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Quante formazioni rocciose ci sono, in Italia, che si chiamano Dente (o Denti) della Vecchia ?
Una di queste si trova nell'alto appennino Pistoiese, fra il Monte Gomito e l'Alpe Tre Potenze.
Si tratta di un affilato crinale, non segnato e poco frequentato, con passaggi in roccia di primo grado superiore e tanta esposizione.
Ma andiamo per ordine.
Partenza dal Passo dell'Abetone, in una domenica mattina da delirio causa una gara podistica (Pistoia-Abetone) e una di downhill con arrivo poco sotto al Passo.
Me la prendo comoda salendo lungo il ripido sentiero 00, Alta via dei Parchi. La traccia segue una pista da sci ed è piacevolmente all'ombra, fino al rifugio La Selletta.



Qui speravo in un pò di ristoro, ma il rifugio è chiuso, purtroppo.
Allora continuo lungo la sterrata verso l'impianto di risalita di Monte Gomito, con pendenze più contenute.
Oramai il berciare dei commentatori della gara podistica e lo strombazzio dei fans del downhill si sono ridotti a un lontano brusio, finalmente.
Così arrivo alla stazione a monte della cabinovia.
Qui il sentiero 00 si dirige verso l'Alpe Tre Potenze, dividendosi: una traccia prosegue in costa mentre l'altra segue il filo di cresta del Monte Fariola ed è indicata "per esperti".
Non sia mai che mi privi di un sentiero "per esperti" e quindi mi incammino lungo la cresta. In breve mi accorgo che "si fa sul serio", attraversando un salto roccioso dopo l'altro.



Sono brevi passaggi di primo grado, divertenti da disarrampicare in discesa, facendo però molta attenzione perchè si tratta pur sempre di un crinale, anche se l'esposizione non è elevata.



Poco prima di arrivare al Passo della Fariola, ecco davanti a me il Dente della Vecchia.



La traccia che lo attraversa è ben visibile, ma prima voglio vederci chiaro, quindi imbocco un sentiero che aggira sulla destra la formazione rocciosa (lo 00 prosegue invece a sinistra).
Anche questo è un sentiero niente male, facile, con una bella pietraia da attraversare prima di arrivare al Passo della Vecchia.
Intanto mi studio bene i vari salti di roccia del Dente e concludo che la direzione migliore per percorrelo va dal Passo della Vecchia al Passo della Fariola.

Prima però una "sgambata" fino all'Alpe Tre Potenze, che è proprio sopra di me.
Mi dirigo verso il Lago Piatto e successivamente verso il crinale dell'Alpe Tre Potenze.



Il sentiero sale regolare, tranne l'ultimissimo pezzo un pò ripido e sono in vetta che nemmeno me ne accorgo.
Il panorama è stupendo, così come la vista sul Monte Giovo.



Scendo ora per la via più diretta, con una bella vista sul Lago Nero, e in breve sono nuovamente al Passo della Vecchia.



Ora tocca al Dente.
Salgo per traccia fino al primo salto roccioso, da superare con una bella e divertente arrampicata di qualche metro di primo grado superiore.
In cima c'è persino un anello per fare sicura.
Un altro pezzo di sentiero porta a un secondo salto, questo più facile, superato il quale sono finalmente in cresta.



Ora le cose si fanno più "serie". Mano a mano che procedo, la cresta diventa sempre più stretta ed esposta. E' vietato scivolare.

Una breve arrampicata in completa esposizione e si arriva al "passaggio chiave" della via.
Qui la cresta è larga in tutto 30-40cm e l'esposizione da ambo i lati è completa che più di così non si può.
C'è un cavetto metallico "di incoraggiamento", piuttosto lasco.



Se avessi l'imbrago e un cordino certamente mi assicurerei, ma con me non ho niente.
Così studio senza fretta il passaggio, che si può fare in due modi: o salendo sul filo di cresta e facendo il funambolo, oppure, meglio, stando più bassi sul lato
destro, così da sfruttare in spaccata i pochi appoggi naturali.
E' fatta, e il passaggio mi deposita su una facile placchetta inclinata che disarrampico all'indietro per ridurre i rischi al minimo.
Ancora qualche roccetta facile, uno sguardo indietro all'affilata cresta e infine sono sulla traccia che scende al Passo della Fariola, ormai fuori dalle "difficoltà".



Mi piacerebbe rifare il crinale in salita, ma "sento" che la benzina nel serbatoio scarseggia. Evidentemente la discesa sul crinale prima e la traversata del Dente poi, hanno richiesto energie fisiche e mentali.
Quindi opto per il sentiero in costa, che sale regolare fino all'impianto di Monte Gomito. E faccio bene, perchè mi trovo a fotografare un posto con colori splendidi, sovrastato dalla bellissima cresta rocciosa del Monte Fariola.




Rientrato alla cabinovia, mi concedo un pò di meritato riposo.
Ora non resta che la discesa, lungo l'autostrada che passa più o meno sotto alla cabinovia, e poi via verso casa, prima che la moltitudine vociante si muova e intasi tutto il circondario.

Per chi volesse cimentarsi con questo giro, ecco qualche sintetica indicazione per farlo un pò meno "a kazzum" rispetto a come l'ho fatto io. Occhio che la cresta del Dente è veramente stretta ed esposta, quindi necessita di passo sicuro, totale assenza di vertigini e condizioni "giuste".

- dal Passo dell'Abetone (1388m), Piazza Oriana Fallaci, imboccare il sentiero 00 (pista da sci)
- transitare per il rifugio La Selletta (1711m) e continuare sul sentiero 00 fino alla stazione a monte della cabinovia Monte Gomito (1892m)
Questa parte può essere evitata salendo direttamente in cabinovia
- proseguire sul sentiero 00 (apertura nella rete di protezione per gli sciatori) traversando in discesa fino al Passo della Fariola (1770m)
- traversare sotto al Dente della Vecchia per sentiero xxx fino al Passo della Vecchia (1786m)
- da qui, meritano una visita il Lago Piatto, il Lago Nero ed eventualmente la cima Alpe Tre Potenze (1940m)
- dal Passo della Vecchia, imboccare la traccia di sentiero non segnato che risale il Dente in direzione di un evidente salto di roccia
- proseguire lungo lo stretto ed esposto crinale (quota 1843m) fino al Passo della Fariola. Consiglio attrezzatura da ferrata o almeno cordino con moschettoni per fare autosicura nel breve tratto attrezzato
- dal Passo della Fariola, imboccare la variante "per esperti" del sentiero 00 e risalire alla stazione della cabinovia per i divertenti Balzi della Fariola (passaggi di I grado)
- rientro a Passo dell'Abetone scendendo lungo la sterrata o direttamente in cabinovia

Alla prossima,
dokkodo

P.S. In Appennino ormai sta iniziando a fare veramente caldo. Bisogna proprio che mi decida a "emigrare" in Dolomiti....

Bravo, bellissimo giro e bellissime foto, l' Appennino ha sempre il suo fascino, soprattutto per non che non lo conosciamo.

Semplicemente stupende le ultime 2 foto

Bel giro! Vedo che continuiamo ad incrociarci... va a finire che ci incontreremo sulle dolomiti. Io sono in cadore per tutto il mese di agosto e qualche giorno di luglio.

Il verde appenninico, è il massimo del verde!
Bello!

Blitz ha scritto:Bravo, bellissimo giro e bellissime foto, l' Appennino ha sempre il suo fascino, soprattutto per non che non lo conosciamo.

Semplicemente stupende le ultime 2 foto

Grazie Blitz.
Dolomiti o Appennino che sia, mi sa che noi due abbiamo "gusti montani" molto simili...

Buone ravanate,
dokkodo

Campioncino ha scritto:Bel giro! Vedo che continuiamo ad incrociarci... va a finire che ci incontreremo sulle dolomiti. Io sono in cadore per tutto il mese di agosto e qualche giorno di luglio.

E' probabile, Campioncino.
Qualche giro in Cadore ce l'ho nel cassetto, ed è lì che aspetta solo l'occasione buona per essere tirato fuori.
Dovessimo incrociarci, mi riconoscerai senz'altro: gli scarponi già li hai visti , sulle spalle ho uno zaino Deuter scolorito e negli occhi tanta passione per la Montagna.

Un saluto,
dokkodo

Ok se capiti in cadore fammi sapere almeno mi evito di guardare gli scarponi della gente pet tutto il mese... approposito, probabilmente questo fine settimana dovrei farmi la traversata Abetone- libro aperto- croce arcana.