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Sabato lascio la macchina poco dopo la diga di Vallesina di Valle di Cadore e vado a fare un giretto per Tarlega, che in dialetto Cadorino significa appunto 'oltre l'acqua' (del fiume Boite). Essendo Ottobre, faccio un giro abbastanza largo in cerca di 'fiori d'autunno ', ma non trovo praticamente nulla. Decido allora di passare al 'piano B' e di cercare di arrivare fino in cima alla Croda de Cuz, che da sempre vedo dalla finestra della mia casa a Vallesina. Taglio per boschi fino ad arrivare ad incrociare il sentiero che, passando per i Duoghi và verso la 'Casa del Conte', che seguo finchè va ad incrociare a quota 1380 la carrabile che parte da Cibiana.

Per strada, vista la giornata molto umida, faccio anche diversi incontri con le salamandre

La seguo in salita fino ad arrvare alla Casa del Conte

Dove il cielo continua a essere abbastanza coperto verso le dolomiti di oltre piave

Da qui si scende un pò fino alla C.ra dell'acqua

Con la fontanella da cui prende il nome

Si contunua quindi per la Casara de Cassan

Da qui il sentiero si restringe e diventa molto meno immediato, Si tiene comunque sempre la destra e si sale fino ad arrivare alle Buse de Cuz, da dove il paesaggio si apre.

O meglio si aprirebbe se non ci fosse la nebbia

Litigando un pò con i Mughi, ci si dirige comunque verso la forcella de Cavaleto.

Si prosegue sulla destra della forcella per tracce fino alla cima.
Ormai la nebbia è persistente ed il panorama nullo
Sotto le rocce troviamo la custodia del libro di vetta. All'interno pochi fogli di carta ed i nomi di chi è salito nel 2015. Sono il sesto che quest'anno ha lasciato traccia e l'ultimo è salito il 17 Agosto.

Torno indietro litigando parecchio con i mughi, anche a causa della scarsa visibilità.
Tornando indietro la nebbia si dirada e spunta un bel sole caldo, quasi a prendermi in giro.

Scendo facendo diverse deviazioni (tutto sommato l'idea iniziale era quella dei fung..., pardon, dei fiori ), e ne porto a casa un paio di Kg.
In tutto mi sono fatto circa 1500m di dislivello più le deviazioni, ma, a parte per la nebbia, sono soddisfatto.
In tutto il giro non ho trovato nessuno a parte dei taglialegna a 300m da dal parcheggio della macchina.

denghiu!!!

mi hai dato un ottimo spunto per un giretto fuori dalla porta di casa...

E' un bel giro quello che hai proposto, in special modo per il tratto dalla Ciasa del Conte a casera Cassan quando sei al cospetto dell'Oltrepiave e poi sulla cima. Nella nostra occasione abbiamo goduto del sole per tutto il giorno ed il tratto tra i mughi sotto la forcella non è stato privo di fatica.
Mi permetto due consigli:
Invece di partire da Valle ci si porta a Cibiana di Sotto e si parcheggia appena sopra il torrente Rite. Questo consente di risparmiare alemno 150 m in salita e di poter (al ritorno) seguire un sentiero alternativo che passa nei pressi delle vecchie miniere di ferro; Cibiana era famosa per la costruzione artigianale di chiavi.
Occhio alle zecche, magari non è stagione, ma qualcuno gironzola da quelle parti.

alverspir ha scritto:E' un bel giro quello che hai proposto, in special modo per il tratto dalla Ciasa del Conte a casera Cassan quando sei al cospetto dell'Oltrepiave e poi sulla cima. Nella nostra occasione abbiamo goduto del sole per tutto il giorno ed il tratto tra i mughi sotto la forcella non è stato privo di fatica.
Mi permetto due consigli:
Invece di partire da Valle ci si porta a Cibiana di Sotto e si parcheggia appena sopra il torrente Rite. Questo consente di risparmiare alemno 150 m in salita e di poter (al ritorno) seguire un sentiero alternativo che passa nei pressi delle vecchie miniere di ferro; Cibiana era famosa per la costruzione artigianale di chiavi.
Occhio alle zecche, magari non è stagione, ma qualcuno gironzola da quelle parti.

Belle le miniere di carsie e ronzei: Ci sono stato qualche anno fà con la famiglia

Sono partito dalla diga di Vallesina perche come ho scritto sopra, l'idea iniziale era molto più prosaica.
Inoltre la zona di Tarlega la conoscevo benissimo visto che ci vado diverse volte all'anno e quindi per me aveva un valore diverso arrivarci da li piuttosto che da Cibiana, anche se la strada da quella parte era più corta e decisamente più agevole, come avevo anche visto dalla Vostra relazione.
Per quanto riguarda le zecche, confermo che la zona ne è particolarmente ricca (ormai purtroppo ho fatto pratica nel levarle )

Bingo! ero da tempo incuriosito da quella zona e TAAAC, ecco servito il report! Grande!

e che belle quelle casere, in particolare la Casa del Conte!

E dire che io - noto collezionista - di zecche lì non ne ho presa neanche una! Bel giro, ci andai col Falco nel lontano... uhm... boh, non fatemi fare i conti...
L'approccio da Cibiana è interessante, e anche le miniere: non le avevo mai sentite.
tengo buono lo spunto per la prossima volta