Pascolata intorno a Cima Grappa 15 maggio
Inviato: 19/05/2014, 22:13
Quando a inizio allenamento ti ritrovi di colpo al collaudo finale!
Dopo l' incidente sciistico di dicembre e lo stop forzato, sto approfittando di qualche giorno da smaltire per rimettermi in allenamento...
il menú prevede qualche giretto breve su sentieri facili, per poi passare a dislivelli maggiori e su sentieri un po' più sconnessi, poi qualche ferrata a bassa quota e poi la fase finale su per ghiaioni...
Cosí dopo una passeggiata sui Colli Euganei mi sposto sul Grappa a fare un percorso facile facile dove ci portano anche i bambini...
con la dovuta calma mi sveglio pigramente, prendo lo zaino e parto.
Arrivato a Cima Grappa mi da il benvenuto un panorama di quelli che ti capitano una volta l' anno: limpido all' inverosimile, tutte le Dolomiti sparate in faccia, la foto non rende giustizia ma riuscivo a vedere perfettamente Pelmo, Antelao, Civetta e Marmolada
più tutto il resto che non ho saputo riconoscere
Bando alle ciance, via partiamo col sentiero 156, che si presenta inizialmente imbiancato
A tratti si cammina a bordo sentiero, a tratti si cammina sulla neve, ma niente di trascendentale, solo un pizzico di coreografia in più
Il Piave, fiume sacro alla Patria, visto dal Grappa, monte sacro alla Patria
che dire, niente male il panorama eh?
si passa sotto l' ex base missilistica dell' Aeronautica Militare: si uniscono qua la Prima guerra mondiale e la guerra fredda, in caso di attacco del Patto di Varsavia infatti da qua sarebbero partiti i missili terra-aria della Prima Brigata Aerea
uno sguardo indietro
uno alla valle
e sempre avanti
con questo panorama di sfondo fenomenale
adesso la stradina diventa sentiero e si ripulisce
e diventa un piacevole sentiero di dorsale
si intravvede anche la Laguna Veneta
ma la cosa che si nota di piú sono le cicatrici della guerra: trincee e camminamenti ovunque: qua Alpini e Arditi hanno scritto pagine eroiche
continuo a fotografare, con uno sfondo così sarebbe un peccato mortale non farlo... peccato siano foto del cellulare, ma entro fine mese la compattina arriva, tranquilli
arrivo a Croce dei Lebi, dove faccio un' ultima foto alla dorsale e abbandono il sentiero 156 per scendere verso Cason dei Lebi
Qua ritrovo la neve, per lo più transitabile
a parte un passaggio in cui è dura come il marmo, in buona pendenza e se sbaglio passo mi trovo diretto nella stalla
In qualche maniera lo passo smadonnando e torno su sentiero normale
Mi ricongiungo con la vecchia strada del Generale Cadorna, bella comoda e senza neve
err dicevo?
anche qua si alternano 20 metri puliti e 20 metri con la neve...
Ca' Tasson. ONORE AGLI ARDITI!
La strada prosegue quasi pianeggiante
fino a raggiungere Val delle Bocchette
un breve tratto di salita asfaltata per salire al Forcelletto
uno sguardo verso Cima Grappa
il grosso del giro è fatto, così all' Albergo forcelletto, in splendida posizione panoramica mi concedo una bella abbuffata.
Caffè e sigaretta d' ordinanza, godendomi il panorama su Altopiano di Asiago, Lagorai e Pale
riparto adesso lungo il sentiero 910 verso Cima Grappa dal "lato B" lungo la vecchia strada Cadorna: bella, piacevole, perfetta per sgranchirsi dopo la pappa
Sella del Monte Pertica
avvicinandomi al Grappa ricompaiono le visioni nevose
mmmmm
arrivo sotto il "lato B" dell' ex base... ari-mmmm
qua la neve lascia tra i 5 e i 10 cm di spazio prima del ciglio
qua manco quelli, anzi! il sentiero dovrebbe andare su di qua, le alternative sono
A) neve dura e scivolosa
B) loppe ancora più scivolose
della serie per allenare il ginocchio vado a rischio di finire diretto in fondo al Busetto... (non è colpa mia se la valle si chiama così )
ma provvidenziale arriva in soccorso il mio fidato amico ghiaione!
bhe oddio, mica tanto tempestivo visto che doveva essere la fase di collaudo finale tra 1 mese, ma è sempre meglio che un calcio sulle balle, no?
qualche metro prima del sentiero coperto infatti c'è sto bel ghiaione di pietra medio/grossa, non battuto... Stresserò un po' di più i legamenti (beh visto che io son stressato di mio, per solidarietà che si stressino anche loro ) ma almeno evito quella roba!
Quando arrivo su poi ci pensano le pietre intorno alle cannoniere della Grande Guerra ad aiutarmi, hanno una stratificazione "a scalini" che pare fatta apposta per attaccarsi con le mani
ultimo sguardo verso la Valsugana
e ultimo colpo in salita
da qua poi per neve (ancora!) raggiungo la strada della ex base e torno al parcheggio del Rifugio Bassano, dove - manco a dirlo - mi aspetta la grappa d' ordinanza
Bon le ginocchia sembrano ancora intere, certo che a metà maggio non avevo mai trovato questi problemi nevosi, anzi, neanche a fine aprile!
Stay tuned per i prossimi aggiornamenti sull' allenamento riabilitativo
Dopo l' incidente sciistico di dicembre e lo stop forzato, sto approfittando di qualche giorno da smaltire per rimettermi in allenamento...
il menú prevede qualche giretto breve su sentieri facili, per poi passare a dislivelli maggiori e su sentieri un po' più sconnessi, poi qualche ferrata a bassa quota e poi la fase finale su per ghiaioni...
Cosí dopo una passeggiata sui Colli Euganei mi sposto sul Grappa a fare un percorso facile facile dove ci portano anche i bambini...
con la dovuta calma mi sveglio pigramente, prendo lo zaino e parto.
Arrivato a Cima Grappa mi da il benvenuto un panorama di quelli che ti capitano una volta l' anno: limpido all' inverosimile, tutte le Dolomiti sparate in faccia, la foto non rende giustizia ma riuscivo a vedere perfettamente Pelmo, Antelao, Civetta e Marmolada
più tutto il resto che non ho saputo riconoscere
Bando alle ciance, via partiamo col sentiero 156, che si presenta inizialmente imbiancato
A tratti si cammina a bordo sentiero, a tratti si cammina sulla neve, ma niente di trascendentale, solo un pizzico di coreografia in più
Il Piave, fiume sacro alla Patria, visto dal Grappa, monte sacro alla Patria
che dire, niente male il panorama eh?
si passa sotto l' ex base missilistica dell' Aeronautica Militare: si uniscono qua la Prima guerra mondiale e la guerra fredda, in caso di attacco del Patto di Varsavia infatti da qua sarebbero partiti i missili terra-aria della Prima Brigata Aerea
uno sguardo indietro
uno alla valle
e sempre avanti
con questo panorama di sfondo fenomenale
adesso la stradina diventa sentiero e si ripulisce
e diventa un piacevole sentiero di dorsale
si intravvede anche la Laguna Veneta
ma la cosa che si nota di piú sono le cicatrici della guerra: trincee e camminamenti ovunque: qua Alpini e Arditi hanno scritto pagine eroiche
continuo a fotografare, con uno sfondo così sarebbe un peccato mortale non farlo... peccato siano foto del cellulare, ma entro fine mese la compattina arriva, tranquilli
arrivo a Croce dei Lebi, dove faccio un' ultima foto alla dorsale e abbandono il sentiero 156 per scendere verso Cason dei Lebi
Qua ritrovo la neve, per lo più transitabile
a parte un passaggio in cui è dura come il marmo, in buona pendenza e se sbaglio passo mi trovo diretto nella stalla
In qualche maniera lo passo smadonnando e torno su sentiero normale
Mi ricongiungo con la vecchia strada del Generale Cadorna, bella comoda e senza neve
err dicevo?
anche qua si alternano 20 metri puliti e 20 metri con la neve...
Ca' Tasson. ONORE AGLI ARDITI!
La strada prosegue quasi pianeggiante
fino a raggiungere Val delle Bocchette
un breve tratto di salita asfaltata per salire al Forcelletto
uno sguardo verso Cima Grappa
il grosso del giro è fatto, così all' Albergo forcelletto, in splendida posizione panoramica mi concedo una bella abbuffata.
Caffè e sigaretta d' ordinanza, godendomi il panorama su Altopiano di Asiago, Lagorai e Pale
riparto adesso lungo il sentiero 910 verso Cima Grappa dal "lato B" lungo la vecchia strada Cadorna: bella, piacevole, perfetta per sgranchirsi dopo la pappa
Sella del Monte Pertica
avvicinandomi al Grappa ricompaiono le visioni nevose
mmmmm
arrivo sotto il "lato B" dell' ex base... ari-mmmm
qua la neve lascia tra i 5 e i 10 cm di spazio prima del ciglio
qua manco quelli, anzi! il sentiero dovrebbe andare su di qua, le alternative sono
A) neve dura e scivolosa
B) loppe ancora più scivolose
della serie per allenare il ginocchio vado a rischio di finire diretto in fondo al Busetto... (non è colpa mia se la valle si chiama così )
ma provvidenziale arriva in soccorso il mio fidato amico ghiaione!
bhe oddio, mica tanto tempestivo visto che doveva essere la fase di collaudo finale tra 1 mese, ma è sempre meglio che un calcio sulle balle, no?
qualche metro prima del sentiero coperto infatti c'è sto bel ghiaione di pietra medio/grossa, non battuto... Stresserò un po' di più i legamenti (beh visto che io son stressato di mio, per solidarietà che si stressino anche loro ) ma almeno evito quella roba!
Quando arrivo su poi ci pensano le pietre intorno alle cannoniere della Grande Guerra ad aiutarmi, hanno una stratificazione "a scalini" che pare fatta apposta per attaccarsi con le mani
ultimo sguardo verso la Valsugana
e ultimo colpo in salita
da qua poi per neve (ancora!) raggiungo la strada della ex base e torno al parcheggio del Rifugio Bassano, dove - manco a dirlo - mi aspetta la grappa d' ordinanza
Bon le ginocchia sembrano ancora intere, certo che a metà maggio non avevo mai trovato questi problemi nevosi, anzi, neanche a fine aprile!
Stay tuned per i prossimi aggiornamenti sull' allenamento riabilitativo