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Un giorno speciale al Rondinaio

MessaggioInviato: 07/07/2019, 19:52
da dokkodo54
Non tutti i giorni sono uguali, per chi frequenta le Montagne.
A volte ce ne sono di speciali.
Giorni in cui ci si sente in armonia con sè stessi e con l'ambiente che ci circonda. Quando si percepisce di essere parte di un Tutto, pienamente immersi nella sinfonia che la Natura suona silenziosamente da quando esiste il tempo e che è capace di far risuonare ogni cellula del nostro corpo.
E' allora che vien tutto facile, e quanto si sta facendo lascia un segno impossibile da dimenticare.
Per innescare questo sentire, non è necessario fare alcunchè di complicato nè ricercare la prestazione ad ogni costo. Basta aprire la mente, ma soprattutto il cuore, verso l'Amore che permea il Mondo e la bellezza della Natura.

Alla ricerca di ciò, son tornato in uno dei luoghi che ritengo più belli e magici dell'alto Appennino Modenese: il gruppo del Monte Giovo e del Rondinaio.
Un luogo che ho visitato spesso in passato, e del quale ho già avuto modo di scrivere in queste pagine virtuali.
L'obbiettivo dichiarato della giornata era di esplorare il lungo crinale orientato ad est che va dal Passo di Foce a Giovo fin sulla vetta del Monte Rondinaio. Ma l'obbiettivo "reale" è stato quello di trascorrere una giornata di introspezione fra i Monti, e la "vera" esplorazione è avvenuta innanzitutto dentro me stesso.

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Il gruppo del Giovo
1.Gruppo.del.Giovo.JPG (82.89 KiB) Osservato 5796 volte


Partenza dal parcheggio al termine della strada asfaltata che sale da Pievepelago. Si imbocca la sterrata che conduce al lago Baccio, per lasciarla presto in favore di un sentierino che scende sulla sinistra.
Ci si allontana rapidamente dalla folla eterogenea diretta al lago, inoltrandoci all'interno del bosco verso le pendici del Monte Rondinaio Lombardo.
Come una sentinella, questo Monte si erge solitario all'estremità nord del lungo crinale che lo collega al più alto e conosciuto Monte Rondinaio. Molti lo snobbano, così come alcuni snobbano lo stesso Monte Rondinaio preferendo il più blasonato Monte Giovo, la cima più alta di tutto il gruppo.
Invece il Rondinaio Lombardo offre, generoso, diversi percorsi interessanti, sia invernali che estivi. Io stesso son salito diverse volte sulla sua pietrosa vetta, ove la solitudine è (quasi sempre) assicurata.
Il sentiero aggira il versante est del Rondinaio Lombardo, quello più ripido e articolato. Districarsi fra le sue cenge, i salti di roccia, i ripidi canali erbosi, è una interessante esperienza di Appenninismo.

2.Rondinaio.Lombardo.versante.est.JPG
Il versante est del Rondinaio Lombardo
2.Rondinaio.Lombardo.versante.est.JPG (98.26 KiB) Osservato 5796 volte


Giunti a un bivio, si prosegue in direzione del Passo di Foce a Giovo. Si esce dal bosco e si iniziano ad attraversare le praterie d'alta quota, ove la traccia si impenna bruscamente per risalire in modo deciso il canalone che dà origine al fiume Panaro.
Lassù si comincia a intravedere il passo, attraversato da una carrozzabile non asfaltata che una volta era una importante via di comunicazione fra Modena e Lucca.
Ai lati del passo stanno il Monte Femminamorta da una parte e la Borra al Fosso dall'altra. Quanto son curiosi i toponimi d'Appennino...
Non ho nessuna fretta, oggi il tempo per me non esiste. Salgo quindi con tutta calma e con l'unica compagnia dei miei pensieri, che col loro fluire libero rendono lo sforzo fisico più leggero.

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Verso il passo di Foce a Giovo
3.Foce.a.Giovo.JPG (124.55 KiB) Osservato 5796 volte


Non c'è nessuno oggi, al Passo. Solo un signore solitario come me, col quale è naturale e piacevole fermarsi un pò a discorrere delle "nostre" Montagne.
Ora è il momento di uscire dalle vie segnate, di abbandonare le altrui tracce per crearsene una tutta propria.
Affronto direttamente il pendio, ripido ma breve, alla base della Borra al Fosso e ne inizio a risalire il crinale ora erboso ora roccioso, cercando di individuare i punti più comodi. Nei pressi della vetta, che in realtà sono due separate da una selletta, mi accoglie un esteso mirtilleto. Ora non è stagione ma tornerò in settembre, inshallah...
Dalla cima posso finalmente apoggiare lo sguardo sulle montagne circostanti da un punto privilegiato, ma soprattutto posso vedere il resto dell'itinerario che mi attende.
Più avanti ci sono i Quattro Frati, una serie di affilati risalti rocciosi posti a guardia del crinale della Borra al Fosso. Di là dai Frati c'è il Monte Rondinaio.
Da questo punto di osservazione, la sua ripida parete est sembra essere un tutt'uno coi Frati, ma in realtà è separata da questi da una sella. Se i Frati mi lasceranno passare, sarà di là che vorrò salire, percorrendo l'esposto filo di cresta, e sarà una totale scoperta. Visto da qui mi par fattibile, da distanza ravvicinata...
vedremo... :lol:

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Il crinale della Borra al Fosso e del Rondinaio Lombardo
5.Il.crinale.JPG (77.24 KiB) Osservato 5796 volte

Re: Un giorno speciale al Rondinaio

MessaggioInviato: 07/07/2019, 19:56
da dokkodo54
Scendo dalla prima cima alla selletta e inizio la risalita della cima gemella, sempre in assenza di traccia fra le tenaci piante di mirtillo, morbide come un materasso. Dalla seconda cima, la più alta della Borra al Fosso, si scende per un largo crinaletto pietroso da percorrere con un poco di attenzione per via dei massi instabili, fino ad approcciare, ora su facili prati, il primo Frate.

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Si approccia il primo Frate roccioso
6.Approcciando.il.primo.Frate.JPG (110.22 KiB) Osservato 5794 volte


Qui v'è l'ultimo punto in cui è possibile abbandonare il crinale senza grosse difficoltà o dover fare manovre di corda. Un punto di non ritorno ove per gli indecisi è bene fare un esame di coscienza cercando di essere onesti con sè stessi, prima di cominciare qualcosa che non si è in grado di portare a termine.
In realtà l'attraversamento dei Frati non presenta soverchie difficoltà, tuttavia si tratta di un percorso delicato con frequenti arrampicate fra il primo e il secondo grado, spesso in totale esposizione e con diversi passaggi in cresta dal carattere decisamente "aereo".
La prima esile cengia, da percorrere in discesa per aggirare un salto verticale piuttosto ostico, e il successivo esposto e ripido camino danno fin da subito l'idea del carattere di questo itinerario.
Decidere di intraprenderlo è come sottoporsi a un rito di passaggio, a una trasmutazione di noi stessi in qualcosa di diverso. Magari di migliore, se si è in grado di far riuscire l'alchimia e di estrarre l'essenza intima da questo genere di esperienze.
Il quarto e ultimo Frate è il più arcigno, ma è agevolato da un cavetto metallico dalla posa assai datata e dal carattere piuttosto lasco, che tuttavia aiuta non poco la progressione.
Segno inequivocabile di antiche frequentazioni.
Per godersi questa bella parete, verticale e a picco sul burrone della Borra, non c'è bisogno di fare il tiro alla fune, quanto piuttosto di assecondare appigli e appoggi già offerti dalla roccia, usando il cavetto solo come "sicurezza" (soprattutto psicologica).

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Sopra al quarto Frate
7.Sopra.al.quarto.Frate.JPG (79.79 KiB) Osservato 5794 volte


Un'ultima aerea traversata deposita infine sulla sella che separa i Frati dal Rondinaio, da dove transita anche il sentiero segnato che porta su in vetta dopo un lungo aggiramento del versante est del monte.
Il percorso "ufficiale" per la vetta non è affatto banale e rappresenta una via escursionistica molto interessante per salire il Rondinaio. Ma oggi è giorno di esplorazione, di ricerca anche e soprattutto di me stesso. Abbandono quindi quasi subito la traccia e affronto direttamente il ripido versante est del Rondinaio sotto agli sguardi curiosi (e piuttosto interrogativi) dei pochi escursionisti di passaggio, in corrispondenza di un canalone che si getta giù dalla cima fin nel profondo baratro della Borra al Fosso.
Comincia un'arrampicata su erba assai faticosa, e delicata quanto basta per farmi fare un pensierino sul portarmi i ramponi, la prossima volta :lol:

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La risalita del ripido canale
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Salendo, traversando e sbuffando non poco, raggiungo finalmente il filo di cresta. Ora ha inizio la cavalcata di questo magnifico crinale, sospeso fra una verticale parete rocciosa apparentemente invalicabile e il ripido canalone erboso appena salito. Il crinale oppone una successione di risalti rocciosi che possono essere saliti direttamente con passaggi di primo e secondo grado stando sempre sull'esposto filo, oppure essere aggirati sulla sinistra (salendo) su terreno erboso molto ripido ma con minore esposizione.

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Cavalcando la cresta
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Ora vedo che questo crinale è molto più che fattibile: è bello, lineare, estetico. E poi oggi, per me, è uno di "quei" giorni. Mi sento una cosa unica con questa Montagna, mentre salgo con i fluidi movimenti d'arrampicata e con la mente concentrata su quanto sto facendo, completamente libera da pensieri estranei.
I dubbi sulla possibilità di salita lasciano il posto a un regolare incedere fatto di appigli e appoggi, di opposizioni e spaccate, di valutazione a vista del percorso migliore, di totale libertà nella scelta della propria Via. Una scalata, per me, piuttosto semplice, seppur slegato e in solitaria, ma ugualmente molto coinvolgente.
Una placchetta povera di appigli, da risalire in aderenza, è una delle ultime difficoltà di questa salita. Oramai sono in vista della croce di vetta.

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Appare la vetta!
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Re: Un giorno speciale al Rondinaio

MessaggioInviato: 07/07/2019, 19:58
da dokkodo54
La cresta qui cambia direzione, punta verso nord e si trasforma in un caos di grossi massi sospesi sul sentiero segnato proveniente dalla forcella del Rondinaio.
Ponendo la massima attenzione a non far cadere nulla sugli ingnari escursionisti che si trovano a transitare sulla traccia sottostante, raggiungo infine la croce di
vetta, punto d'arrivo di questa bella salita.

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La cresta terminale, a sinistra scende la est appena salita
11.La.cresta.terminale.JPG (95.91 KiB) Osservato 5794 volte


C'è quasi sempre gente sulla vetta del Rondinaio in giornate di bel tempo come questa, e oggi non fa eccezione. Mi cerco un punto appartato poco più in basso per fermarmi a riposare, ma soprattutto per meditare in tranquillità. Mentre i muscoli si rilassano e l'adrenalina viene riassorbita, vado con la mente ai singoli passaggi e al cumulo di emozioni che questa lunga cresta mi ha regalato. All'azione segue l'introspezione, per me momento importante tanto quanto la salita stessa.
La discesa lungo la via normale verso il lago Baccio e il parcheggio è di ordinaria amministrazione.
E allora, un pò per allontanarmi nuovamente dai percorsi più battuti, un pò per rivedere da lontano il "mio" crinale, invece di scendere direttamente, traverso fino a una forcella chiamata "la Finestra del Rondinaio".
E questa è davvero una "finestra", ben spalancata sul percorso che ho fatto oggi.
Davanti a me c'è tutto il crinale della Borra al Fosso che prosegue nella cresta est del Rondinaio, a cui le nuvole che stanno salendo dalla pianura danno, se possibile, ancor più fascino. Una immagine che porterò sempre con me come ricordo di una giornata speciale, ne sono sicuro.

12.Dalla.finestra.JPG
La cresta est vista dalla finestra
12.Dalla.finestra.JPG (100.05 KiB) Osservato 5794 volte


Alla prossima,
dokkodo

Re: Un giorno speciale al Rondinaio

MessaggioInviato: 08/07/2019, 15:31
da fudos
bella escursione, complimenti dokkodo54

Re: Un giorno speciale al Rondinaio

MessaggioInviato: 03/08/2019, 20:00
da SHERPA61
complimenti prostamol....
i tuoi post hanno mediamente 150 visualizzazioni e 5 risposte.....minchia.....per quello cerchi visibilità in quelli degli altri...

ah......tu NON hai figli vero..??...

Re: Un giorno speciale al Rondinaio

MessaggioInviato: 04/08/2019, 4:25
da fedipos
Ma delle 5 ce ne sono mediamente 1/2 del Fudos. Se lo cooscesse!!!!!!

Re: Un giorno speciale al Rondinaio

MessaggioInviato: 04/08/2019, 11:43
da vitto57
Come in tutte le cose,in genere,non e' la quantita' che conta,ma la "qualita'".
E purtroppo,anche questa volta di "qualita'" non tutti i commenti sono provvisti.

Re: Un giorno speciale al Rondinaio

MessaggioInviato: 04/08/2019, 12:12
da fudos
io conosco il Filippo, meglio perderlo che trovarlo.. altro!

Re: Un giorno speciale al Rondinaio

MessaggioInviato: 05/08/2019, 18:44
da dokkodo54
SHERPA61 ha scritto:complimenti prostamol....
i tuoi post hanno mediamente 150 visualizzazioni e 5 risposte.....minchia.....per quello cerchi visibilità in quelli degli altri...

ah......tu NON hai figli vero..??...


Dopo tre giorni di intensa Montagna come quelli appena trascorsi, certe cose non possono che collocarsi al loro giusto livello di irrilevanza.
Tuttavia, anche un intervento come questo, che fra tutti quelli che mi è toccato di leggere su 'sta specie di forum è di gran lunga il più meschino, può essere l'occasione per fare qualche considerazione.

La prima è: ma quante panzane racconti, Doctor House ? "Occhio che poi la gente ci crede" [cit.] :lol:
Basta guardare anche solo di sfuggita nella sezione "itinerari" per vedere quante visualizzazioni hanno "mediamente" i miei post:
"Tris di cime alla Vallaccia": 484
"Cuor di Latemar": 1098
"Larsech solitario": 906
"Cima Pramper": 1572
"Sulle tracce del Barbarossa": 606
E non vado indietro oltre, quando il forum era ben più frequentato di adesso e "fare ascolti" era molto più facile.
Ma che razza di conto hai fatto... mi sa che devi "aver avuto un orrendo insegnante di ragioneria.....speriamo sia in pensione....." [cit.] :lol: :lol: :lol:
Quindi trattasi di un fake.
Una cazzata, insomma. :lol:

La seconda considerazione è che a me non "mi" interessa quante visualizzazioni o quante risposte totalizzano i miei post.
Per riallacciarmi a quanto scritto da Vitto, non ne faccio un discorso di "quantità".
I commenti e le visite mi fanno piacere, ci mancherebbe, ma non sono certamente quelli il mio obbiettivo.
Così come non lo è la cosiddetta "visibilità" (su codesto forum, poi... "Ma mi faccia il piacere!" [cit.] :lol: ).
Io scrivo essenzialmente perché mi piace farlo e, quando voglio, assecondo la mia natura utilizzando anche questo spazio. Cercando di trasmettere qualcosa a chi legge, se ci riesco. E se non ci riesco, va bèn lo stesso. :lol:

Infine l'ultima.
Quanti figli ho e tutto ciò che riguarda la mia famiglia, non è affare nè di questo forum in generale nè dell'utente SHERPA61 in particolare.
Trovo certe insinuazioni particolarmente sgradevoli, espressione del peggior degrado che si può purtroppo osservare di questi tempi sui cosiddetti "social" (e non è la prima volta che succede, ce ne è stata una recente proveniente dalla stessa fonte e sulla quale ho preferito sorvolare).
Questa arida voglia di far del male agli altri sapendo di restar impuniti, così, solo per un pò di "visibilità" e affermazione del proprio ego...
Mi chiedo ove stia il limite su questo forum (sempre che vi sia un limite), fra la giusta libertà d'espressione e la "libertà" di offendere gratuitamente il prossimo.
A mio parere qualcuno sta andando ampiamente e reiteratamente "oltre", e mi chiedo viepiù se chi gestisce questo spazio non interviene per propria scelta o per lassismo.
Non credo che questo andazzo faccia del bene al forum.

Un saluto,
dokkodo

P.S.
Per quanto riguarda fudos (vedi il "simpatico" intervento di fedipos), io non lo "coosco" :lol: ma una volta su di lui ho letto questo:

daniela ha scritto:Fudos ha un cuore grande e gambe tostissime


Penso inoltre che sia uno fra i pochi che hanno veramente a cuore il destino di questo spazio.
Tanto mi basta per sentirmi contento ma soprattutto onorato quando commenta un mio post.

Re: Un giorno speciale al Rondinaio

MessaggioInviato: 09/08/2019, 11:51
da fudos
grazie dokkodo serve altro... al Filippo...