Senza Meta

Percorsi non attrezzati con difficoltà tecniche contenute.

Senza Meta

Messaggioda dokkodo54 » 17/09/2015, 21:49

Volevo segnalare questo giro che, pur non presentando soverchie difficoltà, consente di fare esperienza sui diversi tipi di terreno che si possono incontrare durante un'escursione.
Volendone affrontare la parte più impegnativa, permette anche di "conquistarsi" una cima. Una soddisfazione che non guasta mai.
Inoltre in genere è relativamente poco frequentato, pur trovandosi in una zona spesso affollata come la Val di Fassa.
Ma andiamo per ordine...

Oggi mi sento un pò scazzato. Sarà per il meteo un poco uggioso, oppure perchè le vacanze stanno finendo, ma è come se fossi "scarico".
Non ho voglia di pianificare, di darmi una "meta", nè tantomeno di fare cose impegnative.
Voglio solo riposare la testa e pensare ai fatti miei, senza troppi assilli.
Quindi parto da Alba di Canazei sul sentiero Troi dei Ladins, diretto alla conca di Ciampac. Poi si vedrà.
Salgo senza fretta e gustandomi il piacevole sentiero e la strada forestale che si danno il cambio sotto il bosco che sovrasta Alba.
Arrivato su alla conca, constato con piacere di essere quasi solo.
Quindi proseguo su strada sterrata verso la Sella del Brunech e quasi subito incontro una madre con il piccolo. Questa vista mi riconcilia con il Mondo.

Madre.con.piccolo.JPG
Madre con piccolo
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Arrivato al bivio per la Forcia Neigra, senza nemmeno pensarci prendo il sentiero a sinistra e mi dirigo verso la forcella su sentiero prima agevole e poi ripido.
Intanto, alla mia sinistra, il Collac fa bella mostra di se.
Mi piace il Collac. Qualche giorno fa l'ho attraversato tutto, salendo per la bella ferrata dei Finanzieri e scendendo per la normale, pure attrezzata. Ma questa è un'altra storia.

Collac.JPG
Il Collac
Collac.JPG (81.15 KiB) Osservato 2769 volte


Dalla Forcia Neigra il sentiero prosegue in leggera discesa, tagliando il ripido pendio del versante nord del Sass Neigher.
Due brevi e facili tratti attrezzati consentono di superare alcune roccette fino a sbucare proprio sulla forcelletta fra la Torre Dantone e il Sass Neigher.

Torre Dantone.JPG
La Torre Dantone
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Da qui scendo ancora verso i pascoli di Ciamp de Mez ed entro nel regno incontrastato delle marmotte, che vi abitano numerose. Segnalano la mia intrusione con i loro caratteristici fischi, ma si lasciano anche fotografare, basta non pretendere di avvicinarsi troppo.

Marmotta.JPG
Marmotta
Marmotta.JPG (130.04 KiB) Osservato 2769 volte


Giunto nel punto più basso, ho due alternative: proseguire verso il Passo San Nicolò o rientrare a Ciampac attraverso il sentiero attrezzato Pederiva.
Avviarmi verso il Pederiva è una scelta quasi automatica, quindi inizio a risalire il prato sotto alla Sass Bianch e inizio la bella traversata in costa sotto al Sass de Roces.
C'è qualche breve e non difficile tratto attrezzato, alternato a tratti di sentiero con modesta esposizione.
Arrivato alla forcella Roseal, mi acccorgo che c'è una traccia, non segnata, che si stacca dal Pederiva e, seguendo un canalino di terra e rocce, punta verso una cima soprastante.

Traccia.JPG
La traccia di salita
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Re: Senza Meta

Messaggioda dokkodo54 » 17/09/2015, 21:54

Mi attrae troppo per riuscire a resistere, quindi decido di andare a curiosare e imbocco la traccia proprio mentre dal Pederiva sopraggiunge un gruppetto guidato da un signore che mi fa:
"ehi, ma dove va lei ?"
"su per di qua"
"ma... è segnato ?"
"no, però c'è una traccia"
"stia attento a non rischiare troppo"
"certamente", rispondo. Detto questo, prima di riprendere la salita, un gesto scaramantico di "Tuchet i Ball" è d'obbligo.
Mano a mano che salgo, la traccia diventa sempre più esile, segno che non tutti quelli che si avventurano poi proseguono, fino a diventare qualcosa che definirei "sparute orme su erba".
In compenso aumenta la pendenza del canalino così come l'esposizione.
Continuo a seguire le "orme", poco più che piccole chiazze fra l'erba, e qualche ometto (...ma saranno 2, 3 in tutta la salita).
Dopo aver raggiunto un paio di forcellette, ecco una bella crestina rocciosa aerea da attraversare in equilibrio sulla sommità. Basta ripetersi "non è poi così stretta" e si passa.

Cresta.JPG
La cresta
Cresta.JPG (138.5 KiB) Osservato 2767 volte


Ancora qualche breve roccetta (passi di I grado) e sono sul ripido pendio di zolle ed erba che conduce alla stretta cima.
Di fronte a me c'è un'altra cima con croce, che mi piacerebbe anche raggiungere, ma la strada è bloccata da salti di roccia per cui meglio accontentarsi.
Da quassù posso meditare in piena pace e mangiare anche qualcosina mentre ammiro "La Sud". Difficile che arrivi qualcuno proprio adesso a disturbarmi.

In.Vetta.JPG
In vetta
In.Vetta.JPG (60.99 KiB) Osservato 2767 volte


La via di discesa è la stessa della salita, con la differenza che è decisamente più difficile da individuare dall'alto.
Quindi, come solito su questo genere di percorsi, mentre si sale conviene prendersi i giusti punti di riferimento in modo da poter seguire correttamente il percorso a ritroso ed evitare di infilarsi nel canale sbagliato e trovarsi poi nelle rogne.
Inoltre sia la pendenza che l'esposizione non scherzano, quindi l'attenzione va al massimo.
Confesso che, arrivato al tratto finale più facile subito sopra alla forcella, tiro un sospiro di sollievo.
Ora non resta che completare il Pederiva con bella traversata lungo la cresta del Roseal, che, con qualche saliscendi, conduce alla Sella del Brunech. Il filo di cresta è abbastanza sottile ma
il sentiero è comodo e non presenta particolari problemi. Ovviamente anche qui non è il caso di scivolare.

Pederiva.JPG
Il Pederiva
Pederiva.JPG (47.54 KiB) Osservato 2767 volte


Dalla Sella scendo nuovamente nella conca seguendo la strada sterrata che mi porta giù fino ad Alba, concludendo il giro e la giornata.
Alla fine, per conoscere il nome della cima che ho salito in questo giro "senza meta", devo consultare il sito di vienormali: la cima Ovest del Sass De Roces (2610m).

Il.versante.Ovest.JPG
Versante ovest del Sass de Roces
Il.versante.Ovest.JPG (80.71 KiB) Osservato 2767 volte


Alla prossima,
dokkodo
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Re: Senza Meta

Messaggioda Fitman » 18/09/2015, 6:26

Sempre un piacere seguirti ;)
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Re: Senza Meta

Messaggioda Sergio69 » 18/09/2015, 13:08

Belo giro.
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Re: Senza Meta

Messaggioda Blitz » 18/09/2015, 18:58

Bello vagabondare per i monti cosí, senza meta, e andare dove ti girano le balle di andare, bravo :okkemo:
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Re: Senza Meta

Messaggioda dokkodo54 » 23/09/2015, 21:48

Semplicemente per ringraziare chi ha voluto lasciare un commento e chi si è fermato a leggere.

x Fitman
Grazie, sono contento che ti sia piaciuto.

x Sergio69
Grazie!

x Blitz
Esatto, Blitz, hai centrato in pieno lo "spirito" del mio giro e del racconto.
Perchè è vero che è bello sognare guardando le cartine, poi pianificare, calcolare i dislivelli, valutare le difficoltà, stimare i tempi e tutte le altre diavolerie e poi, sul terreno, provare la soddisfazione di raggiungere la "meta" prefissa.
Ma può essere altrettanto bello e appagante andare così, a "sentimento", e trovarsela lungo la strada la propria "meta".
Senza opporre resistenza all'attrazione che proviamo alla vista inaspettata di una traccia, di un ghiaione, di una cengia o di una cima, e alla curiosità che ci spinge a esplorarle, a percorrerle e a calcarne la vetta.

Alla prossima,
dokkodo
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