Creste di San Giorgio, massiccio del Grappa
Inviato: 29/03/2012, 15:15
Divertente salita per cresta dalla Valbrenta verso il massiccio del Grappa. Per lunghi tratti si avanza su passaggi di primo e secondo grado, usando di continuo le mani, anche se l'esposizione non è mai eccessiva. Ideale per chi vuole avvicinarsi all'arrampicata. Da evitare durante l'estate: si rischia l'insolazione
Si parcheggia l'auto a Scotta, borgata poco sopra Solagna a quota 280 metri. Si seguono le indicazioni per San Giorgio e, superate le ultime case del paese, si imbocca una comoda mulattiera che sale con pendenza moderata nel bosco. Dopo un quarto d'ora si giunge ad una grande croce: il sentiero svolta decisamente a destra seguendo il crinale della cresta di San Giorgio.
Dopo pochi minuti si arriva alla chiesetta di San Giorgio (460 metri) e alla vicina area picnic realizzata di recente.
La pendenza si fa ora più decisa: dopo circa 40 minuti dalla partenza si arriva al bivio col sentiero 43 che scende nella valle dei Cavallini. Inizia qui il tratto più impegnativo del percorso. Due le possibilità: i bolli rossi seguono il filo di cresta, con passaggi di arrampicata tutt'altro che semplici (solo per esperti), i segnavia bianco-rossi invece aggirano i passaggi più impegnativi ma occorre comunque usare spesso le mani per salire tra le rocce. L'esposizione, tranne in qualche breve passaggio, non è mai eccessiva. Sempre belli i panorami sulla valle del Brenta e sull'altopiano di Asiago.
Dopo circa un'ora (1h40 dalla partenza) si giunge ad una piccola forcella (920 m) da dove, con piccola deviazione, si monta su un cucuzzolo a strapiombo sulla valle del Brenta da cui si gode un gran panorama.
Resta da superare l'ultimo salto roccioso. Si sale ripidamente nel bosco fino ad arrivare ad uno spigolo roccioso, dove si supera il passaggio più impegnativo con l'aiuto di una corda metallica e di due pioli. Si sbuca fuori ormai in vista di Campo Solagna (2h00).
L'ultimo tratto è una semplice salita nel bosco fino a sbucare sulla strada delle Penise (2h15, 1080 m). Da qui in leggera discesa lungo strada asfaltata si può arrivare in 10 minuti a Campo Solagna, lungo la statale Cadorna che sale a Cima Grappa.
Per il ritorno abbiamo percorso il sentiero 42 che segue la cresta dei Cavallini. Cosa sconsigliabile perché il primo tratto è abbastanza complicato, con diversi salti rocciosi da superare. Meglio scendere per il 43, oppure per il sentiero del Torrione recentemente risistemato. Per chi volesse allungare un po', da Campo Solagna si può scendere per l'antica mulattiera lastricata verso Pove (segnavia 50 e 48).
Si parcheggia l'auto a Scotta, borgata poco sopra Solagna a quota 280 metri. Si seguono le indicazioni per San Giorgio e, superate le ultime case del paese, si imbocca una comoda mulattiera che sale con pendenza moderata nel bosco. Dopo un quarto d'ora si giunge ad una grande croce: il sentiero svolta decisamente a destra seguendo il crinale della cresta di San Giorgio.
Dopo pochi minuti si arriva alla chiesetta di San Giorgio (460 metri) e alla vicina area picnic realizzata di recente.
La pendenza si fa ora più decisa: dopo circa 40 minuti dalla partenza si arriva al bivio col sentiero 43 che scende nella valle dei Cavallini. Inizia qui il tratto più impegnativo del percorso. Due le possibilità: i bolli rossi seguono il filo di cresta, con passaggi di arrampicata tutt'altro che semplici (solo per esperti), i segnavia bianco-rossi invece aggirano i passaggi più impegnativi ma occorre comunque usare spesso le mani per salire tra le rocce. L'esposizione, tranne in qualche breve passaggio, non è mai eccessiva. Sempre belli i panorami sulla valle del Brenta e sull'altopiano di Asiago.
Dopo circa un'ora (1h40 dalla partenza) si giunge ad una piccola forcella (920 m) da dove, con piccola deviazione, si monta su un cucuzzolo a strapiombo sulla valle del Brenta da cui si gode un gran panorama.
Resta da superare l'ultimo salto roccioso. Si sale ripidamente nel bosco fino ad arrivare ad uno spigolo roccioso, dove si supera il passaggio più impegnativo con l'aiuto di una corda metallica e di due pioli. Si sbuca fuori ormai in vista di Campo Solagna (2h00).
L'ultimo tratto è una semplice salita nel bosco fino a sbucare sulla strada delle Penise (2h15, 1080 m). Da qui in leggera discesa lungo strada asfaltata si può arrivare in 10 minuti a Campo Solagna, lungo la statale Cadorna che sale a Cima Grappa.
Per il ritorno abbiamo percorso il sentiero 42 che segue la cresta dei Cavallini. Cosa sconsigliabile perché il primo tratto è abbastanza complicato, con diversi salti rocciosi da superare. Meglio scendere per il 43, oppure per il sentiero del Torrione recentemente risistemato. Per chi volesse allungare un po', da Campo Solagna si può scendere per l'antica mulattiera lastricata verso Pove (segnavia 50 e 48).