WELCOME TO PARADISE: Viaz dei Cengioni 26/10/2013
Inviato: 29/10/2013, 18:48
Un mese e mezzo che non metto piede in montagna.
Si, un mese e mezzo: dal mio ultimo giro, sulle Breonie, meteo ed impegni non sono piu' andati d' accordo, ma la storia deve finire, E FINISCE.
Per sabato 26 danno bel tempo in quota, con inversione termica: non ci penso su due volte e metto in cantiere un giro che mi ronzava da parecchio tempo, il Viaz dei Cengioni completato dalla salita alla Cima Nord del San Sebastiano.
Parto che e' ancora buio, anzi, da Padova fino quasi Cornuda c'e' un nebbione che ci si vede come in culo a un cane, mi girano le @@ ma penso positivo...
Da Cornuda in poi inizia a diradarsi, mano a mano che risalgo dalla nebbia/foschia passo alle nuvole che avvolgono le cime, ma anche queste iniziano a cambiare aria, e quando arrivo al Passo Duran il comitato di accoglienza e' questo:
Buongiorno Moiazza!
Buongiorno San Sebastiano!
bhe, un inizio cosi' non puo' che metterti la dinamite al culo, quindi non perdo tempo, mi preparo e via lungo il sentiero 536
il sentiero entra nel bosco, in versante ovest, e' umido e freddo... non dico becco ma sempre freddo...
alberi verdi e tappeto rosso, che accoglienza!
il sentiero va sostanzialmente in falsopiano: ottimo per riscaldarsi gradualmente
Arrivo in breve al bivio per il viaz: ora si comincia a fare sul serio!
Si comincia a salire, e l' ambiente si apre di colpo
dopo un mese e mezzo che son fermo, questa presa di quota mi pare infinita, ma ci pensano i panorami a confortarmi: appena mi alzo si apre uno scenario galattico, con l' aggiunta del mare di nuvole in basso
Di fianco la Moiazza
Dietro c' e' direttamente una sagra: Pelmo, Sorapiss, Torre dei Sabbioni, Marmarole, Antelao... vi bastano?
e poi giu' verso l' Oltrepiave
Anche davanti si fanno vedere le nuvole a mezza costa
io intanto continuo a salire, e mi domando dove sia scappata sta benedetta cengia!!!
Arriva qualche breve paretina (aggirabile volendo con dei sentieri "di variante") ed aumenta la panoramicita', ci siamo quasi!!!
CI SIAMO!!!!!
Azz falsa partenza
il famoso masso incastrato: alcuni dicono che si si possa passare sotto, io arrivo a un metro e divento un masso incastrato anch' io
mi disincastro con l' agilita' di un elefante e lo aggiro per sopra... adesso ci siamo per davvero!!!!
trampolino verso l' infinito
Entro nel vivo di quello che ritengo essere uno dei piu' bei percorsi delle Dolomiti: si segue tutta la parete ovest aggirando i vari canaloni
WELCOME TO PARADISE
In origine pensavo di concatenare questo giro con un altro, ma appena mi trovo in questo ambiente dico ciao alla prosecuzione e me la godo di gusto, col rapporto di un passo ogni 3 foto
Il percorso e' tutto cosi': per niente ripido ma continuamente su terreno friabilissimo con esposizione variabile dal "tranquillo" al "ci vuole un po' di pelo sullo stomaco"
guarda che capolavoro della natura
camminandoci sopra non rende l' idea, ma guardando piu' in la si vede come uno scivolone con ruzzolata possa non esere piacevole...
Uno sguardo alle spalle
e uno davanti
ogni tanto si attraversa qualche simpatico canalino: OCIO!
A prima vista, soprattutto per chi preferisce il verde del pascolo e del bosco, questo percorso puo' sembrare monotono, per me e' il paradiso in terra, rimarrei qua per giorni
Questa bancata che sembra protesa all' infinito continua coi suoi dentro e fuori a mostrare architetture ogni volta diverse, ogni volta spettacolari
Mi sembra d' essere su un balcone a mezz' aria
sotto la muraglia
un altro dentro e fuori per un canalino
per poi continuare imperterrito sotto l' incombenza della parete
La cengia delle meraviglie continua
ultimo canalino da aggirare, il piu' simpatico o antipatico, dipende dai punti di vista: e' parecchio esposto e in un punto, attrezzato con un paio di fittoni, e' il caso di aiutarsi con le mani se non si e' dotati di paracadute
Sempre spettacolare, da godere fino alla fine
Le architetture bizzarre continuano ad accompagnarmi
A un certo punto giro l' angolo e SBAM!!! Sole in faccia
Adesso giro tutto attorno al lato sud
do un ultimo sguardo alla Moiazza
e adesso devo fermarmi e spogliarmi: se quando ho iniziato mi si ghiacciava anche non so cosa, adesso il sole mi sta cuocendo, da qua in poi proseguo in maglietta...
bon dicevo che giravo dall' altra arte... abbandono la veduta della Moiazza e mi trovo davanti la Cresta Sud di San Sebastiano e i Tamer
La cengia ovest del tamer Piccolo e' gia' segnata dalla neve
Il viaz purtroppo e' quasi finito
ma c'e' la sorpresina finale, una simpatica paretina di 3 metri scarsi da scendere con l' aiuto di 4 fittoni, 3 in diagonale e uno in basso: prestare ESTREMA ATTENZIONE visto che il quarto e' posizionato in modo tale che fare una cavolata qua vi assicura un futuro nel coro delle voci bianche
Finita la paretina, finito il viaz, finito il divertimento?
COL CAVOLO! Questo e' un giro per me completissimo, visto che alla parte cenge fa seguire la parte ravanamento
si, sto mirando a quel ghiaione la
Trotterello allegramente godendomi l' ambiente mentre mi dirigo verso la gran ravanata
L' avevo gia' detto che qua il paesaggio e' fotonico? no? bhe ve lo dico adesso
Comincia la gran ravanata: su per il ghiaione come non ne avessi fatti che basta questa estate
verso Forcella San Sebastiano
visuale dalla forcella
Adesso si inizia a ravanare seriamente, lungo un sentiero che gioca a nascondino: adesso c'e', adesso non c'e'
Le vedute son sempre piu' mistiche
MANCA POCO!
Eccomi! Sono arrivato alla Cima Nord di San Sebastiano!
e le foto?
e il panorama?
Cicci, va pian! Ho fame!
Prima mangio poi ne riparliamo
Si, trovo due sassi che fanno quasi una sedia, ne approfitto e mi mangio un paio di panini...
... poi gia' che ci siamo, col sole in fronte, faccio pure un riposino di qualche minuto come dicevo prima sembra di essere in piena estate, si sta da dio!!
Finito il riposino mi ricompongo e mi riavvio
Ah no scusa e' vero il panorama dalla vetta... bhe allora beccati sta carrettata di foto perche' raramente ho trovato dei 360 cosi'
HAPPINESS
Comincio a scendere... con molta cautela perche' e' mobilissimo
Il sentiero a valle della forcella, per quanto instabile, e' per lo meno piu' marcato
Lo spettacolo del Vant de Caleda
ormai son quasi fuori dal ravanamento
il mio percorso alle spalle
Arrivo alla fine a congiungermi col sentiero 524, che scendendo da Forcella La Porta scende fino al Passo Duran
Do un ultimo sguardo a questo ambiente magico prima di avviarmi verso il passo
Adesso vado deciso in discesa lungo il Vant de Caleda
il sentiero si infila tra i mughi
e regala scorci magici
arrivo al bivio per Casera Moschesin, io resto sul 524
sotto la parete del San Sebastiano
il sentiero prosegue a saliscendi, un po' tra i mughi, un po' nel bosco, per andare a finire al Passo Duran, dove tutto era cominciato
Quando arrivo alla macchina, la stanchezza non si fa sentire, e' ancora tenuta a bada dalla gioia del giro, che e' stato uno di quelli piu' belli di quest' anno, uno spettacolo!
Conclusione:
con la stagione prossima mi decidero' a portarmi via la compattina: il telefonino non rende giustizia a questi ambienti!!!
Si, un mese e mezzo: dal mio ultimo giro, sulle Breonie, meteo ed impegni non sono piu' andati d' accordo, ma la storia deve finire, E FINISCE.
Per sabato 26 danno bel tempo in quota, con inversione termica: non ci penso su due volte e metto in cantiere un giro che mi ronzava da parecchio tempo, il Viaz dei Cengioni completato dalla salita alla Cima Nord del San Sebastiano.
Parto che e' ancora buio, anzi, da Padova fino quasi Cornuda c'e' un nebbione che ci si vede come in culo a un cane, mi girano le @@ ma penso positivo...
Da Cornuda in poi inizia a diradarsi, mano a mano che risalgo dalla nebbia/foschia passo alle nuvole che avvolgono le cime, ma anche queste iniziano a cambiare aria, e quando arrivo al Passo Duran il comitato di accoglienza e' questo:
Buongiorno Moiazza!
Buongiorno San Sebastiano!
bhe, un inizio cosi' non puo' che metterti la dinamite al culo, quindi non perdo tempo, mi preparo e via lungo il sentiero 536
il sentiero entra nel bosco, in versante ovest, e' umido e freddo... non dico becco ma sempre freddo...
alberi verdi e tappeto rosso, che accoglienza!
il sentiero va sostanzialmente in falsopiano: ottimo per riscaldarsi gradualmente
Arrivo in breve al bivio per il viaz: ora si comincia a fare sul serio!
Si comincia a salire, e l' ambiente si apre di colpo
dopo un mese e mezzo che son fermo, questa presa di quota mi pare infinita, ma ci pensano i panorami a confortarmi: appena mi alzo si apre uno scenario galattico, con l' aggiunta del mare di nuvole in basso
Di fianco la Moiazza
Dietro c' e' direttamente una sagra: Pelmo, Sorapiss, Torre dei Sabbioni, Marmarole, Antelao... vi bastano?
e poi giu' verso l' Oltrepiave
Anche davanti si fanno vedere le nuvole a mezza costa
io intanto continuo a salire, e mi domando dove sia scappata sta benedetta cengia!!!
Arriva qualche breve paretina (aggirabile volendo con dei sentieri "di variante") ed aumenta la panoramicita', ci siamo quasi!!!
CI SIAMO!!!!!
Azz falsa partenza
il famoso masso incastrato: alcuni dicono che si si possa passare sotto, io arrivo a un metro e divento un masso incastrato anch' io
mi disincastro con l' agilita' di un elefante e lo aggiro per sopra... adesso ci siamo per davvero!!!!
trampolino verso l' infinito
Entro nel vivo di quello che ritengo essere uno dei piu' bei percorsi delle Dolomiti: si segue tutta la parete ovest aggirando i vari canaloni
WELCOME TO PARADISE
In origine pensavo di concatenare questo giro con un altro, ma appena mi trovo in questo ambiente dico ciao alla prosecuzione e me la godo di gusto, col rapporto di un passo ogni 3 foto
Il percorso e' tutto cosi': per niente ripido ma continuamente su terreno friabilissimo con esposizione variabile dal "tranquillo" al "ci vuole un po' di pelo sullo stomaco"
guarda che capolavoro della natura
camminandoci sopra non rende l' idea, ma guardando piu' in la si vede come uno scivolone con ruzzolata possa non esere piacevole...
Uno sguardo alle spalle
e uno davanti
ogni tanto si attraversa qualche simpatico canalino: OCIO!
A prima vista, soprattutto per chi preferisce il verde del pascolo e del bosco, questo percorso puo' sembrare monotono, per me e' il paradiso in terra, rimarrei qua per giorni
Questa bancata che sembra protesa all' infinito continua coi suoi dentro e fuori a mostrare architetture ogni volta diverse, ogni volta spettacolari
Mi sembra d' essere su un balcone a mezz' aria
sotto la muraglia
un altro dentro e fuori per un canalino
per poi continuare imperterrito sotto l' incombenza della parete
La cengia delle meraviglie continua
ultimo canalino da aggirare, il piu' simpatico o antipatico, dipende dai punti di vista: e' parecchio esposto e in un punto, attrezzato con un paio di fittoni, e' il caso di aiutarsi con le mani se non si e' dotati di paracadute
Sempre spettacolare, da godere fino alla fine
Le architetture bizzarre continuano ad accompagnarmi
A un certo punto giro l' angolo e SBAM!!! Sole in faccia
Adesso giro tutto attorno al lato sud
do un ultimo sguardo alla Moiazza
e adesso devo fermarmi e spogliarmi: se quando ho iniziato mi si ghiacciava anche non so cosa, adesso il sole mi sta cuocendo, da qua in poi proseguo in maglietta...
bon dicevo che giravo dall' altra arte... abbandono la veduta della Moiazza e mi trovo davanti la Cresta Sud di San Sebastiano e i Tamer
La cengia ovest del tamer Piccolo e' gia' segnata dalla neve
Il viaz purtroppo e' quasi finito
ma c'e' la sorpresina finale, una simpatica paretina di 3 metri scarsi da scendere con l' aiuto di 4 fittoni, 3 in diagonale e uno in basso: prestare ESTREMA ATTENZIONE visto che il quarto e' posizionato in modo tale che fare una cavolata qua vi assicura un futuro nel coro delle voci bianche
Finita la paretina, finito il viaz, finito il divertimento?
COL CAVOLO! Questo e' un giro per me completissimo, visto che alla parte cenge fa seguire la parte ravanamento
si, sto mirando a quel ghiaione la
Trotterello allegramente godendomi l' ambiente mentre mi dirigo verso la gran ravanata
L' avevo gia' detto che qua il paesaggio e' fotonico? no? bhe ve lo dico adesso
Comincia la gran ravanata: su per il ghiaione come non ne avessi fatti che basta questa estate
verso Forcella San Sebastiano
visuale dalla forcella
Adesso si inizia a ravanare seriamente, lungo un sentiero che gioca a nascondino: adesso c'e', adesso non c'e'
Le vedute son sempre piu' mistiche
MANCA POCO!
Eccomi! Sono arrivato alla Cima Nord di San Sebastiano!
e le foto?
e il panorama?
Cicci, va pian! Ho fame!
Prima mangio poi ne riparliamo
Si, trovo due sassi che fanno quasi una sedia, ne approfitto e mi mangio un paio di panini...
... poi gia' che ci siamo, col sole in fronte, faccio pure un riposino di qualche minuto come dicevo prima sembra di essere in piena estate, si sta da dio!!
Finito il riposino mi ricompongo e mi riavvio
Ah no scusa e' vero il panorama dalla vetta... bhe allora beccati sta carrettata di foto perche' raramente ho trovato dei 360 cosi'
HAPPINESS
Comincio a scendere... con molta cautela perche' e' mobilissimo
Il sentiero a valle della forcella, per quanto instabile, e' per lo meno piu' marcato
Lo spettacolo del Vant de Caleda
ormai son quasi fuori dal ravanamento
il mio percorso alle spalle
Arrivo alla fine a congiungermi col sentiero 524, che scendendo da Forcella La Porta scende fino al Passo Duran
Do un ultimo sguardo a questo ambiente magico prima di avviarmi verso il passo
Adesso vado deciso in discesa lungo il Vant de Caleda
il sentiero si infila tra i mughi
e regala scorci magici
arrivo al bivio per Casera Moschesin, io resto sul 524
sotto la parete del San Sebastiano
il sentiero prosegue a saliscendi, un po' tra i mughi, un po' nel bosco, per andare a finire al Passo Duran, dove tutto era cominciato
Quando arrivo alla macchina, la stanchezza non si fa sentire, e' ancora tenuta a bada dalla gioia del giro, che e' stato uno di quelli piu' belli di quest' anno, uno spettacolo!
Conclusione:
con la stagione prossima mi decidero' a portarmi via la compattina: il telefonino non rende giustizia a questi ambienti!!!