Lungo il crinale: dai Balzi del Fabuino al Lago Scaffaiolo
Inviato: 07/06/2015, 14:07
Ieri, complice un cielo così sereno da fare quasi schifo, ho rifatto questo giro che a mio parere è uno dei più belli che si possano fare in zona Corno alle Scale: il crinale dai Balzi del Fabuino fino al Lago Scaffaiolo.
Era da diversi anni che non percorrevo i Balzi del Fabuino, uno splendido tratto in cresta molto solitario, che regala scorci impensabili della parete nord del Corno alle Scale.
Benchè non fosse certo la prima volta, mi ha regalato le stesse intense emozioni già provate in passato e, con mia meraviglia, ho trovato il sentiero in condizioni molto migliori dell'ultima volta. Segno che, nonostante il suo isolamento, viene percorso più spesso di quanto ci si possa aspettare.
L'escursione inizia da Madonna dell'Acero, in località Pian d'Ivo (quota 1200m), dove ha sede il centro visite del Parco Regionale del Corno alle Scale.
Si imbocca il sentiero 323, una comoda strada forestale in direzione "Sboccata dei Bagnatori". La forestale, ottima anche per le mountain-bikes, sale comodamente all'interno del bosco che alterna faggeti ed abetaie.
Si supera l'imbocco del sentiero 327, il Sentiero del Campanile, che conduce direttamente in vetta a La Nuda, e si continua sulla forestale, ancora in salita.
Dopo alcuni tornanti, la strada si fa pianeggiante o in leggera discesa e traversa decisamente verso sinistra. consentendo di ammirare una delle prime bellezze naturali del posto, una splendida cascatella, in piena attività.
Ancora un breve tratto di forestale e, appena prima di raggiungere la Sboccata dei Bagnatori, ecco la deviazione per i Balzi del Fabuino (quota 1340), indicata come sentiero 129, EE (per esperti).
Ora si inizia a fare sul serio, non tanto come difficoltà, quanto come pendenze. Il sentiero sale deciso all'interno del bosco tenendo pendenze di tutto rispetto, anche se, per fortuna, ogni tanto qualche tratto meno ripido consente di rifiatare.
La traccia è ben definita, salvo in qualche punto dove c'è anche carenza di segni rossi. Qui bisogna riuscire un pò a interpretare il percorso, cercando di prendersi dei punti di riferimento, anche se il cupo bosco non lascia molte possibilità di guardarsi intorno.
Non incontro nessuno, ovviamente, e il senso di isolamento è totale.
Me lo ricordavo decisamente lungo, questo pezzo nel bosco, ed è così, infatti. Sembra non voler finire mai.
Ma piano piano mi sembra che l'altezza degli alberi sopra di me inizi a diminuire e, quasi all'improvviso, vedo la luce!
Ci sono già stato qui, e sono preparato al fatto che il bosco finisce di botto, lasciando spaziare lo sguardo verso le mie amate Montagne.
Ma, fatti pochi passi, la meraviglia è ancora qui ad attendermi, con l'improvvisa visione della vetta de La Nuda sopra di me e il Corno sullo sfondo.
E il Monte Gennaio....
Era da diversi anni che non percorrevo i Balzi del Fabuino, uno splendido tratto in cresta molto solitario, che regala scorci impensabili della parete nord del Corno alle Scale.
Benchè non fosse certo la prima volta, mi ha regalato le stesse intense emozioni già provate in passato e, con mia meraviglia, ho trovato il sentiero in condizioni molto migliori dell'ultima volta. Segno che, nonostante il suo isolamento, viene percorso più spesso di quanto ci si possa aspettare.
L'escursione inizia da Madonna dell'Acero, in località Pian d'Ivo (quota 1200m), dove ha sede il centro visite del Parco Regionale del Corno alle Scale.
Si imbocca il sentiero 323, una comoda strada forestale in direzione "Sboccata dei Bagnatori". La forestale, ottima anche per le mountain-bikes, sale comodamente all'interno del bosco che alterna faggeti ed abetaie.
Si supera l'imbocco del sentiero 327, il Sentiero del Campanile, che conduce direttamente in vetta a La Nuda, e si continua sulla forestale, ancora in salita.
Dopo alcuni tornanti, la strada si fa pianeggiante o in leggera discesa e traversa decisamente verso sinistra. consentendo di ammirare una delle prime bellezze naturali del posto, una splendida cascatella, in piena attività.
Ancora un breve tratto di forestale e, appena prima di raggiungere la Sboccata dei Bagnatori, ecco la deviazione per i Balzi del Fabuino (quota 1340), indicata come sentiero 129, EE (per esperti).
Ora si inizia a fare sul serio, non tanto come difficoltà, quanto come pendenze. Il sentiero sale deciso all'interno del bosco tenendo pendenze di tutto rispetto, anche se, per fortuna, ogni tanto qualche tratto meno ripido consente di rifiatare.
La traccia è ben definita, salvo in qualche punto dove c'è anche carenza di segni rossi. Qui bisogna riuscire un pò a interpretare il percorso, cercando di prendersi dei punti di riferimento, anche se il cupo bosco non lascia molte possibilità di guardarsi intorno.
Non incontro nessuno, ovviamente, e il senso di isolamento è totale.
Me lo ricordavo decisamente lungo, questo pezzo nel bosco, ed è così, infatti. Sembra non voler finire mai.
Ma piano piano mi sembra che l'altezza degli alberi sopra di me inizi a diminuire e, quasi all'improvviso, vedo la luce!
Ci sono già stato qui, e sono preparato al fatto che il bosco finisce di botto, lasciando spaziare lo sguardo verso le mie amate Montagne.
Ma, fatti pochi passi, la meraviglia è ancora qui ad attendermi, con l'improvvisa visione della vetta de La Nuda sopra di me e il Corno sullo sfondo.
E il Monte Gennaio....