenza di ossigeno che c'è io ci andrei piano.
Poi è vero che ognuno sa (o dovrebbe sapere) che cosa è meglio per sè stesso.
Per dire, io con la pasta mi trovo benissimo, anche se ne mangio un pò meno di Sky :lol:
Non so se è "effetto placebo" o cos'altro, ma dopo la pasta sento il "serbatoio" più pieno, sia prima che dopo un'uscita. Quindi, da questo punto di vista (non so come vada a nodi e doppie :lol:), mi sento di appoggiare il consiglio dell'alpinista conosciuto da Sky.

Un saluto,
dokkodo

P.S. Sky, capisco benissimo la tua "voglia" e le tue motivazioni. Le ho già viste tante volte in tanti miei (ex) allievi, e son cose che fa sempre piacere vedere in un giovane.
Proprio per questo, già so che commetterai degli errori. Ma mi piacerebbe riuscire a dare anche solo un minimo contributo per farti evitare i più grossi.
Quindi, stop alla paranoia per la quota e impara ad avere pazienza.
Come ti abbiam già scritto, per la quota ci vuole acclimatazione, acclimatazione e acclimatazione.
Comincia a passare più tempo in quota nei rifugi, nei bivacchi o in tenda se preferisci (esperienza bellissima) salendo gradatamente. Vedrai che i risultati arriveranno.
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Re: Mal di Montagna e dintorni

Messaggioda SHERPA61 » 04/09/2019, 20:36

...quante cazzate....
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Re: Mal di Montagna e dintorni

Messaggioda dokkodo54 » 04/09/2019, 21:09

Sky92 ha scritto:Se posso chiedere, allievi di montagna o eri un docente?


Allievi "aspiranti" alpinisti...
...se ben ricordo :oops:

Ma non vorrei dire una cazzata :lol: :lol: :lol:

:okkemo:
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