Lastia di Framont (2294 m)
Inviato: 31/10/2016, 19:21
Eccomi al mio primo racconto su questo forum, vediamo che viene fuori
Domenica scorsa gita di gruppo sulla Lastia di Framont...
Fino ad una settimana fa non avevo la più pallida idea di dove questa cima si trovasse ma poi, quando me l'hanno proposta, ho dato una veloce occhiata su internet e ho scoperto che si tratta di quella cima rocciosa/erbosa che si vede da Agordo un po' più a est della Moiazza, ok capito, l'avevo già notata ma non le avevo mai attribuito un nome.
Vabbè, vista l'astinenza di montagne durante ottobre accetto la proposta attirato dal grande panorama che mi dicevano si osserva dalla cima e dal bel tempo. così sulle 9:30 mi trovo a Malga Framont (è la prima escursione che faccio in questa zona) e... mamma mia
La Moiazza mi dà subito il buongiorno
Proseguiamo su una mulattiera erbosa che alterna tratti boscosi a pascoli, intanto i colori dell'autunno si presentano in tutto il loro splendore:
In lontananza si intravede il Rifugio Carestiato (probabilmente nella foto non si vede)
più avanti la mulattiera si restringe e diventa sentiero e comincia a salire sempre nel bosco con una pendenza non troppo faticosa, intanto sopra di noi si ergono belle pareti e torri
Si arriva così in circa un'ora a forcella del Camp
E da qui si vede completamente il percorso di salita alla Lastia, che fa oltretutto intuire il perchè del nome
Con quei larici giallognoli assume un aspetto magnifico
scendiamo così alla Busa del Camp
Da lì comincia a fare capolino la maestosa Civetta con qualche spruzzata di neve in cima
Dalla busa si sale in una lenta salita alla Lastia, il percorso è segnato con puntini neri nella Tabacco, è poco marcato e con pochi bollini, si snoda sul pendio est della montagna con una pendenza costante, attraverso larici e più in alto mughi; serve un po' di occhio per individuare la traccia, soprattutto nella parte alta del percorso dove si confonde con traccie secondarie. Non presenta particolari difficoltà se non in qualche punto un po' prima della vetta dove bisogna salire delle placche inclinate bagnate
Dopo circa un'ora e mezza dalla Busa si arriva in cresta e...
appena si mette il capo oltre la cresta appaiono i paesi di Agordo e Taibon 1500 metri più in basso
Carrellata di monti che si ammirano dalla cima
Civetta e Moiazza
San Sebastiano, Tamer e Castello di Moschesin
Talvena, Schiara e più in fondo le prealpi
Monti del Sole, Cimonega(credo ) e in fondo vette Feltrine
Agner(che non vedo quasi mai senza nuvole in cima ), Pale di San Martino (anche queste con un po' di bianco) e Pale di San Lucano
Cima Pape, Ombretta, Marmolada e Sella
In fondo in fondo si vedono addirittura le alpi dello Zillertal al confine vista l'ottima visibilità!
Un particolare sul bivacco Bedin (se si vede)
E sul Bosconero con Sfornioi e Sassolungo di Cibiana
Dopo un ricco pranzo tocca anche scendere ripercorrendo a ritroso la via di salita, nulla di rilenvante al ritorno eccetto la stupenda enrosadira sulla Moiazza e Tamer
Che dire, sono pienamente soddisfatto del giro, l'unico neo è la salita alla lastia che si presenta un po' monotona ma la vista dalla cima vale tutta la salita e più. I colori dell'autunno poi... non ci sono parole per descriverne la bellezza...
Domenica scorsa gita di gruppo sulla Lastia di Framont...
Fino ad una settimana fa non avevo la più pallida idea di dove questa cima si trovasse ma poi, quando me l'hanno proposta, ho dato una veloce occhiata su internet e ho scoperto che si tratta di quella cima rocciosa/erbosa che si vede da Agordo un po' più a est della Moiazza, ok capito, l'avevo già notata ma non le avevo mai attribuito un nome.
Vabbè, vista l'astinenza di montagne durante ottobre accetto la proposta attirato dal grande panorama che mi dicevano si osserva dalla cima e dal bel tempo. così sulle 9:30 mi trovo a Malga Framont (è la prima escursione che faccio in questa zona) e... mamma mia
La Moiazza mi dà subito il buongiorno
Proseguiamo su una mulattiera erbosa che alterna tratti boscosi a pascoli, intanto i colori dell'autunno si presentano in tutto il loro splendore:
In lontananza si intravede il Rifugio Carestiato (probabilmente nella foto non si vede)
più avanti la mulattiera si restringe e diventa sentiero e comincia a salire sempre nel bosco con una pendenza non troppo faticosa, intanto sopra di noi si ergono belle pareti e torri
Si arriva così in circa un'ora a forcella del Camp
E da qui si vede completamente il percorso di salita alla Lastia, che fa oltretutto intuire il perchè del nome
Con quei larici giallognoli assume un aspetto magnifico
scendiamo così alla Busa del Camp
Da lì comincia a fare capolino la maestosa Civetta con qualche spruzzata di neve in cima
Dalla busa si sale in una lenta salita alla Lastia, il percorso è segnato con puntini neri nella Tabacco, è poco marcato e con pochi bollini, si snoda sul pendio est della montagna con una pendenza costante, attraverso larici e più in alto mughi; serve un po' di occhio per individuare la traccia, soprattutto nella parte alta del percorso dove si confonde con traccie secondarie. Non presenta particolari difficoltà se non in qualche punto un po' prima della vetta dove bisogna salire delle placche inclinate bagnate
Dopo circa un'ora e mezza dalla Busa si arriva in cresta e...
appena si mette il capo oltre la cresta appaiono i paesi di Agordo e Taibon 1500 metri più in basso
Carrellata di monti che si ammirano dalla cima
Civetta e Moiazza
San Sebastiano, Tamer e Castello di Moschesin
Talvena, Schiara e più in fondo le prealpi
Monti del Sole, Cimonega(credo ) e in fondo vette Feltrine
Agner(che non vedo quasi mai senza nuvole in cima ), Pale di San Martino (anche queste con un po' di bianco) e Pale di San Lucano
Cima Pape, Ombretta, Marmolada e Sella
In fondo in fondo si vedono addirittura le alpi dello Zillertal al confine vista l'ottima visibilità!
Un particolare sul bivacco Bedin (se si vede)
E sul Bosconero con Sfornioi e Sassolungo di Cibiana
Dopo un ricco pranzo tocca anche scendere ripercorrendo a ritroso la via di salita, nulla di rilenvante al ritorno eccetto la stupenda enrosadira sulla Moiazza e Tamer
Che dire, sono pienamente soddisfatto del giro, l'unico neo è la salita alla lastia che si presenta un po' monotona ma la vista dalla cima vale tutta la salita e più. I colori dell'autunno poi... non ci sono parole per descriverne la bellezza...