Succede che, a causa di impegni vari, non si riesca ad andare in montagna insieme ad un gruppo di pazzi gai.
Succede di passare tutto il Sabato a mangiarsi le mani guardando le webcam e il meteo pazzesco.
Succede di decidere all' ultimo che sì, Domenica sono libero, e libero e solo posso decidere dove andare.
Succede di farsi qualche remora poiché il giorno del Signore sarebbe giusto dedicarlo alla Santa Messa e all' adorante preghiera.
Succede.............
Ma ora posso raccontare ciò che è successo.
La meta di oggi è stata decisa dopo che, misteriosamente, son comparse sul mio smartphone un paio di foto di un principe e della sua principessa da una cima che avevo addocchiato esattamente un anno fa in occasione del mio trekking al Tamer Grande.
Arrivato al park prescelto la Moiazza mi da il benvenuto
e capisco che oggi sarà un gran giornata, dopotutto lo dice anche l' Arpav........... caro FaFo, ti ricordi cosa diceva l' Arpav Sabato scorso? Ti ricordi che ti sei trovato tutto il giorno in mezzo alle nebbie così fitte da non riuscire nemmeno a dare un nome al tuo compagno di escursione?
Meglio non pensarci; inizio a camminare sul sentiero prescelto che si infila in mezzo al bosco e raggiungo una solitaria gentil donzella che comincio a desiderare........ma prima ancora di proferir parola sento un rumore di rami: è il suo ragazzo che evidentemente si era appartato per questioni fisiologiche.
Ne approfitto per domandare loro se sanno qualcosa della leggenda del principe e della principessa: mi guardano come fossi un pazzo (non sanno che lo sono davvero!). Scambio di saluti, confronto di itinerari e poi ognuno per la sua strada.
A un certo punto il sentiero sbuca su un enorme vallone ghiaioso e massoso: un cartello in legno mi indica una forcella; visto che le forcelle mi intrippano una cifra seguo il consiglio.
Il sentiero sale su ripido ma stabile ghiaione e qui accade un fatto che mi tormenterà per tutta la giornata: involontariamente pesto un grosso insetto, magari l' aveva già pestato il principe, chissà!
Fattosta che, non volendo vederlo soffrire e desiderando terminare la sua agonia e il suo insensato attaccamento alla vita, l' ho ucciso! (per sicurezza gli ho conficcato uno stuzzicadente esattamente al centro del cuore)
Ora il ghiaione diventa instabile e ancor più pendente, di quelli da far nominare il nome di Dio invano. Con molta fatica e molti porchi arrivo in forcella dove ad attendermi ci sono panorami eccezionali e finalmente il sole.
Vedo la mia meta:
Pare da qui cominci la via 'normale'........oggi vada per la normalità e la banalità....... vorrei confrontarmi con la relazione che in tasca ma faccio molta fatica a leggerla: la vista è calante a causa degli atti impuri commessi negli ultimi giorni. Allora mi accontento di seguire l' evidente traccia su cui ci sono già altri due escursionisti.
Solito ghiaino infido ma nulla di particolarmente difficile; c' è spazio anche per un esile crestina metafora della quotidianità......... cosiccome la cresta è un esile traccia tra un dirupo e un inclinato ghiaione, la vita è un instabile equilibrio tra il vaffanculo e 'che figata!'
Arrivo al primo camino che supero con divertenti passaggi (ma con il pensiero alla discesa) fino ad arrivare al passo chiave della normale: una discesa e poi risalita tra ghiaino bastardo per evitare una cengia ancor più pericolosa.
Per finire un secondo breve camino più tecnico del primo e in arrivo finalmente in cima, la conquista dell' inutile scrisse qualcuno, il mio Dio di oggi dico io: ciò che ha dato un senso alla mia giornata, la meta agognata che mi ha spinto a vincere paure e sofferenze.........più volgarmente il mio pelo di f.......
In vetta mi aspettano i due ragazzi visti prima. Subito chiedo loro se hanno visto tracce del principe.
"Quale principe?"
"El paron del Castello, quello che è passato di qua con la sua eterea compagna: la principessa D' aria!"
Non ne sanno nulla e nemmeno il libro di vetta chiarisce i miei dubbi........
(il libro di vetta si riduce a 10 foglietti arrotolati in un tubetto di integratore; qualche volontario che porti un libro di vetta degno di questo nome?)
E' il momento di gustare il panino, ricaricare l'anima e rubare con gli occhi più istantanee possibili.
Dalla cima si vede di tutto e di più, vi do alcuni spunti:
Decido che è arrivato il momento di scendere; da qui, se avessi roba d'altri, chessò un deltaplano o una tuta anale, potrei arrivare subito alla macchina........
Ora non resta che tornare a casa ad onorare i miei vecchi e andare alla Santa Messa della Domenica pomeriggio; oppure potrei mettermi a scrivere sul forum ma sarebbe falsa testimonianza visto che, anche se tutto ciò che scrivo ha un input dalla realtà, lo romanzo con i ricami della fantasia...........la fantasia: che bello fantasticare, permette uno scollamento dalla realtà che male non fa!
Questa Domenica non la santifico e salto la Messa perdendo tempo nella scrittura: non è un' azione da buon uomo, oggi ho infranto tutti i Comandamenti, ma il Signore misericordioso mi perdonerà.
E se non mi dovesse perdonare, con tutto il rispetto, me ne sbatto altamente!