Il Monte Amariana
Inviato: 09/08/2016, 20:07
"La Carnia sarebbe più dolce se il primo paese non fosse Amaro..." (Detto popolare carnico)
Oggi previsioni incerte, con tempo brutto sulle Giulie fin dal mattino, in estensione a tutta la Carnia nel pomeriggio.
Occorre trovare qualcosa di "veloce" da fare ma ugualmente di soddisfazione.
Mi basta girare il naso all'insù fuori dalla finestra "di casa" per trovare la meta di oggi: il Monte Amariana.
E'la prima cima "impressiva" che si incontra quando si arriva in Carnia.
Non tanto per la sua quota, che arriva "appena" a 1906m, quanto perchè si stacca dal fondovalle sottostante per un dislivello di 1600m e perchè è isolata.
Quindi, quando si arriva ad Amaro, la vista di questo montagnone che incombe sul paese fa una certa impressione.
Il dislivello sembrerebbe più che impegnativo, inadatto a una giornata incerta come questa, ma, per fortuna, c'è una strada militare che sale da Amaro fino al Cristo di Forca, a quota 1058, che consente di ridimensionare la salita a un più che accettabile 850m.
E, viste le quote relativamente basse, un pò di copertura nuvolosa non può che essere ben accetta per ridurre un pochetto la calura di questa "bassa" quota.
La salita in auto lungo la strada, ripida e stretta e con più tornanti di un passo dolomitico, è già di per sè un'avventura
Non c'è molto spazio per gli incroci, ma d'altra parte non dovrebbe nemmeno esserci nessuno in discesa a quest'ora. Su il parcheggio è vuoto: direi che la giornata promette bene
La tabella indica due ore e mezza per la salita e, considerando il dislivello, il tempo ci sta.
Il sentiero parte in mezzo al bosco salendo in modo deciso. Vado con calma in questo tratto, che devo ancora recuperare del tutto dal giro di ieri, e so che, dopo questo primo pezzo, il sentiero mollerà la presa. Quindi meglio tenere sotto controllo la foga ed evitare di sprecare energie.
Nonostante questo, bastano pochi minuti e inizio a sudare come una fontana. Il cielo sarà anche coperto, ma umidità e temperatura sotto al bosco non hanno valori molto "confortevoli".
Ogni tanto un'apertura nel bosco regala qualche bella veduta del fondovalle.
Come promesso, dopo un pò il sentiero spiana e inzia una piacevole (e fresca) traversata verso est sotto al bosco. Qui si guadagna poco dislivello, ma è un'ottima occasione per riprendere fiato, perchè, appena si esce dal bosco, la pendenza aumenta immediatamente.
Ma la vista della vetta, lassù, e delle belle fasce rocciose sommitali dell'Amariana, aiutano a tenere alta la motivazione.
Ora occorre superare una lunga dorsale erbosa, che il sentiero affronta con una serie di zete sempre più strette fino a raggiungere un canalino attrezzato che porterà a una forcelletta subito sotto alla cima.
Le attrezzature seguono la parete di destra (salendo) e la salita è abbastanza facile, diciamo un III grado "facilitato"
Ma c'è anche la possibilità di seguire il fondo del canalino dove qualche segnavia bianco e rosso molto molto sbiadito lascia pensare che quella fosse la via prima della posa delle attrezzature.
Oggi previsioni incerte, con tempo brutto sulle Giulie fin dal mattino, in estensione a tutta la Carnia nel pomeriggio.
Occorre trovare qualcosa di "veloce" da fare ma ugualmente di soddisfazione.
Mi basta girare il naso all'insù fuori dalla finestra "di casa" per trovare la meta di oggi: il Monte Amariana.
E'la prima cima "impressiva" che si incontra quando si arriva in Carnia.
Non tanto per la sua quota, che arriva "appena" a 1906m, quanto perchè si stacca dal fondovalle sottostante per un dislivello di 1600m e perchè è isolata.
Quindi, quando si arriva ad Amaro, la vista di questo montagnone che incombe sul paese fa una certa impressione.
Il dislivello sembrerebbe più che impegnativo, inadatto a una giornata incerta come questa, ma, per fortuna, c'è una strada militare che sale da Amaro fino al Cristo di Forca, a quota 1058, che consente di ridimensionare la salita a un più che accettabile 850m.
E, viste le quote relativamente basse, un pò di copertura nuvolosa non può che essere ben accetta per ridurre un pochetto la calura di questa "bassa" quota.
La salita in auto lungo la strada, ripida e stretta e con più tornanti di un passo dolomitico, è già di per sè un'avventura
Non c'è molto spazio per gli incroci, ma d'altra parte non dovrebbe nemmeno esserci nessuno in discesa a quest'ora. Su il parcheggio è vuoto: direi che la giornata promette bene
La tabella indica due ore e mezza per la salita e, considerando il dislivello, il tempo ci sta.
Il sentiero parte in mezzo al bosco salendo in modo deciso. Vado con calma in questo tratto, che devo ancora recuperare del tutto dal giro di ieri, e so che, dopo questo primo pezzo, il sentiero mollerà la presa. Quindi meglio tenere sotto controllo la foga ed evitare di sprecare energie.
Nonostante questo, bastano pochi minuti e inizio a sudare come una fontana. Il cielo sarà anche coperto, ma umidità e temperatura sotto al bosco non hanno valori molto "confortevoli".
Ogni tanto un'apertura nel bosco regala qualche bella veduta del fondovalle.
Come promesso, dopo un pò il sentiero spiana e inzia una piacevole (e fresca) traversata verso est sotto al bosco. Qui si guadagna poco dislivello, ma è un'ottima occasione per riprendere fiato, perchè, appena si esce dal bosco, la pendenza aumenta immediatamente.
Ma la vista della vetta, lassù, e delle belle fasce rocciose sommitali dell'Amariana, aiutano a tenere alta la motivazione.
Ora occorre superare una lunga dorsale erbosa, che il sentiero affronta con una serie di zete sempre più strette fino a raggiungere un canalino attrezzato che porterà a una forcelletta subito sotto alla cima.
Le attrezzature seguono la parete di destra (salendo) e la salita è abbastanza facile, diciamo un III grado "facilitato"
Ma c'è anche la possibilità di seguire il fondo del canalino dove qualche segnavia bianco e rosso molto molto sbiadito lascia pensare che quella fosse la via prima della posa delle attrezzature.