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UN POSTO INCANTATO: 2 passi di fronte agli Spalti

MessaggioInviato: 15/08/2014, 13:05
da Blitz
Domenica 10 è bel tempo e le previsioni per il lunedí sembrano incoraggianti, mi organizzo quindi per un giro in Oltrepiave che mi aspetta da 2 anni.
Telefono in rifugio, c'è posto, bene, preparo lo zaino, pranzo, pennichella e poi via verso la spiaggetta di Pieve sul Lago di Centro Cadore.
Che c'entrano una spiaggia e un lago con una ravanata vi chiederete voi...
C'entrano c'entrano! Dalla spiaggia infatti parte la strada per La Faghera, dove mi faccio mollare per iniziare la mia avventura

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imbocco il sentiero 350, in direzione Rifugio Tita Barba, che inizia subito a salire ripido nel bosco lungo una mulattiera percorsa anche da quad e moto da cross

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in breve arrivo al bivio di Col de la Burèla, dove da qualche anno il sentiero CAI si stacca dalla mulattiera

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una volta infatti (e lo si trova sulle mappe Tabacco fino alla penultima edizione) il sentiero seguiva pari pari la mulattiera fino al casone di Tamarí, recentemente è stato ritracciato su diverso percorso recuperando vecchie tracce da boscaioli (il nuovo tracciato di questo e di altri sentieri in zona recentemente modificati si trova nell' ultima edizione delle Tabacco del 2013)

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il sentiero inizialmente taglia in costa, concedendo visuali su Pieve e sul Lago di Centro Cadore

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si richiude poi nel bosco

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ma quando torna all' aperto mi ritrovo gli Spalti di Toro sparati in faccia :lovemo:

con viste verso Forcella Scodavacca e Forcella Monfalcon di Forni con Cridola, Crodon di Giaf, e Monfalconi

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Dopo un breve tratto tra bosco e mughi, arrivo sul meraviglioso altopiano di Vedòrcia, un posto incantato. L' altopiano pascolivo infatti è costellato di baite da fare invidia ad Heidi, non sembrano neanche vere, sembran quasi uscite da un film... :lovemo: :rosemo:

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Dopo queste visioni tralascio la stradina per Casera Vedòrcia e proseguo verso il rifugio

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e dopo qualche minuto eccomi arrivato al Rifugio Tita Barba dove passerò la notte

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il rifugio gode di un panorama a dir poco spettacolare su tutti gli Spalti di Toro :lovemo:

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dietro al rifugio c'è anche un belvedere con vista su Antelao, Marmarole e metà delle montagne del Cadore, che sono però coperte dalle nuvole... :sciemo:

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Bon, mi sistemo la branda, mi do una sciacquata e son pronto per la cena... dire che è abbondante è un eufemismo: mi hanno riempito di brutto!!! e che buona!!!! Si, la gestione del rifugio è decisamente promossa, da tornarci e da consigliare a tutti: simpatici, ospitali e se magna tanto e ben. TOP

Intanto il sole inizia a tramontare, ma le nuvole sono salite

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e concedono all' enrosadira solo una debole fugace apparizione

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continuano ad andare su e giù

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per poi scendere definitivamente al sorgere della Luna, che seduta sul suo seggio le ha scacciate via

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dopo l' abituale giro di grappe me ne vado a dormire puntando la sveglia all' alba, e quando mi alzo è a dir poco nebulosa ma spettacolare

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le nuvole si incendiano dietro Forcella Scodavacca

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ed arriva il magico momento

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nuvole sopra, nuvole sotto, nuvole ovunque: dubbioso se fare il giro da programma o ripiegare sulla "via di fuga" vado a far colazione

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Mangiato, fatto rifornimento e preparato lo zaino, saluto i simpaticissimi gestori e mi avvio lungo il sentiero 350

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il meteo non si capisce che cavolo voglia fare... un colpo si apre e un colpo si chiude...

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intanto arrivo al bivio di Campo Scorz e prendo il sentiero 355 verso la testata della Valle Anfèla

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il sentiero attraversa un bel pascolo

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per poi rientrare brevemente nel bosco

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ed uscirne con in vista la Forcella Pian dei Laris

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Giusto perché altrimenti non sarei io, il sentiero va a ravanare su per un breve ghiaione :uhaemo:

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e quando arrivo in forcella il panorama non è proprio invitante... :maaemo:

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se da una parte sembra volersi aprire

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dall' altra invece non ne vuole proprio sapere, anzi, si chiude sempre di più

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cosa fare? :mmemo:
il giro in programma è lungo, e passa proprio in mezzo a quei nuvoloni... niente, non mi fido, non voglio rischiare di trovarmi sotto la pioggia magari mentre sto attraversando un canalino di neve o un ghiaione, cosí, arrivato al bivio di Pian dei Laris col sentiero 372 che avrei dovuto prendere, decido di scendere lungo il 355 per la Valle Anfèla

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il sentiero inizia su prato con belle visioni sul Picco di Roda, che doveva essere la destinazione dell' uscita

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mentre dietro è cosí

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il sentiero entra adesso tra i mughi

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con qualche breve attraversamento di frana

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adesso la valle si apre

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e il sentiero va ad attraversare il torrente

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alle spalle sbuca un residuo canale di neve

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di sopra sta schiarendo, non vi dico i porconi che mi frullano :arremo:

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attraverso e riattraverso il torrente, per poi sbucare nella radura che una volta era il pascolo di Casera S'ciupadór, di cui oggi rimangono poche pietre

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ripasso per l' ennesima volta il torrente, e arrivo all' inizio della mulattiera di fondovalle

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intorno è completamente schiarito, a parte quella càncara bastarda di nuvola nella zona delle forcelle, sta bastarda che mi ha fatto cambiare programma :arremo:

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La strada prosegue piacevole lungo il torrente

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per poi allontanarsene quando questo inizia a precipitare ripido verso il lago

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raggiungo infine le baite di Restiè

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da dove la strada prosegue in costa con vista sul lago

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il giro si conclude cosí, attraversando la diga di Centro Cadore

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alla fine è stata una piacevole pascolata in bellissimi posti e con gran mangiata in rifugio, peccato per quella nuvola ingannatrice che mi ha fatto temere diluvio e invece se n'è rimasta ferma là beffarda...